(Alliance News) - Il consiglio di amministrazione di Officina Stellare Spa ha approvato venerdì il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 riportando un risultato netto di EUR610.000 in calo del 55% da EUR1,3 milioni registrati nell'intero 2021.

Il valore della produzione è pari a EUR13,0 milioni in aumento del 37% da EUR9,5 milioni del 2021. "La positiva tendenza di crescita deriva sia dell'aumento della capacità produttiva che beneficia degli investimenti in asset produttivi, supportata da un incremento del portafoglio ordini, sia dall'apporto delle controllate che operano sinergicamente con la società e che ampliano le linee di business come, ad esempio quello della comunicazione laser e della cybersecurity", si legge in una nota della società.

L'Ebitda è pari a EUR3,2 milioni circa da EUR3,5 milioni del 2021. Un calo dell'8,2% riconducibile a un incremento dei costi per la produzione, precisa la società in una nota. "Hanno inciso significativamente l'aumento dei costi della materia prima - leghe, composti e vetri ottici -, dell'energia e dei servizi di consulenza esterna, questi ultimi necessari vista l'enorme difficoltà di recruiting di personale specializzato, che ha richiesto il supporto della più costosa ingegneria esterna".

Inoltre, precisa la società, "nel corso del 2022 la space-factory non ha sviluppato la produttività al suo massimo potenziale in quanto i macchinari più complessi necessitavano di indispensabili tempi di avviamento che hanno inevitabilmente ridotto l'efficienza produttiva".

L'Ebit ammonta invece a EUR780.000 in diminuzione del 48% circa da EUR1,5 milioni del 2021. La riduzione è dovuta al minor margine operativo e all'aumento degli ammortamenti determinati dagli investimenti. La società segnala che sono stati sostenuti nel periodo ammortamenti e accantonamenti per EUR2,4 milioni da quasi EUR2,0 milioni nell'esercizio 2021.

L'indebitamento finanziario netto ammonta a EUR4,4 milioni in miglioramento da EUR7,5 milioni del 2021.

Per quanto riguarda il futuro, l'attuale portafoglio degli ordini già acquisiti, nonché le proiezioni a breve per gli ordini in via di contrattualizzazione relativi a progetti e missioni di respiro pluriennale in ambito spazio e difesa nei quali la società risulta già coinvolta quale fornitore di riferimento, "delineano un piano pluriennale di crescita costante".

Giovanni Dal Lago, amministratore delegato, ha dichiarato: "Stiamo continuando con un programma di investimenti molto importante, perché il settore spaziale necessita di tecnologie avanzate, know-how sfidante e innovazione continua. Grazie a ciò riusciamo a consolidare ed ampliare la nostra posizione sui mercati della ricerca, dello spazio e della difesa e a presidiare i nuovi mercati come quello della comunicazione laser e della cybersecurity".

"Il valore della produzione è incrementato del 37% ed i ricavi del 73%. Al Q1/23 il backlog ordini è di 31 milioni con un volume di offerte e trattative in corso di oltre 125 milioni ed un incremento dei ricavi, rispetto al Q1/22, del 142%. Il portafoglio ordini, le opportunità di business e la potenzialità produttiva della Space-Factory potrebbero delineare numeri ed indicatori ancora più significativi se non fossero penalizzati dallo skill shortage, per tale ragione stiamo attivando diverse azioni per fronteggiare la carenza di talenti e competenze qualificate. Il mercato della spaceeconomy è in rampa di lancio, con un volume in costante e forte crescita e la nostra visione è essere parte importante di questa crescita", ha concluso l'ad.

Officina Stellare, venerdì, ha chiuso in verde dell'1,8% a EUR11,30 per azione.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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