Le azioni australiane del litio sono salite lunedì sulle speculazioni che il produttore cinese di batterie CATL abbia chiuso la sua miniera di Jianxiawo in Cina, che produce il materiale utilizzato nelle batterie dei veicoli elettrici.

Le azioni di Pilbara Minerals, il più grande minerario australiano di litio puro, sono salite fino al 4,9% e Liontown Resources ha registrato un'impennata del 7,7%, nel contesto di un tono positivo delle società australiane di risorse.

Jianxiawo produce lepidolite, una forma di litio ad alto costo.

CATL non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento di Reuters.

"CATL è apparentemente riluttante a continuare la produzione al di sotto di 95.000RMB/t (~US$13.000/t) per il carbonato di litio", ha detto Barrenjoey nei commenti di venerdì.

Questa miniera, che fornirebbe il 3% dell'offerta globale, porterebbe il mercato da un surplus dell'1% a un deficit del 2% di circa 20.000 per il 2024, ha affermato.

In Australia, lunedì, gli sviluppatori hanno registrato guadagni notevoli, con Patriot Battery Metals che ha raggiunto il 6%, Wildcat Resources è salita del 5,8% e Sayona Mining del 7,7%.

Pilbara Minerals è l'azione australiana più fortemente shortata, dato che gli investitori l'hanno vista come un proxy di un rallentamento della domanda di veicoli elettrici.

Lachlan Shaw, analista di UBS, ha detto che non è raro che gli impianti in Cina chiudano o rallentino durante le vacanze del Capodanno cinese.

"Se viene confermato che Jianxiawo ha chiuso, e che la chiusura è dovuta a motivi economici piuttosto che temporanea per il Capodanno cinese, è un passo importante nel necessario riequilibrio del mercato che stiamo cercando", ha detto Shaw, con sede a Melbourne.

"Una domanda chiave è perché il più grande produttore di batterie del mondo, che sta crescendo rapidamente, chiuderebbe la sua miniera di litio completamente integrata, quando i prezzi del litio si aggirano intorno alla comprensione di UBS dei livelli di break even". (Servizio a cura di Melanie Burton; Servizio aggiuntivo di Zoey Zhang e Zhang Yan a Shanghai; Redazione di Muralikumar Anantharaman)