(Alliance News) - Il rinvio della privatizzazione di Poste Italiane Spa, parte del piano del governo per incassare EUR20 miliardi entro il 2026 e ridurre il debito pubblico, sta generando interrogativi politici e finanziari.

Come evidenzia Il Corriere della Sera lunedì, il Tesoro ha sospeso la vendita del 14% delle quote senza spiegazioni ufficiali, suscitando ipotesi sui motivi, tra cui la volontà di evitare coincidenze con la discussione sulla manovra finanziaria e rivedere i dettagli dell'offerta.

La presidente, Giorgia Meloni, ha indicato la priorità di riservare le azioni ai piccoli risparmiatori italiani, allontanando l'ipotesi di vendita a grandi investitori internazionali, e ha avviato contatti con fondazioni bancarie italiane per formare un nucleo stabile di azionisti italiani.

Il governo potrebbe lanciare l'offerta entro fine 2024, ma potrebbero essere necessari ulteriori rinvii.

Poste, che ha recentemente raggiunto una capitalizzazione record di EUR17,1 miliardi, ha diversificato il proprio business, passando da operazioni postali a un ecosistema di servizi finanziari, assicurativi, digitali e di telecomunicazioni, confermandosi appetibile per il mercato qualora il governo decida di procedere con la cessione.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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