(Alliance News) - Le piazze europee marcano un percorso ribassista mercoledì, con gli investitori che attendono nervosamente il voto finale sull'accordo sul tetto del debito degli Stati Uniti.

Wall Street ha chiuso in modo misto, dopo avare riaperto dopo tre giorni. Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in ribasso dello 0,2%, l'S&P 500 flat e il Nasdaq Composite in rialzo dello 0,3%.

L'accordo per aumentare il tetto del debito degli Stati Uniti ha, come detto, superato il suo primo importante test al Congresso martedì. I parlamentari hanno tempo fino a lunedì della prossima settimana per dare il via libera a un accordo tra repubblicani e democratici per consentire un aumento dell'indebitamento statale e garantire che il paese non venga meno ai rimborsi dei prestiti, che manderebbe in tilt l'economia numero uno al mondo.

Così, il FTSE Mib, prima del suono della campanella evidenzia una contrazione di 250,00 punti, dopo avere chiuso in rosso dello 0,2% a 26.575,76.

In Europa, il CAC 40 di Parigi si contrae di 48,00 punti, il FTSE 100 di Londra cede 46,80 punti, mentre il DAX di Francoforte arretra di 109,00 punti.

Fra i listini minori, ieri sera, il Mid-Cap è calato dello 0,4% a 42.015,19, lo Small-Cap ha chiuso in rosso dello 0,5% a 27.399,03 e l'Italia Growth ha raccolto lo 0,1% a 9.109,19.

Sull'indice principale di Piazza Affari, martedì, Prysmian si è preso la vetta con un allungo del 2,8%. Goldman ha alzato il prezzo obiettivo a EUR54,00 da EUR51,00 con raccomandazione 'buy'. Inoltre, la società ha comunicato venerdì che Massimo Battaini - attuale amministratore e Chief Operating Officer della società - è il designato a diventare amministratore delegato del gruppo.

Battaini sarà presentato all'assemblea che sarà chiamata ad approvare il bilancio del 2023, quindi il prossimo anno. L'attuale CEO, Valerio Battista, ha manifestato la sua indisponibilità a continuare a ricoprire il ruolo per il periodo 2024-2027.

A2A ha invece raccolto l'1,6%, con prezzo a EUR1,5445, dopo lo 0,4% di contrazione della vigilia.

Banco BPM - in calo dell'1,1% - ha comunicato lunedì di aver esercitato l'opzione di acquisto del 65% di Vera Vita e di Vera Assicurazioni, prevista dagli accordi siglati due anni fa con Cattolica Assicurazioni. BPM pagherà EUR332,5 milioni per il 65% degli own funds delle due società Vera, al netto degli strumenti T2, e una componente fissa di EUR60 milioni.

Tenaris ha invece ceduto il 2,7%, dopo due sedute concluse in verde.

Eni ha invece chiuso in ribasso del 2,4% , dopo aver fatto sapere lunedì che con RINA, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, ha firmato un accordo con l'obiettivo di sviluppare iniziative congiunte "per contribuire al processo di transizione energetica e decarbonizzazione delle rispettive attività con particolare attenzione al settore del trasporto navale, nel cui ambito RINA e Eni potranno valorizzare le reciproche competenze", come si legge nella nota di stampa.

Sul segmento cadetto Saras ha ceduto il 2,3%, in scia al passivo della vigilia in cui ha ceduto lo 0,3%.

Il titolo Banca Ifis si è invece contratto del 2,3% dopo lo 0,3% di contrazione della vigilia.

Maire Tecnimont ha chiuso in rosso dell'1,4%. La company ha annunciato giovedì di aver sottoscritto un nuovo contratto di finanziamento di EUR40 milioni con BPER Corporate & Investment Banking, assistito per l'80% dell'importo da garanzia concessa da SACE, al fine rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria del gruppo.

Juventus ha invece chiuso in testa al segmento, avanzando del 4,4%. La società ha comunicato martedì di aver definito a ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC relativo alle cosiddette "manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021", ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti "rapporti di partnership" con altri club, a fronte dell'irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a EUR718.240,00.

Inoltre, la società rinuncerà alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d'Appello della FIGC il 22 maggio, nel procedimento relativo alle plusvalenze.

Sullo Small-Cap, forza sul titolo Risanamento, che ha portato a casa il 4,8%. a EUR0,1028 per azione. Il volume registra oltre 21 milioni di pezzi scambiati, rispetto a una media giornaliera a tre mesi di 3,6 milioni.

Quartieri alti anche per Restart, che segna un più 3,8% dopo il 2,1% di contrazione della vigilia.

Eems ha ceduto il 9,2%, in scia la rosso della vigilia con il 3,8%.

Monrif si è invece contratto del 3,5% con prezzo ora a EUR0,0600, dopo l'attivo della vigilia con il 3,7%.

Fra le PMI, High Quality Food ha chiuso in rialzo del 3,4%. La scorsa settima il board ha deliberato due aumenti di capitale. Il primo è da EUR533.600 e riservato a Francesco Paltoni, da sottoscriversi mediante conferimento in natura di una quota del 46% del capitale di HQF Agricola, con emissione di 456.068 nuove azioni al prezzo unitario di EUR1,17. Il secondo è di massimi EUR3,0 milioni e riservato a investitori istituzionali e partner strategici, da sottoscriversi in denaro con emissione di massime 2,7 milioni di nuove azioni, al prezzo unitario di EUR1,11.

Casta Diva Group ha chiuso in verde dell'1,8%, dopo aver reso noto lunedì sera di aver approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022, in cui i ricavi si sono attestati a EUR83,6 milioni, in aumento del 210% rispetto a EUR26,9 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Il valore della produzione si attesta a EUR83,9 milioni, in aumento del 182% da EUR29,7 milioni. L'utile è pari a EUR1,8 milioni da EUR429.211 nel 2021.

Imvest - in verde del 3,0% - ha fatto sapere di aver approvato il progetto di bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2022, avendo riportato ricavi delle vendite per EUR4,0 milioni da EUR2,8 milioni nello stesso periodo del 2021. Il valore della produzione è pari a EUR4,6 milioni da EUR2,6 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente. La perdita ammonta a EUR1,2 milioni da una pari a EUR5,3 milioni nel 2021.

Nelle retrovie, Fenix Entertainment ha ceduto il 14%, dopo la contrazione della seduta precedente con il 13%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei marca un rosso dell'1,4%, l'Hang Seng sta cedendo il 2,7%, mentre lo Shanghai Composite è in rosso dello 0,8%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0691 contro USD1,0723 di martedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2387 da USD1,2407 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD73,56 al barile contro USD74,27 al barile di ieri sera. L'oro, invece, scambia a USD1.962,39 l'oncia da USD1.961,39 l'oncia di martedì sera.

Nel calendario macroeconomico di mercoledì, alle 0730 CEST, spazio all'inflazione della Germania, seguita alle 0955 CEST dal tasso di disoccupazione tedesco. Alle 1000 CEST, sarà la volta del PIL italiano.

Alle 1300 CEST, focus sul tasso e le domande dei mutui USA, alle 1600 CEST sui nuovi lavori JOLTs e alle 2230 CEST sulle scorte settimanali di petrolio.

Fra le società di Piazza Affari, sono attesi i risultati di MeglioQuesto.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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