ROMA (MF-DJ)--La semplificazione della catena a monte del sistema Camfin-Pirelli fotografa assetti, patti e "attivi" delle società personali di Marco Tronchetti Provera. Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che in seguito a un riassetto che ha coinvolto i veicoli Mgpm e Bigli 5, è ora possibile osservare dall'interno le storiche società della famiglia del numero uno del gruppo della Bicocca. Emergono così le cifre prima di tutto, con un patrimonio immobiliare "personale" della famiglia che tra Portofino e gli immobili nel cuore di Milano supera i 70 milioni. Ma anche gli equilibri e i patti sociali e successori del veicolo chiave, Mgpm, attraverso cui la famiglia di Tronchetti Provera difende il controllo di Camfin, la holding a cui fa oggi capo il 10,1% di Pirelli e, in prospettiva, il 14% dopo l'ingresso della famiglia cinese Niu previsto in autunno.

Il controllo della famiglia Marco Tronchetti Provera ha storicamente concentrato il controllo della Bicocca in diverse società, tra cui la storica Camfin, a monte delle quali si trova Mgpm. Ad essa fa capo il 100% di Mtp spa, la società che a sua volta detiene il controllo di Camfin, che come detto ha oggi il 10,1% di Pirelli ed è controparte di ChemChina, socio di maggioranza con il 37% circa, nella governance sigillata nel patto parasociale che blinda il gruppo della Bicocca. Mgpm, che custodisce la quasi totalità delle azioni di Mtp spa in nuda proprietà (il cui controllo è detenuto da Tronchetti Provera tramite usufrutto), vede come soci di riferimento Marco Tronchetti Provera e i figli Giada, Ilaria e Giovanni - questi ultimi intestatari ciascuno della nuda proprietà del 25% di Mgpm - mentre Tronchetti Provera ne conserva l'usufrutto oltre a detenere la piena proprietà della restante quota del 25%.

Gestione ed equilibri della Mgpm sono di competenza esclusiva di Marco Tronchetti Provera. Spettano a lui tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, ivi compresi gli atti di disposizione. E nessuno, tra i soci di Mgpm, si può opporre. Una libertà di manovra che si ritrova anche nella disciplina dei trasferimenti a titolo oneroso. Il numero uno di Pirelli, senza alcun consenso da parte degli altri soci, è l'unico che potrà sempre trasferire o ricevere la nuda o la piena proprietà della propria quota sociale a terzi. Il terzo, in qual caso, diventerà socio a tutti gli effetti a condizione che sottoscriva i patti sociali. Il futuro di questa ricca società semplice e gli assetti proprietari sono però legati a doppio filo agli equilibri in Pirelli come emerge dalle disposizioni degli stessi patti sociali che regolano assetti, gestione e trasferimenti delle quote, siano essi legati a vendite, donazioni o successioni. Per i figli di Tronchetti Provera non c'è alcuna possibilità di disporre delle quote di Mgpm, soprattutto verso "terzi". In altre parole gli assetti della Mgpm non potranno essere modificati in nessun caso se è in vigore l'accordo parasociale con il partner cinese su Pirelli. Più in generale, la successione prevede il diritto di opzione e prelazione e l'accrescimento delle quote per gli altri soci di Mgpm. Solo dopo la rinuncia potranno subentrare gli eredi. Le donazioni, infine, sono consentite solo a eredi in linea retta.

pev

(END) Dow Jones Newswires

August 12, 2021 04:21 ET (08:21 GMT)