ROMA (MF-DJ)--I nuovi azionisti di Retelit - gli spagnoli di Marbles controllati dal fondo Asterion (azionisti anche di Sorgenia) - hanno lanciato un'Opa totalitaria sul gruppo tlc Retelit decretandone il delisting. Al timone è stato confermato Federico Protto anche a garanzia della continuità operativa. In un paio di settimane Retelit approverà il piano industriale. Verranno mantenuti gli investimenti da circa 30 milioni all'anno sulla posa della fibra nel nostro Paese.

Lo riporta L'Economia, supplemento del Corriere della Sera aggiungendo che Retelit possiede un'infrastruttura strategica se a scomodarsi è stato persino Palazzo Chigi che ha esercitato la golden power e chiesto ai nuovi soci il mantenimento della rete su territorio italiano (con investimenti costanti in manutenzione).

C'è soprattutto il detonatore del Pnrr a cui sono agganciati circa 6,7 miliardi di soldi europei che Bruxelles ci dà, vincolandoli però alla loro messa a terra. Il primo test, il bando per le isole minori, andato deserto, non è un bel segnale ma Protto è fiducioso sulla capacità di tenere fede alle aspettative europee per realizzare la transizione digitale. «Il bando Italia a 1 giga, costruito da Mise e Mitd, è molto ben congegnato ed è stato emesso con grande tempestività. La sfida sulla capacità di portare la fibra nelle case degli italiani è semmai legata al riuso dell'infrastruttura esistente. C'è una legge del 2016 che consente di avere un accesso rapido alla rete di tubi, minitubi, cavidotti, per esempio usati per l'illuminazione di strade ed edifici o per il passaggio del metano. Molti sono sotto-utilizzati. Sono di proprietà di operatori pubblici, come le municipalizzate, o privati, che non sempre concedono volontariamente l'accesso all'infrastruttura. Invece sarebbe utile non duplicare, non ricominciare daccapo scavando ogni volta per installare nuovi cavi», afferma.

Importante è l'attenzione al monitoraggio dei cavi sottomarini a fibra ottica, un segmento di mercato su cui Retelit investe da sempre tanto da lavorare a due progetti di connessione «con punti di approdo tra Genova e Savona, operativi entro l'anno prossimo, che dovrebbero abbassare nel Nord Italia il tempo di latenza delle ricerche Internet di diversi millisecondi», dice il manager. La connettività diventerà sempre più un elemento strategico. «Stiamo lavorando alla realizzazione di un ecosistema per lo scambio di traffico Internet che da questi punti di approdo arrivi fino agli hub di Milano e Torino e poi verso i principali hub Europei", dice Protto. "La Francia l'ha fatto con Marsiglia, noi potremmo replicarlo intercettando una parte del nuovo traffico verso l'Italia, che significa servizi e posti di lavoro», conclude.

pev


(END) Dow Jones Newswires

January 31, 2022 03:51 ET (08:51 GMT)