Il gigante minerario anglo-australiano Rio Tinto prevede di creare una divisione autonoma per il litio dopo aver concluso l'acquisizione da 6,7 miliardi di dollari di Arcadium Lithium, secondo una nota interna visionata da Reuters.

Il piano riflette quanto il CEO di Rio, Jakob Stausholm, e il suo team di leadership ritengano che il litio sia strettamente legato al futuro dell'azienda e l'alto valore che attribuiscono agli ingegneri di Arcadium come parte dell'accordo.

Gli azionisti di Arcadium hanno approvato la vendita il mese scorso e la chiusura è prevista entro luglio.

La nuova azienda, Rio Tinto Lithium, assumerà il controllo del progetto Rincon di Rio da 2,5 miliardi di dollari in Argentina, ma non del controverso progetto di litio Jadar in Serbia.

Questo per "assicurarci di concentrarci al massimo sul successo dell'integrazione una volta completata la transazione", ha dichiarato Stausholm di Rio ai dipendenti nella nota.

L'operazione è la più grande di Rio in oltre un decennio.

Data la scarsa familiarità con l'integrazione di un'intera azienda, i dirigenti di Rio hanno in programma di assorbire Arcadium lentamente, per timore che l'integrazione forzata del produttore di litio possa provocare una fuga di talenti che potrebbe abrogare il valore dell'accordo, secondo due fonti a conoscenza della questione.

Paul Graves, amministratore delegato di Arcadium ed ex banchiere di Goldman Sachs, dovrebbe guidare le operazioni di litio da New York.

LOGICA DELL'AFFARE

L'accordo farà di Rio il terzo produttore mondiale di litio, un metallo utilizzato per costruire le batterie dei veicoli elettrici e di molti dispositivi elettronici, proprio quando si prevede che la domanda aumenterà nel corso di questo decennio, dopo una recente carenza di offerta.

Già il più grande produttore mondiale di minerale di ferro e un importante produttore di rame, Rio si sta trasformando in un trasformatore di minerali di alto livello e a basse emissioni di carbonio, necessari per alimentare la transizione energetica.

La divisione Minerals esistente di Rio ha lottato negli ultimi anni per ottenere l'approvazione del suo progetto di litio in Serbia, a causa dell'opposizione della popolazione locale e dei gruppi ambientalisti. Nel frattempo, ha ampliato i piani di produzione del metallo per batterie presso il suo progetto Rincon ed è nella rosa dei candidati per collaborare con il minatore statale cileno Codelco a un nuovo progetto di litio.

A Rincon, Rio ha prodotto la sua prima tonnellata metrica di litio a dicembre, utilizzando l'estrazione diretta del litio (DLE), un processo innovativo volto a velocizzare la produzione che numerosi rivali stanno cercando di implementare su scala commerciale. Tuttavia, per raggiungere questo traguardo ci sono voluti tre anni.

La divisione Minerali produce anche diamanti, boro e biossido di titanio, un pigmento bianco utilizzato negli alimenti e nei beni di consumo.

Arcadium ha circa 2.400 dipendenti in nove Paesi. Circa l'84% delle sue entrate proviene dall'Asia - il centro globale della domanda di litio - e questo le offre un potenziale di crescita con l'aumento dei progetti EV nell'emisfero occidentale, soprattutto quelli sostenuti dall'Inflation Reduction Act statunitense.