MILANO (MF-DJ)--Quella che si configura per l'Europa e per l'Italia come una delle più grandi crisi energetiche degli ultimi decenni, potrebbe trasformarsi in un'opportunità per la crescita e l'indipendenza del Paese. Elementi al centro delle tavole rotonde del Sustainable Future Forum di Class Cnbc, in onda ieri.

L'evoluzione nell'uso dell'energia è una priorità del sistema Italia. «Per anni siamo stati abituati a tanta energia a basso costo: ora per un po' non sarà così, e quindi dobbiamo accompagnare i consumatori nell'evoluzione», ha spiegato Nicola Monti, ceo di Edison. Oltre a ricordare i 50 miliardi di investimenti previsti dalla sua azienda entro il 2030, il manager ha rilanciato il progetto EastMed, gasdotto che porterebbe il gas in Italia dal Mediterraneo orientale. Progetto sul quale si è detto favorevole anche Tap, presente con il suo managing director, Luca Schieppati. Lato infrastrutture ha fatto loro eco Massimo Battaini, coo di Prysmian, che si è focalizzato sulle rinnovabili: «Per renderle fruibili a Paesi che non ne hanno», ha spiegato, «stiamo realizzando infrastrutture che colleghino le reti: una spinta di interconnessione che farà crescere la domanda». Hanno partecipato poi alla tavola rotonda Gianfilippo Mancini, ceo di Sorgenia, e l'a.d. di Iren Gianni Vittorio Armani. Di rinnovabili ha parlato anche Michele Crisostomo, presidente di Enel, che ha evidenziato come «sicurezza e indipendenza energetica hanno molto a che fare con la transizione green. Il conflitto in Ucraina accelera questo processo». Concetto di cui hanno discusso Stefano Grassi, capo gabinetto del commissario europeo per l'Energia Kadri Simson, Francesco La Camera, direttore generale Irena, e il guru Mark Mobius di Mobius Capital Partners.

Il processo verso le rinnovabili richiederà uno snellimento normativo e dei processi di autorizzazione, elemento dibattuto da Riccardo Toto (d.g. di Renexia), Pietro Pacchione (vicepresidente di Elettricità Futura) e Matteo Leonardi (presidente di Ecco Climate). Al contempo ci sono molte strade da percorrere a livello di nuove tecnologie. Una di queste è il nucleare di ultima generazione, di cui uno dei pionieri globali è Newcleo, presente al forum con il suo ceo, Stefano Buono. Oltre alla pista nucleare però la parola d'ordine è idrogeno (presente Camilla Palladino, Evp Strategy e Ir di Snam). La strada tracciata dal Pnrr, con oltre 3 miliardi destinati alla risorsa, farà da incentivo, ma servono ancora «meccanismi di remunerazione degli investimenti che diano agli operatori la serenità di impiegare il proprio denaro», ha fatto notare Laura A. Villani, managing director e partner di Boston Consulting Group. Altro nodo cruciale: mobilità elettrica e batterie. Sergio Iorio, fondatore e ceo di Italmatch, ha spiegato che la sua azienda «si è fatta promotrice di una filiera europea che migliori sicurezza e durata delle batterie attuali e dia vita a quelle di nuova generazione, allo stato solido». Spazio poi al ruolo della finanza nel processo di transizione. Insieme alla vicepresidente Bei, Gelsomina Vigliotti, e al cfo di Enel, Luca De Paoli, l'a.d. di Mediobanca Sgr Emilio Franco ed Elena Flor, head of Esg di Intesa Sanpaolo, hanno tracciato il percorso che istituti di credito e risparmio gestito possono fare per favorire il percorso. Infine, una chiosa sul tema della co2, affidata alla saggista Patrizia Felatig e a Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, città che ospiterà un rigassificatore strategico per il Paese.

red

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2608:52 mag 2022


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