(Alliance News) - Revolution Bars Group PLC ha annunciato piani di revisione che potrebbero vedere la chiusura di 18 dei suoi bar, in quanto la catena è stata colpita dalle pressioni sul costo della vita e dai regolari scioperi dei treni che hanno colpito la sua base di clienti più giovani.

Il gruppo di bar con sede a Manchester, che gestisce i marchi Revolution e Revolucion de Cuba, ha detto che sta anche valutando se la messa in vendita sia un'opzione migliore della ristrutturazione.

Il gruppo, che possiede Revolution Bars e catene come Peach Pubs e Revolucion de Cuba, ha detto di aver riflettuto molto sul suo futuro dopo aver affrontato recentemente delle difficoltà finanziarie.

Le sue azioni sono state sospese dalle contrattazioni alla Borsa di Londra all'inizio di questo mese, dopo che i risultati finanziari sono stati ritardati.

Ma il prezzo delle sue azioni è balzato del 48% nella tarda mattinata di giovedì, a 1,70 pence ciascuna, dopo che la sospensione è stata revocata.

Revolution ha dichiarato di avere in programma di raccogliere fino a 12,5 milioni di sterline attraverso una raccolta di fondi che aiuterebbe a riportare l'azienda alla redditività.

Ha il sostegno dell'uomo d'affari Luke Johnson, ex presidente delle catene di ristoranti Pizza Express e Giraffe e importante investitore nel settore dell'ospitalità.

Questo avverrebbe insieme a risparmi sui costi, che potrebbero includere lo scarico dei siti in perdita, che si prevede siano 18 bar, tra cui sei già chiusi.

Inoltre, l'azienda riceverà circa 6,9 milioni di sterline di sostegno aggiuntivo dal suo creditore garantito.

La catena di bar e pub ha parlato delle sfide che ha dovuto affrontare a causa della pandemia di Covid-19, dell'aumento dell'inflazione e della carenza di personale.

Ha dichiarato che i suoi Revolution Bar sono stati particolarmente colpiti dalla crisi del costo della vita, che ha ridotto le finanze dei consumatori, e dagli scioperi regolari dei treni che hanno colpito i clienti più giovani.

Se non procederà con una raccolta di fondi o con risparmi sui costi derivanti dalla ristrutturazione, l'azienda ha dichiarato che prevede di dover affrontare "pressioni sulla liquidità" il prossimo anno.

Sta anche riflettendo su una vendita che, a suo dire, potrebbe essere più vantaggiosa per gli azionisti rispetto agli sforzi di ristrutturazione.

Al momento non è in discussione con un potenziale pretendente e ha sottolineato che non c'è alcuna certezza che venga fatta un'offerta.

Di Anna Wise, Reporter di PA Business

Associazione Stampa: Finanza

fonte: PA

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