(Alliance News) - Piazza Affari chiude in deciso ribasso la seduta di giovedì, in scia coi cali registrati dalle altre borse europee, mentre proseguono i risultati delle quotate.
Chris Beauchamp, Chief Market Analyst presso IG, ha dichiarato: "La maggior parte degli indici è ancora in ribasso questo pomeriggio, anche se un altro aumento dell'1% per il Russell 2000 a Wall Street dimostra che la rotazione della scorsa settimana è ancora in corso sotto la superficie".
"Tutti gli occhi sono puntati sui Magnifici 7 e sull'USD/JPY, entrambi considerati i principali responsabili del recente sell-off. Mentre il buy-the-dip in questi due mercati ha dato i suoi frutti finora quest'anno, con una riunione della Federal Reserve e i risultati delle big tech in programma la prossima settimana, il rischio di una rinnovata volatilità è molto alto".
Il FTSE Mib ha chiuso giovedì in calo del 2,0% a 33.771,07, il Mid-Cap ha perso l'1,3% a 47.401,62, lo Small-Cap ha ceduto lo 0,8% a 28.822,39 e l'Italia Growth è sceso dell'1,0% a 7.990,12.
In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rialzo dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi ha perso l'1,2% e il DAX 40 di Francoforte ha ceduto lo 0,5%.
Sul Mib, forza su Pirelli, che ha chiuso in rialzo dell'1,3%, rialzando la testa dopo due sedute in rosso.
Bene anche ERG, in aumento del 2,2%, mentre Saipem ha gaudagnato l'1,1% con prezzo a EUR2,3250 per azione. La società ha riportato nel primo semestre ricavi pari a EUR6,41 miliardi, in aumento del 20% rispetto a EUR5,35 miliardi al 30 giugno 2023. Nel periodo l'utile netto adjusted si è attestato a EUR118 milioni, in aumento da EUR40 milioni nel primo semestre dello scorso anno.
Stellantis - in calo dell'8,7% - ha comunicato mercoledì i risultati del primo semestre, chiuso con un utile in calo del 48% a EUR5,65 miliardi da EUR10,92 miliardi dello stesso periodo del 2023, "per effetto essenzialmente del decremento in Nord America", spiega la società in una nota. I ricavi sono diminuiti del 14% e ammontano a EUR85,02 miliardi da EUR98,37 miliardi del secondo trimestre dell'anno precedente, "principalmente a causa dei minori volumi e del mix", sottolinea Stellantis.
STMicroelectronics - giù del 14% - giovedì ha comunicato i risultati finanziari GAAP statunitensi per il secondo trimestre chiuso a giugno. L'utile netto e l'utile diluito per azione sono scesi rispettivamente a USD353 milioni e USD0,38 rispetto a USD1,00 miliardi e USD1,06 registrati nello stesso trimestre dell'anno precedente. Il fatturato netto è stato di USD3,23 miliardi, con un calo del 25% rispetto all'anno precedente.
Sul Mid-Cap, Alerion ha perso l'1,0%, ponendo fine a una striscia positiva che durava da tre sedute.
Ascopiave - in rialzo dell'1,2% - prosegue regolarmente con il programma di buyback. La company da ultimo ha fatto sapere mercoledì di aver acquistato, tra il 17 e il 19 luglio, 21.500 azioni ordinarie per un controvalore complessivo di EUR52.000 circa.
Banca Generali ha guadagnato l'1,9% a EUR40,68. La banca del Leone, nel primo semestre, ha riportato un utile netto pari a EUR239,6 milioni da EUR175,1 milioni al 30 giugno 2023, in aumento del 37%.
Nel semestre, il margine di interesse si è attestato a EUR157,5 milioni da EUR151,5 milioni nel 2023. Il margine di intermediazione al 30 giugno ammonta a EUR494,3 milioni da EUR392,2 milioni nel primo semestre del 2023. Il CET 1 ratio si attesta al 22,3% mentre il TCR al 23,7%.
