Le azioni dell'azienda farmaceutica italiana Recordati sono salite di quasi il 3% martedì, sostenute da una notizia secondo cui i fondi di investimento KKR e TPG avrebbero espresso un interesse preliminare per l'acquisto di una partecipazione nella società.

Le speculazioni sul futuro di Recordati sono aumentate dopo che l'azionista di maggioranza CVC Capital Partners ha assunto le banche d'investimento JP Morgan e Goldman Sachs per esplorare le opzioni per il gruppo farmaceutico.

La società di private equity, che possiede il 51,8% di Recordati, sta valutando tutte le opzioni, tra cui una vendita, una fusione con un'altra azienda sanitaria, hanno dichiarato le fonti a Reuters il mese scorso.

Recordati, quotata a Milano, ha una capitalizzazione di mercato di circa 10 miliardi di euro (10,7 miliardi di dollari).

KKR e TPG sono tra coloro che hanno espresso un interesse iniziale per Recordati, come ha riferito Bloomberg lunedì scorso.

Le società di buyout hanno avanzato proposte preliminari per acquisire una parte o la totalità della partecipazione di CVC in Recordati, ha aggiunto il rapporto.

CVC ha anche ricevuto un interesse separato dall'italiana Angelini Pharma, secondo il rapporto.

Tutte le parti coinvolte hanno rifiutato di commentare o non sono state immediatamente disponibili.

"Riteniamo che queste indiscrezioni di stampa... potrebbero riaccendere l'interesse speculativo sul titolo", ha detto un broker con sede a Milano.

CVC ha pagato circa 3 miliardi di euro quando ha acquistato la sua partecipazione nella società dalla famiglia fondatrice nel 2018.

Una fonte che ha familiarità con la questione ha detto che CVC sta lavorando per rifinanziare il debito emesso dal veicolo attraverso il quale il fondo controlla Recordati.

"Non escludiamo che le opzioni possano includere anche il semplice rifinanziamento del debito della società madre Rossini, le cui obbligazioni da 1,3 miliardi di euro scadono nell'ottobre 2025", ha scritto il broker Equita nel suo rapporto quotidiano.

Recordati, che produce trattamenti per malattie cardiovascolari, urologiche, gastrointestinali e malattie rare, ha registrato un fatturato di 2,08 miliardi di euro nel 2023, con un utile core di circa 770 milioni di euro.

L'azienda affonda le sue radici in una farmacia a conduzione familiare creata nel nord Italia negli anni Venti.

(1 dollaro = 0,9331 euro)