ROMA (MF-DJ)--Si lavora anche a Ferragosto sul dossier RaiWay ed EI Towers, operazione da cui nascerebbe il gigante tricolore delle torri televisive, uno dei dossier caldeggiato dal governo di Mario Draghi per dare alla Rai dell'a.d. Carlo Fuortes le risorse per il rilancio.

Nei giorni scorsi, scrive Repubblica, gli advisor dei due azionisti coinvolti nell'operazione - Lazard per conto della Rai e Credit Suisse per il fondo F2i, partecipato da Cdp - si sono sentiti per condividere l'ossatura dell'operazione. L'obiettivo è unire Rai Way (controllata al 64,97% dall'emittente pubblica, e per il resto quotata sul mercato) con EI Towers (di cui F2i ha il 60% e Mediaset il restante 40%). Secondo l'ipotesi prevalente in campo, Rai Way comprerebbe - in azioni - EI Towers che così si troverebbe quotata direttamente a Piazza Affari. Nell'ambito di questa offerta, è previsto che tutti gli azionisti delle due aziende ricevano anche un conguaglio in contanti, sotto forma di dividendo straordinario. Tuttavia il diavolo si nasconde nei dettagli e né il concambio né l'entità della cedola hanno avuto ancora una definizione.

I nodi più spinosi da sciogliere riguardano la governance, cioè le regole per la guida della nuova società delle torri. La Rai avrebbe già incaricato un advisor legale per studiare lo statuto del soggetto in arrivo. Statuto che - pensano a Viale Mazzini - dovrà rispettare rigidamente i dettami del decreto, cioè del Dpcm di marzo 2022 che fissa precise garanzie in capo a Rai. Il Dpcm voluto da Draghi ha stabilito che la Rai può perdere la maggioranza assoluta delle sue torri e accontentarsi del 30% del capitale. Ma la fusione con EI Towers, a quel punto possibile, dovrebbe lasciare a Rai Way una salda presa sulla nuova società. In questo modo, Rai Way potrà continuare a onorare gli obblighi di servizio pubblico in favore dei canali televisivi e radiofonici della Rai.

Lo studio Pedersoli sarebbe già a lavoro per studiare la composizione del futuro Consiglio di amministrazione, le dinamiche delle assemblee e le regole di governance del nuovo gigante nazionale delle torri televisive, ormai alle viste. Poiché il piano industriale di Rai Way prevede investimenti ambiziosi, la Rai ha interesse che l'operazione venga fatta a condizioni interessanti per tutti gli investitori. Per ora Rai Way e EI Towers sono stati esclusi dalla stanza dei bottoni. Al momento la decisione sta maturando, dunque, al tavolo degli azionisti. Tuttavia, ai primi di settembre il gruppo guidato da Aldo Mancino (RaiWay) dovrebbe convocare un cda per fare il punto sulla situazione e nominare un advisor indipendente che tuteli la società, anche perché quotata. In proposito la scelta dovrebbe ricadere su Citigroup.

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0908:34 ago 2022


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