(Alliance News) - Lunedì, le principali piazze europee chiudono in rialzo, in una giornata povera di dati macro ma, a Piazza Affari, ricca di risultati novestrali soprattutto sui listini minori.

"I mercati europei oggi hanno fatto del loro meglio e, dopo un inizio traballante, sembra che Wall Street si stia dirigendo nella stessa direzione. Il lento rallentamento dell'ultima stagione degli utili potrebbe rivelarsi più di aiuto che di ostacolo, eliminando per il momento una potenziale fonte di cattive notizie", ha commentato Chris Beauchamp, capo analista di mercato presso la piattaforma di trading online IG. Il tutto mentre la sterlina sta lottando contro un dollaro USA in ripresa.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in attivo dello 0,6% a 24.696,69.

Fra i listini minori, il Mid-Cap cede lo 0,4% a 40.201,20, lo Small-Cap è salito dello 0,5% a 28.171,99 mentre l'Italia Growth ha raccolto lo 0,4% a 9.360,22.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rialzo dello 0,9%, il CAC 40 di Parigi su dello 0,3% e il DAX 40 di Francoforte in rialzo dello 0,6%.

Sul Mib, Saipem è in vetta col 4,2% seguita da STMicroelectronics, che sale del 3,1%. Leonardo termina in attivo del 2,9%. Con due anni e mezzo di portafoglio ordini ben riempito, commenta Francesco Bonazzi di Alliance News, "il colosso pubblico della difesa, più che seguire l'altalena degli sforzi per la pace in Ucraina è agganciato a un trend ormai chiaro come l'aumento della spesa italiana per le armi".

In fondo ci sono Prysmian, giù del 2,4%, Inwit, giù del 2,3%, e DiaSorin, in passivo del 2,1%.

Sul Mid, MARR termina su dell'1,2%. Il consiglio di amministrazione lunedì ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, in cui ha riportato un risultato netto dei primi nove mesi si posiziona a EUR24,7 milioni da EUR28,3 milioni del 2021.

I ricavi totali consolidati dei primi nove mesi 2022 sono pari a EUR1,49 miliardi, in incremento sia rispetto a EUR1,1 miliardi circa milioni del pari periodo 2021 sia a EUR1,3 miliardi del periodo pre-pandemia del 2019.

LU-VE sale del 5,6% dopo aver approvato i risultati consolidati al 30 settembre, in cui ha riportato un utile netto pari a EUR45,5 milioni - pari al 9,7% dei ricavi - rispetto a EUR18,2 milioni dei primi nove mesi del 2021.

In vetta c'è GVS, su del 13%. Mercoledì, ha approvato i risultati al 30 settembre 2022, riportando un risultato netto normalizzato pari a EUR58,9 milioni da EUR59,5 milioni nei primi nove mesi del 2021.

I ricavi totali del periodo sono pari a EUR276,0 milioni da EUR261,5 milioni al 30 settembre 2021, in crescita del 30% grazie al contributo delle ultime acquisizioni una volta sterilizzano l'impatto delle vendite derivanti dal diffondersi della pandemia da Covid-19 nei primi 9 mesi del 2021.

Reply è nei quartieri bassi e cede il 6,2%. La società ha comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in aumento del 26% su base annua, a EUR1,36 miliardi da EUR1,07 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'Ebitda è salito del 19%, a EUR218,6 milioni da EUR183,2 milioni, e l'Ebit è passato a EUR183,6 milioni da EUR147,5 milioni di un anno prima.

L'utile ante-imposte, invece, è aumentato a EUR169,1 milioni o del 13% da EUR150,0 milioni.

ERG cede il 5,3%. Venerdì il cda ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi 2022, in cui ha riportato un risultato netto pari a EUR459 milioni, in aumento rispetto a EUR101 milioni dei nove mesi 2021 "proforma".

"Il risultato comprende principalmente la plusvalenza netta rilevata a seguito della cessione del nucleo idroelettrico di Terni avvenuta lo scorso gennaio, pari a circa EUR324 milioni", scrive la company nella nota.

