L'inclusione di un’azienda nel Dow Jones Industrial Average (DJIA) è un importante traguardo per le aziende quotate negli Stati Uniti. Il più antico indice di Wall Street comprende solo 30 titoli e le modifiche sono relativamente rare (7 negli ultimi 15 anni). Le inclusioni e le esclusioni sono soggette a una serie di criteri, non tutti esplicitamente definiti, in quanto la selezione è in parte soggettiva (nessun criterio numerico, a parte il prezzo delle azioni, come vedremo in seguito) e viene effettuata da un comitato speciale di S&P Dow Jones Indice. Ecco alcuni criteri:

  • la società gode di una “reputazione eccellente”;
  • mostra una crescita sostenuta;
  • è di interesse per un gran numero di investitori;
  • permette di mantenere una rappresentanza settoriale “adeguata”;
  • deve essere costituita e avere la sede legale negli Stati Uniti, dove deve generare “una parte significativa” dei suoi ricavi;
  • non deve appartenere ai settori Trasports (codice GICS 2030) o Utilities (codice GICS 55);
  • l'azione più costosa dell'indice non deve avere un prezzo superiore di oltre dieci volte rispetto all'azione più economica.

Data la sua crescita negli ultimi due decenni e il suo posizionamento tra le aziende più dinamiche negli Stati Uniti, Nvidia è idonea a essere inclusa nell'indice. Sulla base dell’attuale prezzo delle azioni (1.141 dollari), l'operazione non sarebbe stata possibile con l'ultima delle leggi citate. Ma Nvidia ha annunciato l'intenzione di dividere per dieci il valore del suo titolo, per renderlo più accessibile, più liquido e... forse per puntare al Dow Jones? L'indice è infatti ponderato per prezzo, un'incongruenza nei tempi moderni, e non per capitalizzazione. S&P non può quindi permettersi di includere titoli il cui prezzo è troppo alto, con il rischio di dare loro un'influenza eccessiva nell'indice. Sulla base del prezzo attuale di 1.141 dollari, un frazionamento di dieci volte ridurrebbe il prezzo a circa 114 dollari, il che sarebbe molto più accettabile per l'inclusione nel Dow Jones. Attualmente, il titolo più influente del Dow è UnitedHealth (504 dollari), davanti a Goldman Sachs Group (460 dollari) e Microsoft (430 dollari).

Nel 2022, a  seguito di uno “split”, il mercato aveva speculato sull’ingresso di Amazon nel Dow Jones, ma ciò è avvenuto finalmente all'inizio di quest’anno a scapito di Walgreens Boots (che aveva spodestato General Electric nel 2018). Nel settore tecnologico, Microsoft e Intel sono entrate nell'indice nel 1999, diventando i primi titoli quotati al Nasdaq a essere inclusi nel Dow. Apple ha dovuto attendere fino al 2015 (prendendo il posto di AT&T).

Numerosi elementi a favore

Nvidia ha il potenziale per entrare nel Dow Jones, ma, come abbiamo visto, la decisione finale è in parte discrezionale. I cambiamenti non sono così frequenti nel vecchio indice. In ogni caso, le previsioni indicano Intel come un titolo a rischio, in quanto l'azienda non ha più il vento in poppa da tempo e si trova in fondo alla classifica in termini di prezzo (31 dollari). Inoltre, sembra più facile sostituire una tecnologia con un'altra tecnologia per la commissione: meno rompicapi sulla rappresentatività settoriale!

Il titolo presenta diversi elementi a favore dell'inclusione. Ma forse la commissione vorrà aspettare che si calmino le acque dopo il rialzo stratosferico del titolo (può pronunciarsi quando lo ritiene opportuno). D'altra parte, l'ingresso di Nvidia nel Dow consentirebbe al vecchio indice di replicare meglio la forza del settore tecnologico, dato che negli ultimi anni Intel non è stato il miglior cavallo su cui puntare in questo settore. Diversi addetti ai lavori hanno concluso i loro commenti sull'argomento con questo mantra, che riassume bene il sentimento generale: la questione non è se Nvidia entrerà nel Dow, ma quando.