Comunicato stampa

Il Consiglio di Amministrazione approva il Bilancio Consolidato e il progetto del Bilancio di Esercizio 2020

RDM GROUP RAGGIUNGE GLI 83,8 MILIONI DI EURO DI EBITDA

UTILE NETTO PIU' CHE RADDOPPIATO A 33,6 MILIONI DI EURO PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 1,4 CENTESIMI PER AZIONE ORDINARIA

  • RICAVI NETTI CONSOLIDATI A 679,5 MILIONI DI EURO, IN DIMINUZIONE DEL 3,2% RISPETTO AI 701,6 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2019.

  • MARGINE OPERATIVO LORDO CONSOLIDATO (EBITDA) A 83,8 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 15,8% RISPETTO AI 72,4 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2019.

  • RISULTATO OPERATIVO CONSOLIDATO (EBIT) A 47 MILIONI DI EURO, IN AUMENTO DEL 54,4% RISPETTO AI 30,4 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2019.

  • UTILE NETTO CONSOLIDATO A 33,6 MILIONI DI EURO, IN AUMENTO DEL 115,1% RISPETTO ALL'UTILE DI 15,6 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2019.

  • INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO IN RIDUZIONE A 8,9 MILIONI DI EURO (52 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2019).

  • UTILE NETTO DI ESERCIZIO DI RENO DE MEDICI S.P.A. A 22,7 MILIONI DI EURO (+42,7% RISPETTO

    AL 31 DICEMBRE 2019). PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,014 PER AZIONE ORDINARIA E DI

    0,0245 PER AZIONE DI RISPARMIO.

Milano, 19 marzo 2021 - Il Consiglio di Amministrazione di Reno De Medici S.p.A. ha esaminato e approvato il Bilancio Consolidato e il progetto del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2020, che verrà sottoposto all'Assemblea degli Azionisti il prossimo 29 aprile 2021.

Michele Bianchi, Amministratore Delegato di RDM Group ha commentato:

"Grazie alla significativa generazione di cassa dell'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione propone alla prossima Assemblea Annuale di incrementare il dividendo dell'azione ordinaria nella misura del 75%, portandolo a 1,4 centesimi di euro rispetto a 0,8 centesimi di euro per l'esercizio 2019."

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L'andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2020

Nel 2020 la domanda di mercato ha mostrato un trend favorevole, più moderato nel WLC e più marcato nell'FBB, che RDM Group ha saputo cogliere facendo leva sull'essenzialità dei propri prodotti, destinati principalmente ai settori agro-alimentare e farmaceutico. Il Gruppo ha consuntivato volumi nel complesso stabili per la minore produzione nello stabilimento di Ovaro dovuta alla debolezza della domanda nei settori non food e applicazioni grafiche, nonché nello stabilimento di Villa Santa Lucia per cause non addebitabili alla Società. Il calo a livello di Ricavi Netti Consolidati (-3,2%) riflette perciò volumi stabili e prezzi di vendita minori rispetto a quelli praticati nel

2019. L'EBITDA margin si attesta al 12,3% a fine dicembre 2020 in aumento rispetto al 10,3% del 2019, grazie all'andamento favorevole degli input costs, con il costo delle fibre - sia riciclate che vergini - e dell'energia inferiori rispetto al 2019. Il progresso registrato a livello di marginalità operativa si è tradotto in una crescita significativa dell'Utile Netto del Gruppo (+115,1%), grazie a minori svalutazioni ed oneri finanziari netti, che hanno assorbito completamente l'aumento delle imposte.

Andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2020 nel segmento WLC

Con riguardo al core business del Gruppo RDM, il segmento WLC - White Lined Chipboard (cartoncino patinato da imballaggio ottenuto con fibre riciclate) - presenta un'incidenza sul fatturato consolidato dell'83%. Nel secondo semestre del 2019 è iniziato un trend positivo della domanda di mercato che si è rafforzato nei primi mesi del 2020 ed è stato sostenuto, all'inizio della pandemia di Covid-19, da un'aumentata richiesta di imballaggi destinata al food e dalla preoccupazione da parte dei produttori degli imballaggi stessi di futuri blocchi nella catena di fornitura del cartoncino. Nel secondo semestre 2020 tale trend si è parzialmente invertito in quanto alcuni clienti hanno messo in atto strategie di destocking delle scorte accumulate nei mesi precedenti. Complessivamente nell'esercizio 2020 la domanda in termini di volumi è stata in linea con l'esercizio 2019 (-0,1%).

