(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 19 nov - Poste Italiane va avanti nella trattativa con la Cisl, sindacato maggioritario in azienda, e altre tre sigle mentre con Cgil e Uil, che hanno lasciato il tavolo, secondo quanto apprende Radiocor, si è consumata la rottura. E' quanto accaduto oggi nell'incontro di Poste Italiane con tutti e sei i sindacati.

Slp Cisl, con le tre sigle Confsal Comunicazioni, Failp Cisal, Fnc Ugl aveva aperto nei giorni scorsi un formale conflitto di lavoro in Poste Italiane. Un segnale forte, aveva spiegato il sindacato, "reso necessario dell'esigenza di incalzare l'azienda a risolvere le criticita' operative e organizzative che da tempo penalizzano il personale e minano l'efficacia del servizio pubblico offerto" e visto che "è necessario affrontare le problematiche ancora irrisolte derivanti dai precedenti accordi e i nuovi scenari delineati dal piano industriale. Le divergenze insanabili determinatesi dall'atteggiamento incoerente della Uil-Poste in occasione del recente rinnovo contrattuale e della Slc-Cgil anche sul tema della privatizzazione, hanno determinato - aveva chiarito una nota - una spaccatura sindacale che ha prodotto un immobilismo dei tavoli negoziali, rispetto ai quali la scarsa determinazione aziendale nel convocare tavoli separati ci ha indotto ad aprire un conflitto di lavoro per tutelare le lavoratrici e i lavoratori". Dopo la posizione della Cisl, l'azienda aveva risposto convocando per oggi tutte e 6 le sigle con riferimento proprio alla procedura di raffreddamento e conciliazione (ex articolo 17 del Ccnl) richiesta del sindacato maggioritario.

Sempre stando a quanto si apprende, nell'incontro di oggi Cgil e Uil hanno lasciato il tavolo sottolineando che "non è pensabile che vengano esclusi dalle trattative due sindacati confederali della più grande azienda del Paese".

Sim

(RADIOCOR) 19-11-24 13:39:55 (0380) 3 NNNN


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November 19, 2024 07:40 ET (12:40 GMT)