PARIGI (Reuters) - Societe Generale ha previsto costi aggiuntivi a causa della guerra in Ucraina, dato il maggior numero di clienti impossibilitati a rimborsare i loro prestiti, sottolineando il sempre più ampio impatto economico in Europa.

La terza più grande banca francese quotata in borsa - che ha annunciato un aumento dell'utile netto, dato il miglioramento dell'attività di trading e della divisione di retail banking - ha comunicato di aver stanziato maggiori accantonamenti per i crediti deteriorati a causa del conflitto.

Nel 2022, SocGen ora prevede un costo del rischio, che riflette gli accantonamenti per i crediti deteriorati, intorno ai 30-35 punti base, o compreso tra 1,7 e 1,9 miliardi di euro, in contrasto con le precedenti attese sotto i 30 punti base.

Questi costi si aggiungono alle svalutazioni già annunciate. La banca ha recentemente detto che avrebbe lasciato le proprie attività in Russia e ora sta vendendo la sua banca locale Rosbank, con una svalutazione di circa 3,1 miliardi di euro.

SocGen ha compensato questo impatto con una forte attività di trading. I ricavi del trading azionario sono aumentati di quasi il 20%, a più di 1 miliardo di euro.

Nel primo trimestre, gli utili netti di SocGen sono balzati del 3,4% a 842 milioni di euro, con un incremento del 16,6% per i ricavi.

L'uscita dalla Russia ha comunque ridotto le riserve di capitale della banca. Il Cet1 è calato al 12,9% in base ai dati a fine marzo.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Gianluca Semeraro)