Acea - in rialzo dell'1,1% % - ha comunicato giovedì di aver chiuso il primo semestre con ricavi in calo del 13% su base annua, a EUR1,99 miliardi da EUR2,30 miliardi dei primi sei mesi del 2023.
L'Ebitda è salito dell'8,8% a EUR729,1 milioni da EUR670,4 milioni dell'anno prima. L'Ebitda ricorrente, al netto di componenti one-off tra cui il rilascio del fondo per agevolazioni tariffarie di EUR17 milioni e il fermo per revamping dell'impianto WTE di Terni per EUR5 milioni, aumenta di oltre il 7%.
L'utile operativo cresce invece a EUR338,6 milioni o del 13% su base annua nonostante l'aumento degli ammortamenti. L'utile netto post minorities di Acea sale del 21% su base annua a EUR172 milioni da EUR142 milioni e quello ricorrente aumenta del 18% a EUR168 milioni da EUR142 milioni.
d'Amico International Shipping - in calo del 3,3% - ha fatto sapere che la propria controllata operativa irlandese d'Amico Tankers DAC ha risolto il contratto di acquisto firmato il 9 aprile scorso. Il contratto riguardava l'acquisto della MT Amfitrion, una nave 'MR' di portata lorda pari a 50.000 tonnellate, costruita nel 2017.
Sullo Small-Cap, KME Group è salita dello 0,1% a EUR0,91 dopo due sedute chiuse in saldo passivo.
SIT ha perso lo 0,3% dopo la seduta rialzista della vigilia. Il titolo nella piattaforma MarketScreener viene valutato con un fair value di EUR2,20, risultando così sotto-prezzato di oltre il 46%.
Sogefi è calata invece del 4,5%, alla sua quinta seduta da ribassista e con prezzo di EUR1,8780.
Fidia ha perso il 19% a EUR0,3460, in scia al ribasso in doppia cifra della vigilia.
Fra le PMI, forza su iVison Tech, su del 2,7% a EUR1,56, dopo che i soci hanno autorizzato il board ad aumentare il capitale di EUR2 milioni.
Circle - che non ha scambiato - ha comunicato giovedì che Magellan Circle Italy ha firmato un contratto del valore di circa EUR40.000 con Start 4.0, il Centro di competenza per la sicurezza e l'ottimizzazione delle infrastrutture strategiche per supportare un'impresa beneficiaria nell'ambito dell'innovazione di processo finalizzata all'Open Innovation.
Marzocchi Pompe - flat a EUR4,06 - ha comunicato mercoledì che i ricavi netti consolidati del primo semestre si sono attestati a EUR22,0 milioni, in calo del 17% rispetto al primo semestre del 2023, quando erano pari a EUR26,6 milioni.
A New York, il Dow è in rialzo dello 0,7% a 40.150,52, il Nasdaq sale dello 0,4% a 17.418,05 e l'S&P 500 è in aumento dello 0,6% a 5.458,03.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0861 contro USD1,0856 di mercoledì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2886 da USD1,2921 di mercoledì sera.
Tra le commodity, il Brent si quota a USD80,36 al barile da USD81,35 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro scambia invece a USD2.421,29 l'oncia da USD2.421,29 l'oncia di ieri sera.
Il calendario macroeconomico di venerdì si apre con l'inflazione giapponese, in arrivo alle 0130 CEST, seguita dalla fiducia dei consumatori francesi, in uscita alle 0845 CEST. Appena 15 minuti dopo, spazio alle vendite al dettaglio e al tasso di disoccupazione della Spagna. Alle 1000 CEST, focus sulla fiducia di consumatori e imprese dell'Italia.
Dagli USA, occhi sul PCE, con la misura d'inflazione preferita dalla Fed che verrà pubblicata alle 1430 CEST. La fiducia delle famiglie verrà resa nota alle 1600 CEST mentre la giornata si chiuderà, alle 1900 CEST, con i dati sugli impianti di trivellazione di Baker Hughes.
Tra le società di Piazza Affari, Terna, TrenDevice, Farmacosmo e Next Re rilasceranno i risultati, tra gli altri.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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