Rosneft Deutschland, finora controllata in maggioranza da Rosneft, ha messo alla prova l'intenzione della Germania di eliminare le importazioni di petrolio dalla Russia entro la fine dell'anno, come previsto dalle sanzioni europee imposte a Mosca per l'invasione dell'Ucraina.

"Con l'amministrazione fiduciaria si contrasta la minaccia alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico e si pone una pietra miliare per la conservazione e il futuro del sito di Schwedt", si legge in un comunicato del ministero dell'Economia.

Rosneft Deutschland, che rappresenta circa il 12% della capacità di lavorazione del greggio tedesco, passerà sotto l'amministrazione fiduciaria dell'Agenzia federale per le reti, che ha comunicato che il vecchio proprietario non aveva più l'autorità di impartire istruzioni.

L'assunzione del controllo di Rosneft Deutschland rappresenta l'ultima manovra della Germania a sostegno del proprio settore energetico, che sta risentendo degli effetti della guerra in Ucraina.

Questa settimana la Germania ha detto che avrebbe aumentato i prestiti alle imprese del settore energetico, che rischiano il crollo a causa dell'impennata dei prezzi del gas dopo che la Russia ha tagliato le forniture all'Europa in risposta alle sanzioni occidentali.

La società di servizi tedesca Uniper ha comunicato mercoledì che il governo potrebbe assumere una quota di maggioranza, affermando che il precedente pacchetto di salvataggio statale da 19 miliardi di euro non è più sufficiente.

La decisione del governo di affidare Rosneft Deutschland all'Agenzia federale delle reti fa seguito a una mossa analoga di Berlino nei confronti di Sefe, precedentemente nota come Gazprom Germania, che è passata sotto amministrazione fiduciaria ad aprile.

La raffineria di Schwedt, la quarta più grande della Germania, fornitrice del 90% del carburante di Berlino, riceve tutto il proprio greggio dalla Russia attraverso l'oleodotto Druzhba da quando è stata costruita negli anni '60. Anche alcune zone della Polonia occidentale sono rifornite da Schwedt.

Il ministero ha detto che la manovra di oggi include anche un "pacchetto completo" volto a garantire che il petrolio possa essere fornito a Schwedt attraverso vie alternative.

Con l'amministrazione fiduciaria, il regolatore dell'Agenzia federale delle reti rileva anche le quote di Rosneft Deutschland nelle raffinerie MiRo e Bayernoil, rispettivamente a Karlsruhe e Vohburg.

Non è chiaro chi potrebbe sostituirsi a Rosneft come operatore della raffineria di Schwedt. Shell, che detiene una quota del 37,5% nella raffineria, aveva detto in passato di volersi ritirare dalla raffineria.

Verbio ed Enertrag, entrambe attive nel settore delle energie rinnovabili, hanno espresso il loro interesse.

Il cancelliere Olaf Scholz, il ministro dell'Economia Robert Habeck e il premier del Brandeburgo annunceranno ulteriori dettagli alle 13,30 italiane.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)