La bsi 012 è stata completata a partire dal lead.

BASILEA (awp/ats) - Roche nel 2022 ha cominciato a risentire dei primi effetti di rallentamento degli affari, dopo la forte crescita registrata nel 2021 sulla scia della pandemia: l'anno scorso il gigante farmaceutico ha visto il proprio fatturato salire dell'1% a 63,3 miliardi di franchi, mentre l'utile netto è calato del 9% a 13,5 miliardi. A livello operativo, l'Ebit rettificato è lievitato dell'1% a 22,2 miliardi.

La progressione del giro d'affari è stata contenuta a causa del calo delle attività legate al coronavirus, spiega il gruppo in un comunicato odierno. L'apporto del ramo farmaceutico - quello principale - è arrivato a 45,6 miliardi, mentre la diagnostica si è fermata a 17,7 miliardi. In quest'ultimo comparto da soli i test Covid hanno generato ricavi per 4,1 miliardi, 600 milioni in meno dei dodici mesi precedenti.

Nella conferenza stampa seguita alla diffusione dei dati il Ceo Severin Schwan ha affrontato il tema della prevista erosione delle vendite nell'anno in corso. Stando al manager il gruppo rischia di perdere ricavi per 6,6 miliardi, di cui 5,0 miliardi per introiti inferiori delle attività legate al Covid e 1,6 per via della diffusione di biosimilari che fanno concorrenza ai medicinali Roche.

Verrà quindi a mancare circa il 10% del fatturato attuale, ha sottolineato il dirigente con tripla nazionalità (austriaca, tedesca e svizzera). Tuttavia il gruppo prevede un calo percentuale delle vendite a una sola, bassa cifra (a tassi di cambio costanti). "Saremo in grado di compensare con i nostri nuovi farmaci", ha assicurato Schwan.

Per quanto riguarda il coronavirus, il manager ipotizza che sia passato dalla fase pandemica a quella endemica. "Non ci aspettiamo un'altra grande ondata". Questa è anche l'opinione consensuale di tutto il settore, ha detto. Intanto Roche continuerà a concentrarsi sul mercato cinese, dove la situazione si sta lentamente stabilizzando. "Vediamo ancora la Cina come un mercato in potenziale crescita", ha detto il 55enne.

Nel frattempo gli azionisti saranno remunerati meglio: il consiglio di amministrazione propone infatti di ritoccare il dividendo da 9,30 a 9,50 franchi. Se approvato, sarà il 36esimo aumento consecutivo nella storia aziendale. E la società si è posta come obiettivo di rialzarlo pure nel 2023.

Questo era però nell'ordine delle cose, nell'ottica di chi detiene i titoli della società. Inoltre per gli analisti i risultati 2022 sono sostanzialmente in linea con le previsioni, ma le prospettive vengono viste come timide. Di conseguenza in borsa il buono di godimento (è infatti questo, il Genussschein, il principale titolo quotato sul mercato di Zurigo) ha aperto in ribasso ed è andato costantemente perdendo terreno: nel pomeriggio veniva scambiato a circa 273 franchi, il 2% in meno di ieri. Da inizio gennaio il valore ha perso il 4%, mentre sull'arco delle 52 settimane l'arretramento è del 22%.

Roche è un gruppo con sede a Basilea fondato nel 1896 da Fritz Hoffmann-La Roche (1868-1929) quale uno dei primi produttori industriali di medicinali. Nel corso dei decenni diversi suoi preparati hanno fatto la storia della medicina. Oggi la società è attiva in oltre 100 paesi del mondo e ha quote particolarmente elevate nel settore dei farmaci tumorali e della diagnostica.