In tale contesto, i volumi venduti da RDM alla fine di dicembre 2020 sono stati in linea con quelli del 2019 (-

0,1%). Come già commentato nei precedenti Resoconti, la produzione di cartoncino è proseguita, nonostante la pandemia di Covid-19, in quanto componente essenziale per diversi tipi di imballaggio, in primis nei settori agro-alimentare e farmaceutico, che rappresentano i principali mercati di sbocco dei prodotti RDM. Nei settori non food e delle applicazioni grafiche si è invece assistito ad una contrazione della domanda con conseguente necessità di programmare fermate nello stabilimento di Ovaro nella prima parte dell'anno, per poi assistere nella seconda parte del 2020 ad una moderata ripresa. La performance in termini di volumi è stata inoltre penalizzata dal fermo dello stabilimento di Villa Santa Lucia del primo trimestre a seguito del sequestro del depuratore acque di proprietà del consorzio Cosilam da parte della competente autorità giudiziaria.

Per quanto riguarda i principali fattori di produzione, nel 2020 i prezzi di approvvigionamento della carta da macero sono stati nel complesso inferiori a quelli dell'esercizio precedente. Il loro andamento nel corso

dell'esercizio appena concluso è stato caratterizzato da un inizio anno sui valori minimi raggiunti a fine 2019 per poi mostrare repentini rialzi in aprile e maggio, in conseguenza della diminuzione dell'offerta determinata dai provvedimenti messi in atto dai vari Paesi per contenere la diffusione della pandemia di Covid-19. Nella seconda parte dell'anno si è manifestata un'inversione di tendenza a seguito dell'aumento dell'offerta di carta da macero

collegata alla riapertura di molte attività industriali e commerciali. Il quarto trimestre è stato nuovamente interessato da una tendenza al rialzo del prezzo della carta da macero spinto dalla crescente domanda nel settore del containerboard, che è stata determinata dall'aumento dell'e-commerce.

Per quanto riguarda il costo dell'energia, nel corso del 2020 RDM ha continuato a cogliere in misura crescente i benefici della propria politica di acquisti a termine, consuntivando un costo per l'energia inferiore rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nel corso del 2020, i prezzi di vendita praticati dal Gruppo RDM sono stati inferiori rispetto a quelli praticati nel 2019, complice la tendenza al ribasso iniziata nella seconda parte del 2019 e i bassi livelli di costo della materia prima. I minori prezzi di vendita praticati dal Gruppo si sono riflessi in una diminuzione a livello di Ricavi Netti Consolidati.

Andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2020 nel segmento FBB

Il segmento FBB - Folding Box Board (cartoncino per astucci pieghevoli ottenuto con fibre vergini) - presenta un'incidenza sul fatturato consolidato di RDM del 17%. A livello di settore, nel quarto trimestre 2020 la domanda ha confermato il trend positivo degli scorsi trimestri, segnando un +5% in termini di volumi a fine dicembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

I prezzi di approvvigionamento delle fibre cellulosiche vergini continuano a risultare inferiori rispetto allo stesso periodo del 2019, sulla scia di un trend ribassista iniziato nella seconda parte del 2018, che si è sostanzialmente stabilizzato nel corso del 2020.

Nel corso del 2020 il costo dell'energia è stato inferiore rispetto a quello registrato nel 2019.

In un contesto di domanda che rimane tonica, la controllata francese R.D.M. La Rochette S.A.S. ha performato meglio del mercato, registrando un aumento dell'8,3% delle tonnellate vendute nel corso del 2020 rispetto al 2019.

L'incremento dei volumi ha assorbito la diminuzione dei prezzi di vendita rispetto all'esercizio 2019 e ha permesso, unitamente al favorevole trend del prezzo delle fibre vergini e dell'energia, di incrementare il contributo della divisione FBB alla marginalità operativa del Gruppo. L'EBITDA margin (8,9%) è infatti cresciuto sopra la media storica per la controllata francese, pur rimanendo al di sotto della marginalità espressa dal core business del Gruppo RDM.

Si ricorda che in data 16 febbraio 2021 è stato sottoscritto un contratto di opzione di vendita del 100% del capitale sociale di R.D.M. La Rochette S.A.S.. Pertanto il Conto Economico Consolidato al 31 dicembre 2020 accoglie la svalutazione di 3,7 milioni di Euro derivante dall'operazione. Per ulteriori informazioni si rimanda al comunicato stampa pubblicato da Reno De Medici in 16 febbraio 2021.

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In tale contesto positivo sia di domanda sia di andamento dei principali fattori produttivi, la marginalità operativa del Gruppo, sostenuta dai vari programmi di recupero efficienza ed integrazione intrapresi da RDM all'inizio del 2017, ha espresso un'accelerazione con un EBITDA margin complessivo che si attesta al 12,3% alla fine del 2020 rispetto al 10,3% consuntivato nel 2019.

