(Alliance News) - Martedì, i principali listini europei chiudono in territorio negativo - fatta eccezione per Londra -, con le voci insistenti di un possible attacco a Israele da parte dell'Iran e mentre lo stato ebraico continua a bombardare Beirut e avanza nella sua operazione di terra sul confine meridionale del Libano.

"Il tono rialzista dopo una settimana di stimoli alla Cina in vista della festa nazionale di questa settimana e il rally dell'8% dell'indice azionario di Shanghai sono stati inizialmente seguiti da scambi poco brillanti in Europa e negli USA in vista di altri discorsi dei membri della Fed e dei dati sui salari non agricoli statunitensi di venerdì. Un ufficiale militare statunitense, che ha dichiarato in forma anonima che i funzionari della Casa Bianca ritenevano che l'Iran avrebbe lanciato un attacco missilistico balistico contro Israele durante la notte, ha provocato un sell-off degli indici azionari globali nel corso della giornata e ha portato a un rally del prezzo dell'oro e del petrolio", ha commentato Axel Rudolph, Senior Technical Analyst di IG.

"L'inflazione dell'Eurozona è scesa all'1,8%, il minimo dall'aprile 2021, provocando un sell-off del rendimento del Bund tedesco, che è scivolato al 2,01%. A causa dell'acuirsi delle tensioni in Medio Oriente, l'attività delle fabbriche statunitensi è rimasta sottotono e le aperture di posti di lavoro hanno battuto le aspettative solo in seconda battuta martedì."

Così, il FTSE Mib chiude in rosso dell'1,0% a 33.771,08, il Mid-Cap cede lo 0,9% a 46.630,01, lo Small-Cap lascia sul parterre lo 0,7% a 28.359,21, mentre l'Italia Growth cede lo 0,4% a 8.026,70.

In Europa, il FTSE 100 di Londra termina in verde dello 0,5% a 8.276,65, il DAX 40 di Francoforte perde lo 0,7% a 19.200,18, mentre il CAC 40 di Parigi cede l'1,0% a 7.562,58.

Tra le notizie macroeconomiche d'Oltreoceano, il PMI manifatturiero statunitense di S&P Global è stato rivisto al rialzo a 47,3 a settembre da un preliminare di 47,0, ma è rimasto il più basso dal giugno 2023 secondo i dati pubblicati martedì.

Si è trattato del terzo mese consecutivo di contrazione, con un forte calo sia della produzione che dei nuovi ordini a causa dell'indebolimento della domanda e dell'incertezza politica.

L'occupazione è calata al ritmo più rapido dal 2010, se si esclude la pandemia.

Inoltre, il PMI manifatturiero dell'ISM, pubblicato martedì, si è attestato a 47,2 nel mese di settembre, lo stesso di agosto e leggermente al di sotto delle previsioni di 47,5.

La lettura continua a indicare una contrazione del settore manifatturiero che si estende ormai da sei mesi consecutivi.

Tornando a Milano, sul Mib, Tenaris si prende la vetta e fa meglio di tutti con un attivo del 2,8%. Va su anche Leonardo che sale dell'1,7% dopo che Marshall Wace ha rivisto al posizione corta sul titolo allo 0,7% dallo 0,69%. A chiudere il podio c'è Eni, su dell'1,5%.

Tra i ribassisti ci sono le banche, con BPER Banca che si siede sul fondo e lascia sul parterre il 4,9%, Banco BPM che cede il 4,4% e Banca Monte dei Paschi di Siena, in rosso del 3,5%.

Moncler perde il 3,4%. HSBC alza il prezzo obiettivo del titolo a EUR75,00 da EUR65,00 con raccomandazione 'buy'.

Sul segmento cadetto, Salvatore Ferragamo sale dello 0,8%. Sul titolo Barclays ha ridotto il prezzo obiettivo a EUR6,80 da EUR6,90 e indicazione 'underweight'.

Fa meglio Philogen che sale dell'1,0%, così come sale Sanlorenzo, in verde dell'1,6% e prendendosi la vetta.

Piovan - flat a EUR13,75 per azione - ha nominato, martedì, i nuovi sette membri del consiglio di amministrazione, che resteranno in carica fino all'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

Del nuovo Cda fanno quindi parte il presidente Nicola Piovan, i consiglieri Filippo Zuppichin, Roberto Ardagna, Chiara Arisi e i consiglieri indipendenti Elena Biffi, Michela Cassano e Mario Cesari.

