(Alliance News) - Lunedì, in una giornata tranquilla sotto il fronte macroeconomico e prima dei dati sul settore delle costruzioni nelle principali economie europee, i listini sono attesi dai futures di IG in territorio negativo.

"Venerdì i mercati hanno ricevuto un'enorme scossa di compiacimento sulla scia delle riunioni delle banche centrali della scorsa settimana, che hanno visto un'altra serie di rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve, della Banca d'Inghilterra e della Banca Centrale Europea. Tutte e tre le banche centrali hanno emesso messaggi ragionevolmente falchi, affermando di essere ancora in attesa di un rialzo dei tassi, che i mercati hanno respinto sulla base della premessa che, anche se avessero effettuato un nuovo rialzo, sarebbe stato solo un altro e poi sarebbero probabilmente scesi di nuovo entro la fine dell'anno", ha commentato Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets.

"Questa convinzione si basava sul fatto che il presidente della Fed Jay Powell avesse riconosciuto i segnali di una tendenza disinflazionistica e che il rallentamento del ritmo di crescita dei prezzi fosse incoraggiante. In ogni caso, il rapporto sui salari statunitensi di gennaio, pubblicato venerdì, ha fatto saltare l'argomentazione secondo cui i tassi sarebbero scesi rapidamente, dopo l'aggiunta di 517.000 posti di lavoro e il calo del tasso di disoccupazione al 3,4%, il livello più basso dal 1969".

Così, i futures danno il FTSE Mib giù di 140,0 punti o in passivo dello 0,5% dopo avere chiuso in rosso dello 0,6% a 26.950,74 venerdì sera.

Il CAC 40 di Parigi è previsto in rosso di 46,7 punti o dello 0,7%, come il DAX 40 di Francoforte in ribasso di 108,0 punti o dello 0,3%, mentre il FTSE 100 di Londra è atteso in calo dello 0,4% o di 33,2 punti.

Tra i listini minori italiani, venerdì, il Mid-Cap ha chiuso in verde dello 0,5% a 46.677,93, lo Small-Cap in verde dello 0,3% a 30.073,34, mentre l'Italia Growth ha terminato in rialzo dello 0,5% a 9.591,99.

Sul listino principale di Piazza Affari, venerdì, in vetta si è visto Pirelli, in verde del 3,6% in scia all'attivo della vigilia con l'1,6%.

Buona seduta anche per i petroliferi Saipem e la controllante Eni, su rispettivamente dell'1,6% e dello 0,7%.

Ferrari ha ceduto il 2,0% il giorno dopo aver reso noti i risultati preliminari relativi al quarto trimestre e ai dodici mesi conclusi il 31 dicembre 2022, riportando un utile netto per l'intero anno pari a EUR939 milioni, in aumento del 13% rispetto all'anno precedente, quando ammontava a EUR833 milioni. Per quanto l'utile netto del quarto trimestre, questo si attesta a EUR221 milioni nel 2022 da EUR214 milioni nel quarto trimestre 2021.

CNH Industrial - in calo dell'1,1% - ha reso noti giovedì i risultati del quarto trimestre e dell'anno 2022, il primo come player in Agriculture e Construction, confermando che il consiglio di amministrazione intende raccomandare un dividendo annuo per azione di EUR0,36. Nei 12 mesi al 31 dicembre, il gruppo ha realizzato un utile netto pari a USD2,04 miliardi in crescita da USD1,80 miliardi del 2021. La società ha altresì annunciato che il consiglio di amministrazione ha deciso il delisting da Euronext Milano e "che gli azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo NYSE", come spiega la società in una nota.

Nexi ha ceduto, invece, il 2,8%, oggetto di profit taking dopo tre sedute di buoni rialzi.

Sul Mid-Cap, Iren ha lasciato sul parterre il 3,7% dopo due sedute chiuse in saldo attivo.

