Uno studio congiunto italo-russo, finanziato dal Russian Direct Investment Fund, che commercializza all'estero lo Sputnik V, ha comparato campioni di sangue di soggetti che hanno ricevuto differenti vaccini.

Lo studio preliminare è stato condotto da ricercatori dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani e il Centro nazionale di ricerca epidemiologica Gamaleja di Mosca, che ha sviluppato il vaccino russo Sputnik V.

I ricercatori hanno detto che i campioni prelevati dai tre ai sei mesi dopo la seconda vaccinazione, hanno mostrato che i livelli di anticorpi nei soggetti vaccinati con due dosi di Sputnik V si sono mostrati più resistenti ad Omicron di quelli dei soggetti vaccinati con Pfizer.

Lo studio è stato effettuato su 51 persone vaccinate con Sputnik e 17 vaccinate con due dosi di vaccino Pfizer.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)