ROMA (MF-DJ)--Il risultato delle elezioni è chiaro. C'è una vincitrice e si chiama Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia conquista il 26,3% e realizzando un sogno iniziato con un consenso dell'1,96%. La vittoria di Meloni porta la coalizione di centrodestra al 44,13%, in netto vantaggio rispetto al 26,31% del centrosinistra. All'interno della coalizione del centrodestra si registra la tenuta di Forza Italia che ottiene l'8,26% e il crollo della Lega che manca l'obiettivo della doppia cifra e si ferma al 9%.

Sconfitto il centrosinistra, con il Pd che non riesce a raggiungere la soglia psicologica del 20% e arriva al 19%. Rimonta il Movimento Cinquestelle che ottiene il 15,25%. Anche il Terzo Polo fallisce il tentativo di arrivare alla doppia cifra e si ferma al 7,8%. Fuori dal Parlamento Luigi Di Maio che con Impegno civico ottiene solo lo 0,55%.

Quanto all'affluenza, il dato definitivo alle 23h00 di ieri è il dato più basso di sempre: 63,9%, in significativo calo rispetto alle consultazioni del 2018 quando si era attestato al 73,78% e del 2001, quando è stato dell'81,38%.

Con la vittoria schiacciante del suo partito, Meloni guarda già a palazzo Chigi. In base agli accordi nel centrodestra, la coalizione proporrà come premier del prossimo governo il capo del partito che ha ottenuto più consensi. Quindi proprio Meloni.

Il risultato elettorale è destinato a cambiare gli equilibri della politica italiana. Anche se l'esito del voto è netto, sono possibili tensioni interne dovute proprio al risultato ottenuto dalla Lega, soprattutto al Nord. Forza Italia si considera determinante per la formazione del prossimo esecutivo.

Acque agitate nella coalizione del centrosinistra. La sconfitta rischia di pesare soprattutto sul segretario dem, Enrico Letta. Con il Pd sotto il 20% si prospetta a breve una resa dei conti interna per la segreteria. La rimonta dei Cinquestelle, che hanno sbancato al Sud soprattutto per

la campagna di Giuseppe Conte sul reddito di cittadinanza, apre una nuova

fase per il Movimento che potrebbe affrancarsi definitivamente dal

fondatore Beppe Grillo.

Il duo che guida il Terzo Polo, Matteo Renzi e Carlo Calenda, si aspettava di più. Nei progetti dei due leader c'è comunque l'idea, vedremo se confermata, di dar vita a un polo riformista per attrarre quella parte dei dem che non è intenzionata ad accettare una

deriva radicale.

L'ESITO DEL VOTO SULLA STAMPA ESTERA. La vittoria storica di Fratelli d'Italia apre tutti i siti dei giornali stranieri. In molti articoli si sottolinea come Giorgia Meloni sia il leader più a destra dai tempi di Benito Mussolini: titola così la Bbc, ma anche il canale Usa di destra Fox News che scrive della "alba di un nuovo giorno". Per il tedesco Bild "la destra fa il botto a Roma". La Cnn apre con "Giorgia Meloni, leader del partito di estrema destra ratelli d'Italia, destinata a diventare la prima donna premier del Paese". Per il Washington Post "l'Italia potrebbe avere il primo governo di estrema destra dopo Mussolini". Secondo il Financial Times "Il blocco di destra di Giorgia Meloni trionfa nelle elezioni italiane". Il New York Times definisce Meloni una "leader con radici post-fasciste". In Spagna, El Pais scrive che "l'estrema destra vince per la prima volta le elezioni in Italia". El Mundo spiega che "l'estrema destra di Meloni vince in Italia e scuote l'Unione Europea". Secondo il Times, "Meloni è destinata a diventare la prima donna premier d'Italia mentre gli elettori si spostano a destra". Le Figaro e Le Monde sottolineano che "Meloni rivendica la guida del prossimo governo". Liberation mette in evidenza che "In Italia i postfascisti" sono "alle porte del potere".

CHI ENTRA E CHI ESCE. Luigi Di Maio è fuori dal Parlamento. Il ministro degli Esteri uscente, ex capo politico del Movimento 5 e fondatore di Impegno Civico esce sconfitto dal confronto all'uninominale della Camera con Sergio Costa (M5S, 39,68%) che nel collegio di Napoli Fuorigrotta è in vantaggio di quasi 16 punti quando mancano due sole sezioni da scrutinare. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, vince nel collegio uninominale di Monza per il Senato. Quando mancano i risultati di 50 sezioni, quelle scrutinate sono 689 su 739 (93,2%), Berlusconi è al 50,32% delle preferenze. Pier Ferdinando Casini eletto nel collegio uninominale del Senato a Bologna per il centrosinistra. Con il 40,7% dei consensi, Casini fa dunque il bis nel capoluogo emiliano (dopo le elezioni politiche del 2018) e sconfigge Vittorio Sgarbi, candidato del centrodestra che ottiene il 32,32%. Con il 45,4% dei consensi, Isabella Rauti vince per il Senato al collegio uninominale di Sesto San Giovanni, battendo il candidato del centrosinistra Emanuele Fiano che si ferma al 30,8%. Un successo schiacciante per l'esponente di Fdi, figlia di Pino ex segretario del Msi, che conquista la roccaforte rossa, ormai ex Stalingrado d'Italia. In Lombardia, l'esponente di Fdi Daniela Santanchè ha sconfitto il candidato del Pd, Carlo Cottarelli. Santanchè ha ottenuto il 52,17% dei voti contro il 27,3% di Cottarelli.

LE REAZIONI IN EUROPA. "Il popolo italiano ha deciso di riprendere in mano il proprio destino, eleggendo un governo patriottico e sovranista. Bravi Giorgia Meloni e Matteo Salvini, per aver resistito alle minacce di una Unione europea anti-democratica e arrogante, ottenendo questa grande

vittoria", ha scritto su Twitter la leder del Rassemblement National, Marine Le Pen. La vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni viene salutata

con grande favore dai Paesi sovranisti. Esultano Ungheria, Polonia, Svezia e la Francia di Marine Le Pen. L'esito del voto è stato al momento accolto con freddezza da Bruxelles. Non risulta ancora alcun commento da parte della Commissione europea.

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valeria.santoro@mfdowjones.it

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2611:14 set 2022


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September 26, 2022 05:16 ET (09:16 GMT)