PharmaMar ha presentato i dati di uno studio di Fase II che valuta la lurbinectedina di PharmaMar in combinazione con l'irinotecan nei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) recidivato dopo un precedente trattamento a base di platino, in occasione del meeting dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO), che si è svolto dal 31 maggio al 4 giugno a Chicago, negli Stati Uniti. PharmaMar dispone di una piattaforma tecnologica unica: il mare. Dal 1986, effettua ricerche sull'ecosistema marino per scoprire alternative terapeutiche innovative per malattie gravi, come il cancro; a questo scopo ha investito più di 1 miliardo di euro dalla sua fondazione.

Dopo aver raggiunto i pazienti di tutto il mondo e aver cambiato il paradigma del trattamento del sarcoma, oltre ad avere tre terapie disponibili in commercio, sta attualmente lavorando per migliorare la vita dei pazienti affetti da tumore al polmone a piccole cellule, il tipo più aggressivo di cancro al polmone. Per quanto riguarda questa patologia, i risultati presentati dall'azienda all'ASCO dimostrano che la combinazione del suo farmaco per questa patologia, Zepzelca® (lurbinectedina), in associazione con l'irinotecan produce una sinergia che potenzia l'attività della lurbinectedina, determinando tassi di risposta elevati e duraturi in popolazioni sensibili, con un intervallo libero da chemioterapia superiore a 90 giorni (CTFI> 90 giorni), e resistenti al platino con un intervallo libero da chemioterapia inferiore a 90 giorni (CTF < 90 giorni). Particolarmente incoraggianti sono i dati ricavati dal sottogruppo di 74 pazienti con un intervallo libero da chemioterapia superiore a 30 giorni (CTFI>30 giorni), con un tasso di risposta del 52,7% e una durata mediana della risposta di 7,6 mesi.

Tra i dati dello studio all'interno di questo sottogruppo, anche la sopravvivenza globale (OS) è incoraggiante, con una mediana di 12,7 mesi. Il profilo di sicurezza si è dimostrato gestibile, con una bassa percentuale di interruzioni del trattamento. Zepzelca® (lurbinectedina) è un composto sintetico derivato dal tunicato Ecteinascidia turbinata, trovato da PharmaMar nel Mar dei Caraibi, nel Golfo del Messico e nel Mar Mediterraneo.

È approvato in 16 territori in tutto il mondo. Ha ricevuto l'approvazione accelerata della FDA nel 2020 ed è diventato lo standard di cura per il trattamento di seconda linea negli Stati Uniti. Attualmente sono in corso studi di conferma, che potrebbero portare all'approvazione anche in Europa.

Uno degli studi di conferma, LAGOON, consiste in tre bracci, uno dei quali è costituito da lurbinectedina con irinotecan. I risultati presentati all'ASCO rafforzano il razionale dell'inclusione di questa combinazione come braccio sperimentale con questo tipo di pazienti in questo studio pivotale in corso.