Webuild - che ha ceduto lo 0,3% - ha comunicato venerdì di aver firmato il contratto per l'acquisto di Clough, rilevando oltre EUR4 miliardi di backlog e garantendo 1.100 posti di lavoro. L'integrazione di Clough in Webuild creerà un gruppo tra i maggiori player in Australia e tra i più storici. I progetti inclusi nel perimetro di acquisizione sono tra le più importanti infrastrutture in corso di realizzazione in Australia e Papua Nuova Guinea e l'accordo raggiunto tra Deloitte e Webuild ne facilita la consegna per i governi, le comunità locali e le imprese coinvolte.

Piaggio si è apprezzato dell'1,0%. Da menzionare la scorsa settimana la company della Vespa ha reso noti giovedì i dati preliminari dell'esercizio 2022 riportando ricavi consolidati al 31 dicembre per EUR2,09 miliardi, in aumento del 25% rispetto ai EUR1,67 miliardi registrati in tutto il 2021.

Seduta positiva per Salvatore Ferragamo, che è salita dell'1,3% dopo l'1,5% di passivo della vigilia.

Sullo Small-Cap, Trevi Finanziaria ha guadagnato l'8,6% a EUR0,4550, alla sua terza seduta da rialzista.

Alkemy ha raccolto, invece, oltre il 13%. La società ha comunicato mercoledì di aver lanciato una divisione interna dedicata ai fondi, "in grado di supportare la strategia e sviluppare il business delle partecipate in portafoglio con l'obiettivo di accelerarne la crescita sfruttando al meglio tutte le leve del digitale", scome spiegato in una nota.

algoWatt - in calo del 2,1% - ha annunciato una partnership strategica con la controllata TerniEnergia Progetti - system integrator e O&M provider nel settore delle energie rinnovabili - e Wegreenit, general contractor in operazioni di efficientamento energetico.

Risanamento ha chiuso in rosso dell'1,8%, dopo che il consiglio di amministrazione ha fatto sapere giovedì di aver preso visione dei risultati preliminari per il 2022, per cui la società ha riportato un risultato netto negativo per EUR53,8 milioni da EUR24,9 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

Fra le PMI, Finanza.Tech ha ceduto il 3,9% a EUR0,8210.

Nelle retrovie si è vista anche Franchetti, che ha ceduto il 2,5%, mentre Grifal è arretrata del 2,1% in scia la rosso della vigilia con lo 0,7%.

Fra i rialzisti, Growens si è allungata oltre il 21%. La company ha fatto sapere venerdì che il consiglio di amministrazione ha deliberato di approvare la sottoscrizione di un accordo vincolante per la cessione del ramo d'azienda di Growens relativo alla business unit MailUp e delle partecipazioni detenute in Contactlab, Acumbamail, MailUp Nordics e la sua controllata Globase International a TeamSystem per un controvalore complessivo pari a EUR70 milioni su base cash/debt free.

Fope è salita invece del 5,0%, in scia al verde della vigilia con il 3,2%.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in verde dello 0,7% a 27.693,65, l'Hang Seng sta cedendo il 2,1% a 21.215,81 e lo Shangai Composite perde lo 0,8% a 3.238,80.

A New York, venerdì, il Dow Jones ha chiuso in rosso dello 0,4% a 33.926,01, l'S&P ha guadagnato l'1,0% a 4.136,48, mentre il Nasdaq ha raccolto l'1,6% a 12.006,96.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0791 contro USD1,0833 di venerdì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2056 da USD1,2071 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD80,51 al barile contro USD81,14 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.888,75 l'oncia da USD1.867,23 l'oncia di venerdì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di lunedì, arriva l'indice delle PMI costruzioni alle 0930 CET dalla Germania, così come della Francia, dall'Italia e dell'Eurozona. Alle 1030 CET, sarà la volta di quello del Regno Unito.

Alle 1100 CET sarà la volta del dato sulle vendite al dettaglio dell'Eurozona.

Nel pomeriggio, dagli States, alle 1730 CET l'asta dei buoni del Tesoro a tre mesi.

Fra le società, attesi i risultati di Anima Holding, Credito Emiliano, Medica e Nusco.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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