MILANO (MF-DJ)--Quello di Prima I. a Piazza Affari potrebbe essere solo un arrivederci.

"L'addio alla Borsa non è detto che sia definitivo", ha detto Gianfranco Carbonato, presidente e ceo del gruppo, intervistato da Class Cnbc, spiegando che "una delle possibili vie di exit può essere una quotazione quando l'azienda avrá raggiunto una dimensione piú interessante". Quindi, "diciamo un arrivederci, sicuramente" a piazza Affari "dopo un periodo positivo per entrambi".

Il titolo oggi e' balzato del 10,36% a 24,5 euro sulla notizia che Femto Technologies, il cui capitale sociale è detenuto, indirettamente

e in misura paritetica, dai fondi Alpha Private Equity e Peninsula, ha

sottoscritto accordi per l'acquisto di una partecipazione pari al 50,1%

dei diritti di voto; a seguito del closing, sará promossa un'Opa

obbligatoria totalitaria sulle azioni della societá al prezzo di 25

euro/azione (22,2 euro la chiusura di ieri).

L'operazione nel suo complesso e l'Opa obbligatoria sono finalizzate al

delisting delle azioni di Prima Industrie dallo Star. Il gruppo è leader

mondiale nella progettazione e produzione di sistemi laser e macchinari

per la lavorazione di elementi metallici.

"Un basso livello di capitalizzazione e un valore del titolo, per intenderci, ben al di sotto del patrimonio netto della societá, ci ha portato a considerare anche ipotesi diverse; soprattutto anche nell'ottica di crescita esterna perchè quando la carta vale poco è

impossibile perseguire operazioni di aggregazione o di crescita esterna.

Inizierá una nuova fase", ha spiegato Carbonato.

"Negli ultimi tempi c'è stata, da parte dei fondi internazionali

soprattutto, una certa disaffezione verso i titoli a basso valore di

capitalizzazione come il nostro e con liquiditá contenuta", ha

evidenziato Carbonato. "Ovviamente questo è stato amplificato da fenomeni

geopolitici esterni non dipendenti da noi, la guerra in Ucraina, le crisi

finanziarie in precedenza, il Covid. Come risultato, è emerso un livello di capitalizzazione dell'azienda assolutamete inadeguato e incongruo rispetto ai suoi fondamentali e quindi noi siamo stati un po' delusi da questa situazione, essendo un'azienda tecnologica molto internazionale e, almeno negli ultimi periodi, con ottime prospettive di crescita".

Nel dettaglio, Femto Technologies ha sottoscritto con Erste

International, Gianfranco Carbonato, Franca Gagliardi, Domenico Peiretti,

Davide Peiretti, dP-Cube, Joseph Lee Sou Leung, J and Lem Limited e World

Leader Limited (i venditori) separati contratti di compravendita, per

l'acquisto di una partecipazione rappresentativa complessivamente del

50,1% dei diritti di voto di Prima I.

L'esecuzione delle compravendite è sospensivamente condizionata, tra l'altro, all'ottenimento, al piú tardi entro il 31 dicembre, delle autorizzazioni antitrust e foreign direct investment necessarie ai sensi di legge da parte delle competenti autoritá, all'acquisizione di una partecipazione complessiva da parte dell'acquirente almeno pari al 50% piú uno dei diritti di voto dell'emittente, alla circostanza che le banche che si sono impegnate a finanziare l'operazione non abbiano esercitato il diritto di non erogare i fondi ai sensi delle debt commitment letter (o i relativi contratti di finanziamento) sulla base della 'material adverse effect clause' ivi prevista e all'ottenimento dell'autorizzazione da parte dell'assemblea dei soci di Leeport (Holdings) Limited, societá quotata controllante World Leader Limited, alla vendita da parte di quest'ultima della propria partecipazione nella societá.

Si prevede che le condizioni sospensive possano avverarsi entro novembre e che il closing delle compravendite possa avvenire nelle settimane successive.

Nei prossimi anni Prima Industrie dovrá affrontare nuove sfide, prima

tra tutte il consolidamento del settore di riferimento e Alpha e Peninsula ritengono che il delisting dell'azienda possa garantire una maggiore lessibilitá nell'affrontare e gestire tali sfide. Facendo leva sui rispettivi track-record a livello globale, Alpha e Peninsula sono pronte a sostenere il gruppo Prima Industrie e il suo management per promuovere e accelerare il percorso di crescita, perseguendo ulteriormente l'espansione internazionale e continuando ad alimentare la propria leadership tecnologica.

E' previsto che alcuni dei venditori (World Leader Limited, dP-Cube e

Gianfranco Carbonato) reinvestano indirettamente nella societá (tramite

HoldCo) impiegando una parte dei proventi della compravendita; all'esito

del reinvestimento, i reinvestitori verranno a detenere, indirettamente,

una partecipazione massima rappresentativa, nel complesso, del 6,4% del

capitale sociale (nel caso in cui, a esito dell'Opa, l'acquirente venga a

detenere il 100% dell'emittente).

Nell'ambito dei relativi accordi sottoscritti con i reinvestitori, è

inoltre previsto che venga favorita la partecipazione nel capitale sociale dell'emittente da parte del management di Prima Industrie mediante approvazione di un piano di partecipazione azionaria e che, a seguito del closing, Gianfranco Carbonato e Domenico Peiretti continuino a rivestire, rispettivamente, la carica di presidente e di vice- presidente del consiglio di amministrazione della societá.

"Ho giá deciso di reinvestire una parte consistente di quanto ricaverò da questa operazione, al netto dell'aspetto fiscale circa il 50%", in azienda, ha detto Carbonato, aggiungendo che "è un investimento molto importante per me e lo faccio volentieri perchè credo nelle potenzialitá dell'azienda e sono lieto di dare il mio contributo come presidente e come fondatore della societá a chi sará poi il nuovo ceo, che sará a bordo prevedibilmente entro la fine di quest'anno".

pl/gug


(END) Dow Jones Newswires

August 18, 2022 12:14 ET (16:14 GMT)