ROMA (MF-DJ)--«Noi abbiamo un tema di produttività di sistema. Gli 8 miliardi devono essere parte di un progetto che da un lato riduca il peso della pressione fiscale su imprese e lavoro e dall'altro crei le condizioni per aumentare la produttività. Penso alla riforma della giustizia e a quella della pubblica amministrazione».

Lo afferma Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato e vicepresidente esecutivo di Pirelli, in un'intervista a Repubblica. «In questa fase noi vediamo gli effetti positivi di una ripresa di fiducia in Italia e in generale di una volontà di ripartenza dopo la fase più acuta della pandemia. Questo è il contesto generale in cui l'elemento al centro è proprio la fiducia della gente nel futuro. La fiammata dei prezzi delle materie prime ha una parte sana legata alla riduzione delle scorte durante la crisi pandemica, che in questa fase di ripartenza si traduce però in una domanda superiore all'offerta, con una pressione per tutta la filiera delle materie prime e dei trasporti. Mi pare un processo destinato a rientrare in un alveo naturale. L'energia, invece, lo vedrei come un capitolo a sé perché è direttamente connesso a una complessa gestione della transizione energetica», continua.

Per la prima volta abbiamo delle stime di crescita del Pil per il 2021 migliori rispetto alla media ma "credo che buona parte di questa crescita sia legata al rimbalzo, perché non abbiamo ancora fatto nulla dal punto di vista dell'utilizzo delle risorse straordinarie previste dal Pnrr. Ma dietro questo c'è fiducia, voglia di ripartire. L'Italia ha gestito bene la crisi pandemica. La gente dunque ha apprezzato la competenza e il senso di responsabilità di chi ci ha governato. Adesso parte la seconda fase, quella più consistente, dove i limiti delle nostre strutture burocratiche, amministrative, normative vengono messi alla prova. È chiaro che senza i cambiamenti, senza le riforme e gli investimenti nella giusta direzione la fiammata rimarrà tale e ci ritroveremo, in pochi mesi, a fare i conti con una realtà non più così positiva, con un debito non più sostenibile. C'è la necessità di dare corpo a quello che è stato scritto e approvato da Bruxelles che è fatto di riforme e di investimenti», prosegue.

Infine, «spetta alla politica decidere chi deve presiedere il governo e chi fare il presidente della Repubblica. In ogni caso è fondamentale che alla guida del Paese vadano persone con la competenza necessaria per portare avanti un cambiamento difficilissimo, perché il rischio è di sprecare un'occasione storica che non si riproporrà», connclude.

pev

(END) Dow Jones Newswires

November 17, 2021 03:37 ET (08:37 GMT)