PARIGI (Reuters) - Orange, il più grande operatore di telecomunicazioni francese, e la britannica Vodafone hanno discusso una possibile fusione alla pari tra la metà del 2020 e l'inizio del 2021, ma hanno poi abbandonato il progetto a causa dell'opposizione francese.

Lo ha riferito Bfm Tv, citando alcune fonti.

Lo stato francese, che possiede il 23% di Orange, non vuole perdere il controllo e vedere la sede della nuova società trasferirsi a Londra, ha riportato Bfm, aggiungendo che le due società potrebbero ancora discutere di un'alleanza su scala più ridotta.

Sia Orange che Vodafone non hanno commentato le indiscrezioni. Il ministero delle Finanze francese non ha risposto alle richieste di commento.

Una fusione tra Orange e Vodafone avrebbe dato vita al più grande operatore di telecomunicazioni europeo con ricavi da 85 miliardi di euro, ha aggiunto Bfm.

Martin Vial, che guida Ape, l'agenzia statale per le partecipazioni francese, ha detto quest'anno che la Francia potrebbe apportare modifiche alla sua partecipazione nella società di telecomunicazioni Orange nel medio termine.

Entrambe le società hanno grandi attività in Europa e in Africa, e sono concorrenti in Spagna, Romania, Egitto e Repubblica Democratica del Congo.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)