Tra i ribassisti, Arnoldo Mondadori Editore cede lo 0,8% dopo aver fatto sapere martedì che Mondadori Media ha perfezionato l'acquisizione del 51% del capitale sociale di Fatto in casa da Benedetta, titolare di tutti diritti di proprietà intellettuale e di sfruttamento economico dell'immagine di Benedetta Rossi nonché di tutti gli asset social e della relativa library di contenuti.

Il prezzo dell'acquisizione, corrisposto interamente per cassa, è pari a EUR6,9 milioni e riflette un enterprise value per il 100% della società, su base cash & debt free, di EUR13,5 milioni.

Tra le smallcap, Class Editori cede il 6,3% dopo che il consiglio di amministrazione ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno, chiudendo con un risultato netto consolidato negativo per EUR4,7 milioni, contro un utile di EUR40.000 al 30 giugno 2023.

I ricavi consolidati dei primi sei mesi del 2024 sono stati pari a EUR40,0 milioni, rispetto a EUR42,9 milioni del corrispondente periodo del 2023.

Seri Industrial cede il 5,9%. La società lunedì sera ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno, chiudendo con una perdita di EUR6,0 milioni rispetto al negativo di EUR7,0 milioni del giugno dello scorso anno.

I ricavi da clienti al 30 giugno 2024 sono pari a EUR76,6 milioni in riduzione del 8% rispetto al periodo precedente, mentre i ricavi, proventi e incrementi per lavori interni, pari a EUR94,2 milioni sono sostanzialmente in linea con il periodo precedente.

Tra le PMI, Casta Diva Group - in verde dell'1,8% - ha comunicato martedì che Genius Progetti, società del gruppo specializzata nella creazione e organizzazione di eventi ed esperienze per grandi marchi e industrie del lusso, ha firmato un contratto triennale con una prestigiosa casa automobilistica italiana.

Il contratto prevede general management - pianificazione e strategia marketing -, planning, tailor made experiences, concept e sviluppo entertainment e client concierge di diverse tipologie di format sul territorio europeo, con un valore potenziale che il gruppo stima intorno a EUR70 milioni nei prossimi tre anni, considerando che il budget 2025, già allocato, ammonta a circa EUR27 milioni.

Novamarine sale dello 0,6% dopo che ha comunicato di aver chiuso il primo semestre con ricavi di EUR15,0 milioni rispetto a quelli di EUR12,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'Ebitda è salito a EUR3,3 milioni da EUR1,8 milioni, con margine del 21,9% rispetto a quello del 15,0% del mese prima, mentre l'utile operativo è migliorato a EUR2,5 milioni da EUR1,2 milioni.

L'utile netto è più che raddoppiato a EUR1,5 milioni da EUR600.000 dell'anno precedente.

A New York, il Dow è in rosso dello 0,4% a 42.166,34, il Nasdaq è in ribasso dell'1,8% a 17.863,97, mentre l'S&P 500 è in calo dell'1,0% a 5.706,49.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1063 contro USD1,1146 di ieri in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,3272 da USD1,3406 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent si quota in calo a USD74,61 al barile contro USD72,05 al barile di ieri in chiusura azionaria europea. L'oro scambia invece a USD2.686,05 l'oncia da USD2.633,62 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di mercoledì, con la Borsa cinese che non scambia per festa nazionale, prevede alle 0700 CEST i dati sulla fiducia delle famiglie in Giappone, mentre alle 0900 CEST è attesa la variazione del tasso di disoccupazione spagnolo.

Alle 0945 CEST la Francia pubblica il bilancio del budget del governo, mentre quindici minuti più tardi è atteso il tasso mensile di disoccupazione italiano.

Alle 1100 CEST è la volta di quello dell'Eurozona, mentre alle 1130 CEST vengono pubblicati i verbali dei vertici BoE.

Oltreoceano, alle 1300 CEST, sono attesi i dati sui mutui a 30 anni negli USA, mentre alle 1415 CEST è la volta della variazione dell'occupazione non agricola.

Tra le società quotate a Piazza Affari non sono previste particolari comunicazioni.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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