ROMA (MF-DJ)--Poste I. è pronta a mettersi al tavolo con le istituzioni impegnate a trovare una soluzione di sistema su Eurovita. Su Eurovita "è chiaro che dovrá essere trovata una soluzione di sistema e siamo pronti a sentire di cosa si tratta", ha detto l'ad Matteo Del Fante, nel corso di una conferenza stampa dopo la presentazione dei conti 2022.

"Seguiamo dalla stampa" la vicenda, ha precisato Del Fante, e "aspettiamo delle indicazioni dalle istituzioni coinvolte. Non parliamo di un grandissimo caso, si tratta di 16 mld di polizze, non credo che ci saranno grosse difficoltá a trovare una soluzione di sistema". "Credo che non sarà una preoccupazione per il sistema risolvere la questione", ha aggiunto il manager.

Intanto il ministro dell'Impresa e del Made in Italy, su proposta dell'Ivass, ha disposto l'amministrazione straordinaria e lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo nei confronti di Eurovita Holding e Eurovita. A seguito del provvedimento, l'Ivass ha nominato Alessandro Santoliquido commissario per la gestione straordinaria di entrambe le società, e Antonio Blandini, in qualità di presidente, Sandro Panizza e Monica Biccari, componenti dei relativi Comitati di sorveglianza.

Al fine di assicurare un ordinato svolgimento delle attività e di accompagnare la definizione di una soluzione di mercato da parte degli organi dell'amministrazione straordinaria, l'Ivass ha prorogato fino al 30 giugno 2023 la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita.

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore sarebbe stata trovata la quadra per il futuro del gruppo assicurativo. Il progetto sarebbe una vera e propria soluzione di sistema anche se la struttura dell'intervento deve ancora essere declinata nel dettaglio.

L'obiettivo è mettere a punto la manovra nel corso dell'amministrazione

straordinaria, che può durare al massimo un anno (allungabile di altri

365 giorni in caso di necessitá). Nell'operazione sará coinvolto da un

lato il settore assicurativo nella sua quasi totale interezza e, a tal

proposito, si fa il nome anche di Generali e di Unipol che, a quanto risulta, avrebbero effettivamente partecipato alla fase di confronto

serrato di questi ultimi giorni ma allo stesso tempo non avrebbero mancato di far presente alcune riserve per cui il loro eventuale coinvolgimento sarebbe ancora da definire; dall'altro, le banche distributrici come Fineco Bank, Credem, Fideuram e Sparkasse.

Tutti assieme, in pista ci sarebbero poi anche Intesa Sanpaolo e Poste

ma, in generale, un fronte compatto di imprese del comparto delle polizze dovrebbe fornire le risorse indispensabili. La stima è compresa tra i 250 e i 300 mln di euro, per riportare in carreggiata la compagnia assicurativa controllata ora dal fondo Cinven.

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guglielmo.valia@mfdowjones.it


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March 30, 2023 12:09 ET (16:09 GMT)