L'Utile Netto del Gruppo, pari a 33,6 milioni di Euro, è in aumento rispetto ai 15,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2019 (+115,1%), e riflette la positiva performance operativa (+11,5 milioni di Euro in termini di EBITDA) e i minori oneri finanziari (4,1 milioni di Euro) che hanno permesso di assorbire completamente le maggiori imposte sul

reddito (2,8 milioni di Euro). Alla crescita dell'utile netto ha concorso inoltre la diminuzione delle svalutazioni (5,1 milioni di Euro). In particolare il risultato dell'esercizio 2019 comprendeva 10,3 milioni di Euro di svalutazioni, dicui 9,5 milioni relativi alle immobilizzazioni della controllata R.D.M. La Rochette S.A.S., mentre l'esercizio 2020 recepisce complessivamente 5,2 milioni di Euro a titolo di svalutazioni, di cui 3,7 milioni derivanti dalla sottoscrizione del contratto di opzione di vendita di R.D.M. La Rochette S.A.S. e 1,5 milioni di Euro dal rogito stipulato in data 11 febbraio 2021 per la vendita del terreno sito in Boffalora sopra Ticino (ex cartiera di Magenta).

Di seguito l'indicazione dei principali dati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2020

I Ricavi Netti Consolidati ammontano a 679,5 milioni di Euro, rispetto ai 701,6 milioni dell'anno precedente. Il decremento rispetto all'esercizio precedente, pari a 22,1 milioni di Euro, è dovuto principalmente alla riduzione dei prezzi medi di vendita. Le tonnellate vendute dal Gruppo RDM al 31 dicembre 2020 hanno raggiunto le 1.184 mila unità, rispetto alle 1.174 mila vendute nel 2019.

In termini di mercati geografici l'incidenza delle vendite è in linea rispetto alla situazione al 31 dicembre 2019. L'Europa continua a rappresentare il principale mercato di RDM Group, con un'incidenza che si attesta al 57% in entrambi gli esercizi (386,7 milioni di Euro nel 2020 rispetto a 401,2 milioni di Euro nel 2019). L'Italia pesa per il 30% (202 milioni di Euro) rispetto al 29% (203,2 milioni di Euro) al 31 dicembre 2019. Le vendite verso il resto del mondo si sono attestate al 13% (90,8 milioni di Euro) rispetto al 14% (97,2 milioni di Euro) del 2019.

Il Costo per materie prime e servizi ammonta a 484,5 milioni di Euro con una riduzione di 48,9 milioni di Euro rispetto all'esercizio precedente (533,4 milioni di Euro). La voce ha beneficiato del favorevole andamento dei prezzi delle fibre, sia riciclate che vergini, e delle fonti energetiche, in particolare del gas che rappresenta per il Gruppo RDM la voce principale.

Il Costo del Personale ammonta a 108 milioni di Euro, con un incremento pari a 3,9 milioni di Euro rispetto all'esercizio 2019 (104,1 milioni di Euro). Tale variazione è riconducibile agli aumenti contrattuali e ad incrementi di produttività nonché alla quota di competenza dei piani di incentivazione 2020-2022 destinati al top management e basati su perfomance phantom shares e stock grant.

Al 31 dicembre 2020 il Margine Operativo Lordo Consolidato (EBITDA) ha raggiunto i 83,8 milioni di Euro rispetto ai 72,4 milioni dello stesso periodo del 2019 (+15,8%). L'EBITDA margin del Gruppo si è attestato al 12,3% in aumento rispetto al 10,3% consuntivato nel 2019.

Il Risultato Operativo Consolidato (EBIT) ammonta a 47 milioni di Euro, in aumento (+54,4%) rispetto ai 30,4 milioni di Euro a fine dicembre 2019. Come già commentato nel precedente paragrafo la voce beneficia di minori svalutazioni per 5,1 milioni di Euro.

L'Utile Netto del Gruppo, pari a 33,6 milioni di Euro, è in aumento rispetto ai 15,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2019 (+115,1%), e riflette la positiva performance operativa (+11,5 milioni di Euro in termini di EBITDA), le minori svalutazioni (5,1 milioni di Euro) nonché oneri finanziari (4,1 milioni di Euro), che hanno permesso di assorbire completamente le maggiori imposte sul reddito (2,8 milioni di Euro).

L'Indebitamento Finanziario Netto Consolidato al 31 dicembre 2020 è pari a 8,9 milioni di Euro, con un decremento di 43,2 milioni rispetto ai 52 milioni di Euro al 31 dicembre 2019. Il decremento dell'indebitamento è principalmente dovuto all'elevato livello di EBITDA con un beneficio marginale derivante dalla diminuzione del capitale circolante in seguito alla riduzione di scorte, soprattutto dei prodotti finiti. Si segnala inoltre l'impatto negativo di circa 3 milioni di Euro derivante da nuovi contratti di leasing stipulati che rientrano nell'ambito di

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Reno De Medici S.p.A. published this content on 19 March 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 19 March 2021 15:40:02 UTC.