ROMA (MF-DJ)--Poste I. rinnova il contratto di lavoro dei dipendenti con
l'assenso di tutti i sindacati, che si mostrano soddisfatti del risultato,
e apre al confronto sulla partecipazione dei lavoratori alle decisioni
aziendali. Il nuovo contratto resterá valido fino al 31 dicembre 2023.
Per quanto riguarda la partecipazione dei lavoratori, non c'è ancora
nulla nero su bianco, riferisce a MF Dowjones Fabrizio Solari, segretario
generale della Slc Cgil. "E' un capitolo nuovo che verrà approfondito nei
prossimi mesi - spiega il sindacalista -. Si stabilisce la necessità di
andare in quella direzione, ma non c'è ancora una decisione" sulle
modalità di partecipazione.
L'accordo, fanno sapere da viale Europa, prevede un aumento complessivo
medio mensile di 110 euro pro capite e il pagamento di una tantum per il
recupero del biennio 2020-2021. È stato confermato inoltre il piano di
assistenza sanitaria integrativa per tutti i dipendenti ed è stato
rivisto il sistema delle relazioni industriali, alla luce dei processi di
digitalizzazione in atto, con particolare attenzione alle prestazioni
effettuate in modalitá agile.
L'intesa, precisa il Gruppo guidato da Metteo Del Fante, raggiunta dopo
un confronto responsabile e costruttivo fra l'azienda e le organizzazioni
sindacali pone, nell'anno segnato dalla pandemia, solide basi per
affrontare le nuove sfide del mercato. L'accordo tra le parti rafforza, in
un momento di profonda trasformazione del mondo del lavoro, l'attenzione
alla difesa dei diritti dei lavoratori, alla loro sicurezza e alla
stabilitá economica.
"E' una buona notizia", commenta il leader della Uil, Pierpaolo
Bombardieri, "la trattativa è stata complessa, ma la categoria è
riuscita a preservare il sistema di garanzie a favore dei lavoratori,
respingendo il tentativo aziendale di ridurre tutele e diritti".
"Non solo è stato salvaguardato l'esistente impianto normativo - spiega
-, ma sono state aggiunte ulteriori tutele e miglioramenti per le nuove
tipologie di lavoro emergenti e per il processo di grande cambiamento che
sta affrontando l'intero sistema aziendale. Decisamente apprezzabile anche
il risultato con un aumento medio di 110 euro lordi mensili e l'erogazione
di una corposa "una tantum" per gli anni 2020 e 2021".
Anche per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, si tratta
di un "notizia molto positiva per le lavoratrici e i lavoratori del
settore". "E' Inoltre importante - prosegue Landini - che non ci sia stato
nessuno scambio tra aumenti salariali e diritti normativi ritenuti da noi
indisponibili. Come pure - precisa - è importante che l'intesa preveda
l'avvio di un confronto tra le parti per la sperimentazione e la
definizione di modelli che favoriscano la partecipazione delle lavoratrici
e dei lavoratori alle decisioni aziendali".
"È un fatto positivo per tutto il Paese la firma del nuovo contratto
nazionale, molto innovativo, per i lavoratori del gruppo Poste Italiane",
scrive su Twitter il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, perchè
vengono "tutelate e migliorate le retribuzioni, rafforzati ed estesi i
diritti e soprattutto - sottolinea - avviata una importante fase di
partecipazione dei lavoratori. Una scelta strategica che la Cisl propone
da tempo per tutte le aziende italiane".
Per l'Ugl si tratta di "un importante traguardo sul piano delle garanzie
per i lavoratori" e di un contratto "di indubbio valore". "Si è mantenuto
intatto l'intero impianto normativo, giá riconosciuto tra i piú avanzati e
completi nell'ambito del Sistema di Relazioni Industriali del Paese,
implementandolo di ulteriori avanzamenti, unitamente all'acquisizione di
una parte economica di significativo rilievo", dichiarano in una nota
congiunta Paolo Capone, segretario generale
dell'Ugl, e Salvatore Muscarella, segretario nazionale della Federazione
Ugl Comunicazioni.
gug
guglielmo.valia@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
June 24, 2021 12:38 ET (16:38 GMT)