ROMA (MF-DJ)--Renault è a caccia di fondi per lo sviluppo di veicoli elettrici e per ritagliarsi un ruolo da protagonista nella nuova tecnologia sfidando i rivali continentali come Volkswagen e Stellantis. A questo proposito la casa francese guidata da Luca de Meo ha iniziato a sondare alcune banche d'investimento per studiare con loro lo sbarco in borsa dell'unità che si dedica allo sviluppo di veicoli elettrici.

Renault, scrive MF-Milano Finanza, sta invitando così le banche di investimento a candidarsi per un ruolo nella futura offerta pubblica iniziale di Ampere, la divisione elettrica della casa francese, e secondo quanto riportato da Bloomberg avrebbe già inviato negli ultimi giorni le prime richieste di proposte ai potenziali sottoscrittori dell'ipo. L'obiettivo del costruttore francese sarebbe quello di arrivare a quotare in borsa Ampere già nel quarto trimestre dell'anno e comunque entro la fine del 2023. Il listino scelto è ovviamente quello della borsa Euronext di Parigi.

Secondo indicazioni già circolate nei mesi scorsi Renault punterebbe a una valutazione di almeno una decina di miliardi di euro per Ampere, ma i dettagli della potenziale offerta sono soggetti a variazioni e potrebbero cambiare a seconda delle condizioni di mercato dei prossimi mesi. La casa francese non ha voluto commentare gli ultimi sviluppi, ma sarebbero almeno una quindicina i manager interni a Renault incaricati di portare avanti il progetto di quotazione di Ampere, il tutto sotto la guida dell'amministratore delegato de Meo. Su Ampere Renault non è sola. Il partner giapponese della casa francese, Nissan, si è impegnato ad acquistare fino al 15% di Ampere, e anche l'altro membro dell'alleanza, Mitsubishi Motors, starebbe valutando un investimento nella divisione elettrica. Anche quello che è il più grande produttore di processori per smartphone, Qualcomm è indiziata a prendere parte all'operazione.

Un ostacolo allo sbarco in borsa di Ampere potrebbe però essere rappresentato dal calo di entusiasmo da parte degli investitori per le società puramente elettriche. «L'appetito degli investitori per le aziende totalmente votate ai veicoli elettrici è diminuito negli ultimi mesi», ha indicato in una nota un analista di Jefferies. Un elemento questo che può «esercitare una certa pressione sul management» di Renault «nel riuscire a spiegare al mercato che cosa avrebbe di particolare e diverso il caso di investimento di Ampere».

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2409:42 mar 2023


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