(Alliance News) - Giovedì Piazza Affari ha terminato in rialzo posizionandosi su quota 24.700 - intorno al massimo degli ultimi sei mesi - e in linea con le altre piazze europee, sulle aspettative che le principali banche centrali possano rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi.

L'ottimismo è arrivato dopo che i verbali della riunione della Fed di novembre hanno mostrato che la maggior parte dei funzionari negli Stati Uniti ha convenuto che un ritmo più lento degli aumenti dei tassi di interesse potrebbe presto essere la mossa più appropriata.

I funzionari della delle politiche della Banca centrale europea, invece, hanno invece convenuto che si dovrebbe continuare a normalizzare e inasprire la politica monetaria per combattere l'inflazione elevata, anche in caso di una lieve recessione, come hanno mostrato i verbali della riunione di ottobre.

I funzionari hanno notato altresì che le prospettive di inflazione hanno continuato a peggiorare, con una pressione dei prezzi troppo alta e ripetutamente al di sopra del target previsto. C'è quindi un rischio crescente che possa radicarsi e che possa alimentare una spirale prezzi - salari.

Tuttavia, l'Eurotower ha suggerito che potrebbe sospendere i rialzi dei tassi di interesse in corso se ci fosse una recessione prolungata e profonda, che potrebbe comunque frenare l'inflazione in misura maggiore. A ottobre la BCE ha alzato il suo tasso di interesse di riferimento di 75 pb, portando il costo del finanziamento ai massimi dall'inizio del 2009.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in verde dello 0,6% a 24.730,89.

Fra i listini minori, il Mid-Cap ha chiuso dello 0,1% a 40.090,04, lo Small-Cap ha chiuso in verde dello 0,1% a 27.946,50, mentre l'Italia Growth ha terminato in rialzo dello 0,2% a 9.409,34.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha guadagnato lo 0,4%, il FTSE 100 di Londra ha chiuso poco sopra la parità, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in attivo dello 0,8%.

Sul listino principale di Piazza Affari, Recordati - su del 2,7% - ha reso noto martedì di aver rilevato, tra il 16 e il 18 novembre 2022, 20.309 azioni proprie a un prezzo medio di EUR39,3282 per un controvalore complessivo di EUR798.716,41.

Quartieri alti anche per Telecom Italia, che ha chiuso davanti a tutti con il 2,8%, dopo l'1,3% di passivo della vigilia.

Terna ha portato a casa il 2,3%. La società ha reso noto martedì che a ottobre le richieste di connessione alla rete elettrica nazionale di iniziative rinnovabili hanno raggiunto complessivamente i circa 300 GW, oltre 4 volte il target di 70 GW al 2030.

Entro la fine del 2022 la società ha fatto sapere che rilascerà la soluzione tecnica di connessione a tutti i nuovi impianti di eolico offshore che hanno richiesto, entro il 31 ottobre, l'allaccio alla rete di trasmissione nazionale, per una potenza complessiva di circa 95 GW.

A2A guadagna ha raccolto invece l'1,6%. Il consiglio di amministrazione dell'utility nella serata di martedì ha esaminato e approvato l'aggiornamento del "Piano Strategico 2021-2030", che - come si legge nel comunicato - "rinnova l'impegno del gruppo verso la decarbonizzazione, in anticipo rispetto agli obiettivi comunitari".

L'aggiornamento del Piano Strategico al 2030 prevede un Ebitda in crescita da EUR1,4 miliardi del 2021 a EUR1,45-1,50 miliardi nel 2022 a EUR2,1 miliardi nel 2026 a EUR2,6 miliardi al 2030, in linea con il primo Piano strategico annunciato ai mercati nel gennaio 2021.

Tra i ribassisti si menziona Banca Generali, che a fine giornata ha ceduto il 5,3%, invertendo la rotta dopo due sessioni rialziste.

Sul listino cadetto, nei quartieri alti troviamo le azioni A e B di MFE, su del 7,9% e del 3,9%.

Buoni acquisti anche su WIIT, che hanno portato il titolo a salire del 5,0%.

Caltagirone cede invece il 4,8%, cedendo il passo dopo due sedute concluse sul lato dei ribassisti.

Brunello Cucinelli ha ceduto invece il 5,1%, dopo due sedute concluse sul lato dei rialzisti.

Sullo SmallCap ha dominato BasicNet, che ha chiuso avanti dell'8,4%, con la società alle prese con il piano di buyback. Da ultimo, ha comunicato lunedì di aver acquistato azioni ordinarie proprie - tra il 14 e il 18 novembre - per un controvalore complessivo di quasi EUR167.000.

TXT e-solutions ha ceduto lo 0,5%. La società ha fatto sapere mercoledì che, facendo seguito alla firma del contratto di investimento in data 4 novembre 2022, è stato sottoscritto l'aumento di capitale in ProSim Training Solutions in forza del quale TXT detiene una partecipazione di minoranza in ProSim-TS rappresentativa del 40% del capitale sociale della società.

ePrice ha ceduto l'1,9%, facendo seguito al rosso della vigilia, seppure con l'1,0%.

d'Amico ha lasciato sul parterre il 5,4%. La società nautica - con ultimo dividendo staccato nel 2016 - dall'inizio dell'anno marca comunque un attivo di oltre il 288%.

algoWatt - giù dello 0,3% - mercoledì ha comunicato di essersi aggiudicata un finanziamento di EUR150.000 per mentoring e supporto al progetto ECSITE - Energy Communities' Semantic Interoperability Throughout Europe.

Tra le PMI, Giglio.com ha raccolto il 5,4%, facendo seguito all'attivo della vigilia con il 4,7%.

Expert.ai è salito del 5,1%. Il titolo su base mensile è in attivo di oltre il 56%.

Italian Wine Brands è salito dello 0,2%. La società ha comunicato la sottoscrizione degli accordi per l'acquisizione del 100% del capitale delle società della famiglia Barbanera, ossia Barbanera e Fossalto. Gli accordi sottoscritti prevedono che IWB acquisisca il 100% del capitale delle Target sulla base di un Equity Value complessivo pari a quasi EUR42,0 milioni, che verrà corrisposto da IWB per cassa alla data del closing, previsto indicativamente entro il 31 dicembre, e, comunque, entro e non oltre il 31 marzo 2023.

Fra i pochi titoli ribassisti, Jonix ha lasciato sul parterre il 5,8%, dopo due sedute terminate in attivo.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0407 contro USD1,0365 di mercoledì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,2128 da USD1,2069 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD85,16 al barile da USD84,68 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.756,45 l'oncia da USD1.742,99 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, alle 0030 CET l'inflazione del Giappone, mentre alle 0800 CET sarà la volta del Pil della Germania. Alle 1100 CET, il saldo della bilancia commerciale italiana, mentre dieci minuti dopo è prevista un'asta di BOT con scadenza semestrale.

Tra le società, i risultati intermedi di MeglioQuesto.

Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com

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