Scritto da Efrem Clerici il 20-05-2021

Argomenti: eCommerce

Dall'attività di CRO alla pianificazione dell'Exit

L'E-commerce è un vero e proprio progetto imprenditoriale, con un rischio d'impresa. Deve essere sostenibile, scalabile e tendenzialmente deve consolidarsi in 36 mesi.

Nella prima parte di questo articolo, dedicata allo sviluppo di una strategia E-commerce, abbiamo affrontato il lungo percorso del workflow, che parte della costruzione di un Business Plan e finisce con la creazione di contenuti.

Per leggere la prima parte dell'articolo clicca qui.

In questo secondo articolo ci soffermeremo sulla restante parte del workflow, ovvero riprenderemo il percorso partendo dall'attività di CRO, cioè la Conversion Rate Optimization, fino all'eventuale uscita dall'Azienda.

Il workflow, per riprendere il concetto, è uno schema che mostra tutti gli stadi del 'flusso di lavoro' della nostra attività, il cui obiettivo è rendere il processo di crescita dell'E-commerce più efficiente e, di fatto, un vero e proprio un modello operativo, sostenibile e scalabile.

Tutto il workflow deve poi essere supportato da un diagramma di Gantt che indentifichi il timing, le attività e le milestone del progetto nel suo complesso, sia quello tecnico sia, appunto, quello imprenditoriale, e che soprattutto metta in evidenza le date di rilascio di alcune attività.

A seconda del modello di business e della strategia il workflow può essere diverso in termini di contenuti, sequenze e priorità dei singoli step.

La seconda parte del Workflow dovrebbe prevedere:

L'aumento delle conversioni sul traffico esistente attraverso l'analisi dell'attività di CRO- Conversion Rate Optimization - (mediante la raccolta dati e comportamenti dei tuoi clienti, la formulazione di ipotesi e attivazione degli A/B Test, prima di fare le modifiche di usabilità e miglioramento dell'offerta): Homepagee scheda prodottosono soprattutto le due aree del sito fondamentali su cui fare l'analisi CRO;

  • Un restyling/redesign dell'e-commerce studiato sui tuoi clienti, che ora conosci bene, per aumentare ancora di più il Conversion Rate;

  • L'attivazione di Marketing Automation per aumentare la qualità del tuo marketing inbound e personalizzare il sito e le mail (invio di Mail Marketing sia sugli acquisti che sugli interessi, utilizzo della segmentazione come la matrice RFM - Recency, Frequency, Monetary - sfruttando tutte le funzionalità per l'individuazione dei diversi segmenti di pubblico); l'attività di A. può essere attivata con tempistiche diverse ed è un'attività molto complessa, che ha bisogno di riflessioni accurate e dettagliate;

  • L'attivazione o il potenziamento dei sistemi di fidelizzazione (attività non semplice, che può prevedere premi in denaro o regali, e che deve essere di facile comprensione e utilizzo) fondamentali con un business multicanale o omnicanale;

  • L'implementazione di Analytics avanzate: quando vengono elaborati molti dati è fondamentale approfondirle (non solo Google Analytics quindi, ma anche altri tool come Mixpanel, Piwick, New Relic, Similarweb, ...) e se vendi anche offline serve una Business Intelligence;

Anche l'analisi dei dati è fondamentale per la buona riuscita del progetto imprenditoriale E-commerce e deve essere accurata e profonda;

Google Data Studio, che consigliamo sempre, è uno strumento gratuito che trasforma i tuoi dati in dashboard e rapporti informativi, facili da leggere e condividere e completamente personalizzabili.

  • Il consolidamento del tuo mercato principale mentre punti sulla specializzazione; utilizza Display e Social Media per comunicare la tua Social Proof e creare community;

  • L'apertura di altrimarketplace: prima di internazionalizzare fai test con i marketplace esteri, che possono essere diversi a seconda del paese/settore e per ogni paese predisporre descrizioni in lingua);

  • L'eventuale internazionalizzazione, realizzando un nuovo studio di fattibilità sul mercato estero e identificando le modalità di penetrazione nei vari mercati. Vendere all'estero significa dedicare risorse in termini di persone e investimenti ai mercati da attaccare;

  • La valutazione, alternativamente, dell'apertura di altri punti vendita, sfruttando la multicanalità e la vendita B2B;

  • La scalabilità ulteriore dell'operatività: strutturati in maniera adeguata al tuo fatturato raggiunto, ma pensa ad automatizzare e poi ad assumere risorse.

  • La creazione di procedure e manuali per elaborare qualsiasi attività all'interno dell'azienda.

  • La pianificazione eventuale della tua uscita dall'azienda (quando il sito è in utile e i processi funzionano), deve essere un processo graduale assegnando compiti e ruoli a diverse risorse interne.

A chi affidarsi per un progetto E-commerce

Il workflow come visto, quindi, è un processo impegnativo e delicato e la scelta dell'infrastruttura tecnica, del software e del team che dovrà occuparsene è fondamentale.

Per progetti molto strutturati sarà necessario affiancare al team (la cui figura chiave è un programmatore) altre risorse specializzate, quali: un E-commerce Manager, un Operation Manager e un Operatore Customer Care / Post Vendita.

Se non si ha la struttura o le competenze per gestire e guidare un programmatore interno è meglio affidarsi ad una azienda di digital marketing (che abbia già esperienze con strutture simili).

La scelta deve ricadere su aziende strutturate con risorse dedicate, molto preparate e professionali, affidabili e che abbiano continuità nel tempo.

Le referenze (di settore) in questo caso sono fondamentali per la scelta del partner giusto.

Ma anche l'approccio rivolto alla comprensione e definizione del modello di business e alla fattibilità del modello di business online può guidare la scelta.

Caratteristiche come la metodologia e l'approccio, che devono essere basati su analisi e orientati alla comprensione del progetto imprenditoriale e commerciale, prima di quello tecnico, giocano un ruolo centrale nella scelta di un partner affidabile.

Come scegliere il partner giusto per la tua strategia E-commerce?Te lo raccontiamo in questo articolo..

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