(Alliance News) - Il 2024 si conclude senza che il governo abbia raggiunto l'obiettivo di incassare EUR20 miliardi in tre anni da privatizzazioni.
Come ricorda Il Sole 24 Ore, quest'anno, con la vendita di una quota di Banca Monte dei Paschi di Siena Spa e altre operazioni, si è fermato a EUR4 miliardi, ben al di sotto di EUR5-6 miliardi previsti.
Tra i progetti sospesi c'è la cessione di una tranche del 14% di Poste Italiane Spa, che avrebbe potuto generare circa EUR2,4 miliardi ma è stata bloccata a ottobre. Con la chiusura della finestra di mercato dopo il Thanksgiving, l'operazione slitta al 2025.
La prossima finestra utile è nella primavera del 2025, quando Poste pubblicherà i risultati trimestrali e aggiornerà il piano industriale. L'operazione prevede la vendita del 14%, mantenendo il controllo pubblico con il 51% tra MEF e CDP, e riservando parte delle azioni a investitori istituzionali e retail, inclusi dipendenti.
Si ipotizza che l'appetito degli investitori retail sarà stimolato modulando la quota loro destinata in base alle dinamiche di mercato.
Poste Italiane è un asset strategico, con un utile netto di EUR1,6 miliardi e un risultato operativo record di EUR2,3 miliardi nell'ultima trimestrale. Se il governo completerà la cessione del 14% e una successiva tranche del 15% nel 2025, potrebbe rispettare la tabella di marcia, incassando circa EUR5 miliardi.
Fondazioni bancarie come Cariplo potrebbero entrare nel capitale, contribuendo a consolidare la componente italiana in vista di un'eventuale uscita del MEF dal capitale sociale.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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