MILANO (MF-DJ)--"L'Italia di Draghi può sorprendere e i mercati lo hanno capito". Marco Tronchetti Provera è convinto che il primo successo del nuovo Governo sia la ritrovata fiducia di cittadini e investitori. «Il Paese è in grado di accelerare già dal primo trimestre e i segnali si vedono già», dice il Ceo di Pirelli intervistato da Class Cnbc, prima di concedere alcune anticipazioni sulla ricerca del futuro ad del gruppo, l'andamento industriale da inizio anno e le prossime strategie di Camfin.

Domanda. Tronchetti, cosa si aspetta dal nuovo esecutivo?

Risposta. Un governo pragmatico, capace di affrontare i nodi strutturali che bloccano la nostra competitività, dalla burocrazia alla sanità alla pubblica amministrazione, senza dimenticare le fasce più deboli.

D. Tutti temi citati da Draghi nel discorso alle Camere. Quindi è un governo che le piace?

R. Mi sembra molto equilibrato, sia dal punto di vista tecnico sia politico. E il livello di rappresentatività delle forze partitiche che lo compongono garantirà un percorso veloce alle leggi. Anche se il vero tema è l'utilizzo dei fondi Ue.

D. Qualche polemica nella maggioranza però c'è già...

R. È normale che ci siano polemiche, ma gli incontri tra Pd e Lega dimostrano che c'è anche una presa di coscienza dell'emergenza, che potrebbe diventare un'opportunità d'unità nazionale. Se le forze politiche sapranno unirsi, il Governo farà bene. I primi segnali sono positivi.

D. Ci credono anche gli investitori internazionali?

R. I mercati anticipano quello che avverrà: credo che abbiano cominciato a realizzare che dall'Italia potranno arrivare sorprese. Draghi rafforza le aspettative di recupero. È un governo che conosce bene i tecnici europei, ma il denaro non è garantito: dipenderà dalla capacità di spendere.

D. Basteranno i tecnici? Da Colao a Cingolani cosa si attende?

R. Un'accelerazione sulla modernizzazione del Paese e sullo sviluppo digitale. Per quanto riguarda quello sostenibile penso che molte imprese stiano già andando in questa direzione. Noi abbiamo fatto uno dei primi bilanci di sostenibilità a inizio anni 2000. Stiamo producendo pneumatici per vetture che andranno sul mercato tra 2/3 anni; quindi vediamo l'evoluzione della tecnologia, e stiamo facendo enormi passi avanti. Abbiamo una buona base, dobbiamo usare formazione e competenze per andare più veloci.

D. Potrà andare più veloce anche la ripresa?

R. Le prime avvisaglie sono positive, ma dipenderà dalla velocità con cui vaccineremo la popolazione, insieme all'attenzione per le fasce deboli.

D. Draghi pensa che si debba passare da aiuti a pioggia a sostegni mirati. Fare una scelta tra aziende con un futuro e realtà decotte non sarà facile....

R. Ci aiuterà un riordino degli strumenti che abbiamo, insieme all'utilizzo delle risorse europee. Serve una strategia più efficace nel creare sia posti di lavoro sia aspettative d'occupazione. Bisogna fare un cambio culturale: dalla pura protezione ai meccanismi d'inclusione.

D. Draghi è atlantista ed europeista. Cosa cambierà nelle relazioni Italia-Cina?

R. La scelta di rilanciare la crescita tramite il bilancio comune dà all'Ue una straordinaria opportunità di trattare alla pari con Usa e Cina. Si tornerà al multilateralismo, il che darà un beneficio a tutti pur nel rispetto delle alleanze geopolitiche. Inoltre l'Italia quest'anno presiede il G20: occasione in più per trasformare il paese da anello più debole a più forte in Europa. La politica deve capire che è possibile. Se il Recovery plan avrà successo in Italia, avrà successo in tutta Europa. Noi e la Spagna rappresentiamo quasi il 50% delle risorse e siamo i paesi con i livelli di debito più elevati. Se agiamo nella direzione giusta tutta l'Europa avrà successo e potrà giocare una partita cruciale per i nuovi equilibri geopolitici.

D. Per Pirelli come è iniziato l'anno sui mercati?

R. I segnali dalla Cina sono molto positivi, così come iniziano a vedersi negli Usa. Vale anche in Europa, sebbene ancora a macchia di leopardo. Molto è legato alla velocità di vaccinazione, ma è chiaro che ci sarà crescita all'uscita della pandemia.

D. A fine marzo aggiornerete il piano. Con quali priorità?

R. Puntiamo su digitalizzazione e tecnologie per rendere più efficienti i nostri processi e sviluppare nuovi prodotti. Abbiamo già risultati significativi e continuiamo a lavorare in questa direzione.

D. Dopo l'addio di Papadimitriou come procede la ricerca del nuovo ad?

R. È a buon punto, ma abbiamo il vantaggio che la gestione prosegue in modo efficiente. Con una accelerazione nell'execution potremmo dare risultati significativi.

D. Come cambierà la strategia di Camfin?

R. Ci muoveremo dove ci sono tecnologie. Stiamo guardando realtà con prodotti avanzati, in grado di competere a livello globale. Aiuteremo le imprese che hanno grande capacità tecnologica, magari fornendo un contributo all'internazionalizzazione, grazie ai legami che abbiamo nel mondo.

red

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2208:24 feb 2021

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