(Alliance News) - Venerdì i mercati azionari europei - tranne la piazza londinese - hanno chiuso in rialzo con le borse spinte al rialzo, oltre che da buone trimestrali, anche dalle aspettative che la Federal Reserve rallenterà il ritmo degli aumenti dei tassi a partire da dicembre, per via dei dati sull'indice dei prezzi al consumo degli USA più deboli del previsto. Le probabilità adesso sono in maggioranza sul fatto che i tassi raggiungano un picco inferiore al 5%, anziché il 6%, come previsto in precedenza.
Sul fronte del conflitto russo-ucraino, l'Ucraina ha ripreso il controllo di decine di insediamenti e compiuto un'avanzata di diversi chilometri nell'oblast di Kherson, mentre, fra i dati economici, si registra che l'economia del Regno Unito si è contratta dello 0,2% su base trimestrale nel terzo quarter. Questo potrebbe potenzialmente essere l'inizio di una lunga recessione, che dovrebbe durare fino alla prima metà del 2024.
Così, il FTSE Mib ha chiuso in attivo dello 0,3% a 24.455,57.
Fra i listini minori, il MidCap ha raccolto l'1,5% a 40.364,65, lo SmallCap è salito dell'1,7% a 28.034,60 mentre l'Italia Growth ha raccolto lo 0,4% a 9.321,46.
In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in ribasso dello 0,7% mentre il CAC 40 di Parigi su dello 0,6% così come il DAX 40 di Francoforte.
Sul listino principale di Piazza Affari, Saipem si porta avanti del 7,8% dopo la contrazione di ieri sera del 3,4%.
Acquisti importanti anche su Moncler, che si allunga del 3,9%, su cui si segnala che Citadel Advisors Europe ha alzato lo short allo 0,70% dallo 0,60%.
Azimut ha chiuso anch'esso fra i migliori, raccogliendo il 4,1%. Il consiglio di amministrazione ha approvato giovedì il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, marcando un utile netto consolidato nel periodo pari a EUR302 milioni, su del 4,0% rispetto a EUR291 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.
A2A - su del 2,6% -ha approvato giovedì i risultati al 30 settembre 2022 riportando nei primi nove mesi dell'anno ricavi per EUR16,87 miliardi in crescita del 162% rispetto a EUR6,44 miliardi dello stesso periodo del 2021.
Sul lato dei ribassisti, minoranza del listino, Snam ha ceduto il 3,3%, invertendo il mini-trend rialzista durato tre sedute. La company giovedì ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2022, riportando un utile netto adjusted pari a EUR932 milioni da EUR938 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.
Sul MidCap, Datalogic si allunga con l'8,9% dopo avere approvato giovedì il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2022, nel quale ha riportato ricavi dei primi nove mesi dell'anno a EUR476,5 milioni in aumento del 10% rispetto a EUR431,9 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. L'utile, invece, è calato a EUR15,8 milioni da EUR30,3 milioni del 30 settembre 2021.
Rialzo marcato anche per De'Longhi, che sale oltre il 12% - migliore del listino - nonostante il calo dell'utile a EUR99,4 milioni da EUR232,3 milioni dello scorso anno nello stesso periodo.
Salvatore Ferragamo è salito invece del 6,4%, facendo seguito al 2,6% della seduta precedente.
Il consiglio di amministrazione di ERG - in calo del 2,1% - venerdì ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi 2022, in cui ha riportato un risultato netto pari a EUR459 milioni, in aumento rispetto a EUR101 milioni dei nove mesi 2021 "proforma". "Il risultato comprende principalmente la plusvalenza netta rilevata a seguito della cessione del nucleo idroelettrico di Terni avvenuta lo scorso gennaio, pari a circa EUR324 milioni", scrive la company nella nota.
Sullo SmallCap, Esprinet si porta avanti con l'8,2%, nonostante la company nei numeri pubblicati giovedì, ha mostrato un utile netto diminuito del 18% nei nove mesi, a EUR23,3 milioni da EUR28,6 milioni, e del 19% nel trimestre, a EUR5,3 milioni da EUR6,5 milioni. I ricavi sono invece rimasti pressoché stabili.
d'Amico International Shipping - su del 7,2% - ha reso noto giovedì di aver approvato i dati relativi al terzo trimestre e ai nove mesi della gestione per il 2022, riportando un utile netto per USD62,8 milioni nei primi nove mesi rispetto alla perdita netta per EUR28,9 milioni registrata nello stesso periodo del 2021. d'Amico ha registrato un utile netto di USD43,6 milioni nel terzo trimestre 2022 rispetto ad una perdita netta di USD13,8 milioni registrata nel terzo trimestre dello scorso esercizio.
Fila - su del 2,7% - ha approvato venerdì i risultati consolidati al 30 settembre 2022 e ha riportato, nei primi nove mesi dell'anno, ricavi in aumento del 20% a EUR595,1 milioni da EUR496,3 milioni riportati nello stesso periodo del 2021. Il risultato di periodo dei nove mesi è pari a EUR38,0 milioni in aumento del 3,2% da EUR26,8 milioni del 30 settembre 2021.
ePrice sul lato dei ribassisti cede invece il 3,1%, dopo il rialzo della vigilia con l'8,9%.
FullSix cala invece del 4,4%. La company ha reso noto giovedì che il consiglio di amministrazione ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022 riportando, nei primi nove mesi dell'anno, ricavi netti per EUR3,6 milioni in calo da EUR4,1 milioni registrati nello stesso periodo del 2021.
Fra le PMI, Grifal si allunga dell'8,0%, dopo l'1,5% di verde della vigilia.
Quartieri alti anche per Crowdfundme, che si porta avanti del 5,7% chiudendo per la terza volta in verde.
Il consiglio di amministrazione di Masi Agricola - in calo dell'1,7% - ha approvato venerdì i risultati consolidati al 30 settembre 2022, in cui ha riportato ricavi pari a EUR56,0 milioni da EUR45,5 milioni dei primi nove mesi del 2021.
Poligrafici Printing - in rosso dell'1,1% - ha comunicato venerdì di aver registrato ricavi e utili in crescita nei nove mesi, con il fatturato salito a EUR20,8 milioni da EUR19,6 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. L'Ebitda è migliorato a EUR4,7 milioni da EUR4,4 milioni e l'utile netto è crsciuto a EUR1,4 milioni da EUR1,2 milioni.
La neoquotata FAE Technology ha chiuso il suo primo giorno di scambi con un rialzo del 3,3%.
A New York, il Dow sta cedendo lo 0,7%, il Nasdaq sale con lo 0,6%, mentre l'S&P 500 è poco sopra la parità.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0330 contro USD1,0169 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1784 da USD1,1672 di ieri sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD95,52 al barile da USD94,12 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.762,06 l'oncia da USD1.749,39 l'oncia di giovedì in chiusura.
Nel calendario economico di lunedì, la produzione industriale dell'Eurozona alle 1100 CET, mentre nel pomeriggio sono previste aste dei buoni del Tesoro dagli States a 3 e 6 mesi.
Fra le numerose società che rilasceranno le relazioni intermedie figurano Cairo Communication, MARR, Gabetti, Salcef, Monrif e Valsoia, tra le altre.
Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com
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