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Il Presidente eletto Donald Trump ha annunciato di voler introdurre una politica per bloccare la costruzione di turbine eoliche durante il suo secondo mandato.

La mossa ha provocato il crollo di diverse aziende europee di energia eolica sul mercato azionario. Ørsted è scesa del 4,4 percento, mentre Vestas è scesa del 4 percento e Siemens Energy del 4,1 percento. Anche Shell, che sta pianificando un progetto al largo della costa del New Jersey con EDF Renewables, è in calo dell'1,6 percento in borsa.

"Avremo una politica di non costruzione di turbine eoliche", ha detto Trump durante una conferenza stampa a Mar-a-Lago in Florida. Diversi media, tra cui Bloomberg News, hanno riportato la notizia.

Trump ha da tempo espresso la sua opposizione all'energia eolica, che descrive come costosa, dannosa per l'ambiente e una minaccia per le balene. Ha criticato in particolare un progetto di 200 turbine al largo della costa del New Jersey.
"Queste turbine (eoliche) sporcano il territorio" e "nessuno le vuole e sono molto costose", ha detto.

L'industria dell'energia eolica negli Stati Uniti sta già lottando con investimenti ridotti e ritardi, secondo l'agenzia di stampa.

I critici, come il senatore Ron Wyden, affermano che il Presidente è "completamente fuori contatto" con le esigenze energetiche del Paese e sta permettendo agli interessi personali, come la protezione della vista dai suoi golf club, di influenzare la politica.

Il piano minaccia ora diversi progetti da miliardi di dollari e, secondo i sostenitori delle energie rinnovabili, potrebbe portare ad un aumento dei prezzi dell'elettricità e ad una riduzione della produzione di energia nazionale.