L'indice blue-chip FTSE 100 è sceso del 2,0% ai minimi dal 22 aprile e ha registrato la peggiore giornata da oltre un anno. L'indice a media capitalizzazione FTSE 250 è sceso del 2,8% dopo aver toccato il livello più basso in oltre tre mesi.
I dati di venerdì hanno mostrato un forte rallentamento della crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti, sollevando i timori di un deterioramento del mercato del lavoro americano e di una potenziale recessione, spingendo a scommettere su un taglio di mezzo punto dei tassi di interesse a settembre da parte della Federal Reserve per evitare un rallentamento.
"I dati macro statunitensi hanno sorpreso al ribasso per un po' di tempo, e i dati sul mercato del lavoro di venerdì sono stati una sorta di campanello d'allarme in cui improvvisamente molti investitori si sono resi conto che l'economia statunitense sta rallentando", ha dichiarato Joachim Klement, analista di ricerca presso Panmure Liberum.
Tutti gli indici settoriali di Londra hanno chiuso in rosso.
I servizi idrici sono stati i più colpiti con un calo del 4,0%, dopo che Barclays ha dichiarato di non essere più positiva sul settore e ha declassato le valutazioni di società come Severn Trent e Pennon.
I timori di una recessione statunitense hanno colpito anche i mercati petroliferi, con le azioni del settore energetico che hanno chiuso in ribasso del 3,2%.
I minatori di metalli preziosi hanno chiuso in ribasso del 3,3%, in quanto i prezzi dell'oro sono scesi a causa di un più ampio sell-off del mercato.
Nel frattempo, un sondaggio ha mostrato che le aziende di servizi domestici hanno registrato un afflusso di nuovi ordini e il più grande aumento dell'occupazione da oltre un anno nel mese di luglio.
Separatamente, il rapporto dell'Institute for Supply Management (ISM) ha mostrato che l'attività del settore dei servizi negli Stati Uniti è rimbalzata dal minimo di quattro anni a luglio, il che potrebbe contribuire a placare i timori di una recessione.
John Wood Group è sceso di oltre il 35,0% in fondo al FTSE 250, dopo che Sidara di Dubai ha dichiarato di rinunciare al suo piano di acquisto dell'azienda britannica di servizi petroliferi e di ingegneria. (Relazioni di Purvi Agarwal e Roshan Abraham a Bengaluru; Redazione di Nivedita Bhattacharjee e Jonathan Oatis)