Sullo Small-Cap, Eems Italia vola in vetta con un più 17% dopo aver fatto sapere che è stato concluso l'accordo con Belanus Partners SL per l'acquisizione, da parte della controllata totalitaria EEMS Renewables, del veicolo societario che detiene 8 progetti di sviluppo di impianti fotovoltaici su tetti di capannoni industriali in Italia, per una capacità stimata nell'ordine di complessivi massimi 6,7 megawatt di picco.

Servizi Italia termina in attivo del 5,4% dopo aver comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in aumento del 5,9% su base annua, a EUR202,5 milioni da EUR191,2 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Cairo Communication cede l'1,4%. La società ha comunicato lunedì di aver registrato ricavi in crescita nei primi nove mesi, a EUR842 milioni da EUR836 milioni.

L'Ebitda però è calato a EUR81,5 milioni da EUR108,8 milioni mentre l'Ebitda ante-oneri non ricorrenti è sceso a EUR93,4 milioni da EUR109,6 milioni, impattato da un incremento dei costi della carta e altri fattori produttivi di circa EUR28,1 milioni.

In fondo c'è Gequity, giù del 4,8%.

Anche Gabetti Property Solutions fa bene dopo i conti e sale dell'8,1%. La società ha comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in calo del 7% su base annua, a EUR126,1 milioni da EUR135,8 milioni.

L'utile lordo è di EUR9,2 milioni rispetto a EUR5,8 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Tra le PMI, Pozzi Milano chiude in rialzo del 6,1%. La società ha fatto sapere che nei due soli mesi di settembre ed ottobre 2022 ha raggiunto un record storico di vendite, superando i EUR6 milioni di fatturato, pari al 60% rispetto al record ottenuto nell'autunno del 2021.

Omer termina in rialzo dello 0,4% dopo aver fatto sapere lunedì di aver approvato i risultati al 30 settembre 2022 riportando, nei primi nove mesi dell'anno, un valore della produzione pari a EUR44,2 milioni, in aumento del 7,0% da EUR41,2 milioni del 30 settembre 2021.

A New York, il Dow sta guadagnando lo 0,2%, il Nasdaq cede lo 0,5%, mentre l'S&P 500 è in calo dello 0,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0340 contro USD1,0330 di venerdì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1730 da USD1,1784 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD94,52 al barile da USD95,52 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.770,70 l'oncia da USD1.762,06 l'oncia di venerdì in chiusura.

Nel calendario economico di martedì, dal Giappone è atteso alle 0050 CET il PIL del Giappone mentre alle 0300 CET alcuni macro cinesi tra cui la producione industriale, il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio.

Alle 0530 CET uscirà la produzione industriale giapponese e alle 0800 CET l'indice dei salari medi del Regno Unito, insieme alla variazione nelle richieste dei sussidi di disoccupazione, al tasso di disoccupazione e la produttività della manodopera.

Dalla Germania, sono attesi l'indice dei prezzi all'ingrosso alle 0800 CET e dalla Francia uscirà l'IPC alle 0845 CET mentre dalla Spagna lo stesso dato è atteso alle 0900 CET.

In sequenza, poi, sono previsti il PIL del Paesi Bassi alle 0930 CET, l'indice ZEW delle condizioni economiche tedesche alle 1100 CET, la rilevazione ZEW del sentimento sull'economica tedesca alle 1100 CET.

Alle 1100 CET sono attesi anche diversi macro dell'Eurozona, tra cui il PIL, la bilancia commerciale e la panoramica occupazione.

Nel pomeriggio, dagli USA, alle 1430 CET usciranno l'indice dei principali prezzi di produzione e l'IPP.

Tra le società quotate italiane, sono attesi i risultati di ENAV, MFE-MediaForEurope, Triboo e

4AIM Sicaf.

Di Chiara Bruschi; chiarabruschi@alliancenews.com

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