ROMA (MF-DJ)--I tasselli del piano Renaulution sono vicini all'incastro. I dirigenti di Nissan sono pronti a procedere alla fase conclusiva delle trattative con Renault.

L'ad Luca de Meo, scrive Milano Finanza, si recherà perciò entro la fine del mese di gennaio in Giappone, forte dell'avallo del governo francese, primo azionista del costruttore. La bozza di riassetto dell'alleanza contemplerebbe la discesa della casa francese nel capitale del costruttore nipponico. Renault passerebbe dal 43 al 15% di Nissan, conferendo a un trust il 28% ceduto. Le partecipazioni incrociate fra i due costruttori risulterebbero così eguali, riequilibrando i pesi azionari nell'alleanza. In cambio Nissan dovrebbe concedere il nullaosta alle nuove collaborazioni strategiche avviate da Renault. Fra queste figura, in particolare, l'ingresso di due investitori terzi nella nuova società di Renault dedicata alla produzione di motori a combustione: Horse. Il primo è già stato rivelato ed è il gruppo cinese Geely, che però Nissan teme possa assorbire tecnologie e know-how sviluppate dall'alleanza. Il secondo investitore sarebbe invece la major saudita Aramco, pronta a rilevare il 20% della newco che fabbricherà nuovi motori endotermici, ibridi e alimentati con biocarburanti. L'intesa franco-nipponica dovrebbe poi prevedere l'investimento di Nissan in Ampère, la società che si occuperà della transizione elettrica e digitale di Renault. Nei disegni di de Meo, Ampère è destinata alla quotazione in borsa, forse già nel secondo semestre di quest' anno.

L'obiettivo è raccogliere risorse per finanziare la svolta elettrica del gruppo francese che punta a diventare la casa di riferimento in Europa. Già l'anno scorso le alimentazioni elettrificate (elettriche pure o full hybrid) sono state responsabile del 39% delle vendite di Renault nel Vecchio Continente. Con una crescita del 12% rispetto al 2021, il marchio si è posizionato al terzo posto in Europa dopo Toyota e Tesla, consegnando 228 mila vetture a batteria. A livello globale (Russia esclusa), però, le consegne sono diminuite del 9% a 1,467 milioni di unità, principalmente per via dei problemi di produzione causati dall'interruzione delle catene di fornitura e logistiche. In Italia, sesto mercato in Ue per Renault, la quota elettrificata è salita al 41% delle immatricolazioni, che nel complesso sono però calate del 19%. Il Paese resta comunque centrale nelle strategie della casa francese, che sta studiando l'apertura di un centro per l'economia circolare, volto fra l'altro al recupero delle batterie. «In Francia e in Spagna sono già attivi stabilimenti per ricondizionare rapidamente le vetture», ha spiegato l'ad di Renault Italia, Raffaele Fusilli, nel presentare i risultati commerciali 2022. «Stiamo valutando di realizzare una refactory per il mercato italiano, ma non abbiamo ancora deciso dove».

alu

fine

MF-DJ NEWS

1809:28 gen 2023


(END) Dow Jones Newswires

January 18, 2023 03:28 ET (08:28 GMT)