LONDRA (Reuters) - L'Esma, organo di controllo dei mercati dell'Unione europea, ha detto che una 'etichetta di qualità' per i benchmark di mercato aiuterebbe a evitare che gli investitori siano fuorviati da dichiarazioni ingannevoli in ambito ambientale, sociale e di governance.

I benchmark sono utilizzati dagli asset manager per scegliere gli investimenti per i clienti, contribuendo a destinare milioni di euro a fondi e progetti sostenibili, i cui criteri, tuttavia, variano notevolmente, portando ad accuse di "greenwashing".

L'assenza di una chiara etichettatura "solleva dubbi sull'inclusione di aziende con un impatto ambientale o sociale negativo in questi benchmark", ha spiegato l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) in un comunicato.

Rispondendo a una consultazione pubblica della Commissione europea sull'aggiornamento delle regole per i benchmark, l'Esma ha affermato che la definizione di standard metodologici minimi dovrebbe essere alla base della creazione di un marchio di qualità Ue.

"Inoltre, l'Esma ritiene che l'introduzione di un'etichetta Ue per i benchmark Esg sarebbe un ulteriore strumento di supporto contro il greenwashing", secondo la nota.

I compilatori dei benchmark Esg con sede al di fuori dell'Unione europea dovrebbero rispettare le norme e la supervisione Ue, se vogliono che gli investitori all'interno del blocco li applichino, al fine di ridurre al minimo il rischio di greenwashing e di arbitraggio regolatorio, ha aggiunto l'Autorità di vigilanza.

La Commissione dovrebbe presentare a tempo debito le modifiche proposte alle norme, che dovranno probabilmente essere approvate dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell'Ue.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)