Usa, etichette alcolci dovrebbero indicare rischio cancro - capo Sanità
03 gennaio 2025 alle 16:58
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WASHINGTON (Reuters) - Le bevande alcoliche dovrebbero riportare un'etichetta che avverta i consumatori dei rischi di cancro.
Lo ha detto il 'surgeon general' Usa, Vivek Murthy, il responsabile della salute pubblica americana, in una dichiarazione pubblica che potrebbe segnare un deciso cambio di passo verso una regolamentazione più severa del settore degli alcolici in scia a quella del tabacco.
Murthy sottolinea che il consumo di alcolici aumenta il rischio di sviluppare almeno sette tipi di cancro, inclusi i tumori al seno, al colon e al fegato, rischi di cui la maggior parte degli individui non è consapevole.
I titoli dei produttori di bevande alcoliche statunitensi come Constellation Brands, Brown-Forman Corp e Molson Coors hanno ceduto tra il 2% e il 3% nei primi scambi sulla piazza Usa.
Cali anche sul settore nei listini europei, con Diageo, Pernod Ricard e Campari, in discesa fino a oltre il 4%.
Murthy ha anche chiesto una revisione delle linee guida sui limiti di consumo di alcol, in modo che i consumatori possano soppesare il rischio di cancro, oltre alle attuali avvertenze sui difetti alla nascita e sulle menomazioni nell'uso di macchinari.
"Il consumo di alcol è la terza causa prevenibile di cancro negli Stati Uniti, dopo il tabacco e l'obesità, aumentando il rischio di almeno sette tipi di cancro", ha affermato Murthy sottolineando che ogni anno negli Usa l'alcol contribuisce a 100.000 casi di cancro e 20.000 decessi correlati.
Le avvertenze attualmente riportate sulle bevande alcoliche in Usa sono state introdotte per la prima volta nel 1988 e da allora sono rimaste invariate.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Andrea Mandalà)
Pernod Ricard è il numero uno al mondo nella produzione e commercializzazione di alcolici e vini Premium e Prestige. Le vendite nette si suddividono per famiglia di prodotti come segue: - alcolici e champagne di marchi internazionali strategici (61,8%): Absolut (12 milioni di casse vendute nel 2023/24), Jameson (10,7 milioni), Ballantine's (8,8 milioni), Chivas Regal (4,7 milioni), Malibu (4,4 milioni), Ricard (4,3 milioni), Havana Club (3,5 milioni), Beefeater (3,5 milioni), Beefeater (4,5 milioni).5 milioni), Beefeater (3,3 milioni), Martell (2,2 milioni), The Glenlivet (1,4 milioni), Mumm (0,5 milioni), Perrier-Jouët (0,3 milioni) e Royal Salute (0,2 milioni); - alcolici di marchi strategici locali (18,2%): Seagram's, Kahlua, Olmeca, Seagram's Gin, Ramazzotti, Imperial e Pastis 51, ecc; - alcolici artigianali di marche speciali (7,3%): Italicus, Lillet, Pernod, Suze, Augier, Malfy, Jefferson's, Powers e Redbreast, ecc; - vini strategici (3,6%): Jacob's Creek, Kenwood, Brancott Estate, Campo Viejo, Church Road, George, St Hugo, Stoneleigh, Ysios e Wyndham; - altro (9,1%). Alla fine di giugno 2024, il Gruppo ha 94 siti di produzione in tutto il mondo. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Europa (28,3%), Americhe (28,8%) e altro (42,9%).