L'indice britannico FTSE 100 è sceso mercoledì a causa della debolezza dei prezzi del petrolio e dei metalli che ha messo sotto pressione i titoli legati alle materie prime, mentre le preoccupazioni per una possibile recessione e l'aggressiva stretta monetaria nelle principali economie hanno pesato sul sentimento.

Il FTSE 100, pesantemente legato alle materie prime, è sceso dello 0,9% e il FTSE 250, a media capitalizzazione, ha perso lo 0,1%.

Il nuovo Primo Ministro britannico Liz Truss ha dichiarato che presenterà dei piani per affrontare l'impennata delle bollette energetiche, ma non imporrà una nuova tassa sui produttori di energia.

Le azioni delle major petrolifere BP e Shell sono scivolate del 2% e dell'1,4%, mentre i prezzi del petrolio sono scesi di oltre il 4% ai minimi da quando la Russia ha invaso l'Ucraina, a causa dei timori per la domanda, alimentati dai rischi di recessione incombenti e dai dati negativi sul commercio cinese.

"Il calo della sterlina è solitamente positivo per il FTSE 100, ma quando il petrolio scende di molto, questo lo compensa", ha detto Patrick Armstrong, chief investment officer di Plurimi Wealth.

"È difficile vedere buone notizie dal Regno Unito nei prossimi giorni. Quindi probabilmente gli eventi globali influenzeranno (il sentimento)".

La martoriata sterlina britannica è scesa al minimo rispetto al dollaro dal 1985, mentre gli investitori hanno scaricato le attività britanniche a fronte di una prospettiva economica cupa e dell'impennata del dollaro.

I titoli minerari sono scesi del 2,2% a causa della debolezza dei prezzi dei metalli e del rafforzamento del biglietto verde.

Rio Tinto è scivolata del 2%, in quanto un giudice statunitense ha dichiarato che il gigante minerario anglo-australiano deve affrontare una causa di investitori che lo accusano di aver nascosto ritardi ed enormi sovraccosti in una miniera di rame e oro in Mongolia di proprietà di Turquoise Hill Resources Ltd, in cui Rio Tinto detiene una partecipazione di maggioranza.

Le azioni di AstraZeneca sono scivolate dell'1,1% dopo che Morgan Stanley ha tagliato il rating del produttore di farmaci a "equal-weight" da "overweight". (Relazioni di Johann M Cherian, Bansari Mayur Kamdar e Aniruddha Ghosh a Bengaluru; Redazione di Sherry Jacob-Phillips e Bernadette Baum)