(Alliance News) - Lunedì, i principali listini europei sono attesi in territorio positivo in una giornata tranquilla sotto il profilo macroeconomico e mentre i mercati digeriscono la decisione della banca centrale cinese sui tassi di interesse, già attesa.
Così, i futures di IG danno il FTSE Mib in verde dello 0,8% o su di 250,0 punti, dopo aver chiuso in verde dello 0,1% a 33.922,16.
Venerdì, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,8% a 46.041,75, lo Small-Cap perde lo 0,6% a 27.803,66e l'Italia Growth è in verde dello 0,3% a 8.051,09.
Il CAC 40 di Parigi è previsto in rialzo dello 0,7% o su di 58,5 punti, il DAX 40 di Francoforte è dato in verde dello 0,5% o su di 89,0 punti, il FTSE 100 di Londra è previsto in attivo dell'1,1% o su di 88,0 punti.
Tra le notizie macroeconomiche, infatti, la People's Bank of China ha lasciato invariati i tassi di riferimento al fixing di aprile, in linea con le aspettative del mercato.
La decisione di lunedì è stata presa dopo che l'economia è cresciuta più del previsto nel primo trimestre del 2024, mentre lo yuan ha dovuto affrontare nuove pressioni di deprezzamento.
Il tasso di riferimento per i prestiti a 1 anno, il parametro di riferimento per la maggior parte dei prestiti alle imprese e alle famiglie, è stato mantenuto al 3,45%.
Il tasso a 5 anni, riferimento per i mutui immobiliari, è stato invece mantenuto al 3,95% dopo la riduzione record di 25 punti percentuali registrata a febbraio.
Sul Mib, venerdì, buona seduta per Terna, che ha chiuso avanzando del 2,2% dopo avere chiuso la seduta precedente poco sotto la parità.
Unipol ha invece portato l'asticella al rialzo dell'1,4%, chiudendo per la terza sessione di fila con candela rialzista.
Saipem ha chiuso in calo del 2,1%, complici le tensioni tra Israele e Iran. Anche gli altri petroliferi, Tenaris ed Eni, perdono terreno con l'1,0% e lo 0,2% rispettivamente.
Ha fatto peggio di tutti STMicroelectronics, che ha lasciato sul parterre il 2,3%, dopo l'1,2% di rosso della vigilia.
Stellantis ha ceduto invece lo 0,5%. La società ha fatto sapere che nel mese di marzo le vendite sono calate in Europa, in linea con il trend negativo della performance del mercato europeo, in cui le immatricolazioni sono diminuite del 5,2% su base annua. Come mostrato giovedì dai dati dell'ACEA, l'European Automobile Manufacturers' Association, il colosso nato dalla fusione di PSA Groupe e Fiat Chrysler Automobiles ha registrato un calo dell'8,7% rispetto a marzo 2023, con la quota di mercato scesa al 16,5% a marzo dal 17,6% del marzo 2023.
Sul Mid-Cap, Digital Value ha chiuso con candela rialzista per la terza seduta consecutiva, marcando un verde del 2,5%.
Avanti anche MFE, con le azioni di classe A e B che hanno chiuso in rialzo dell'1,1% e dello 0,5%, rispettivamente. I risultati economici dell'esercizio 2023 del gruppo, approvati mercoledì dal consiglio di amministrazione, sono nettamente superiori alle stime aziendali di inizio anno. L'utile netto - escludendo l'impatto contabile derivante nei due esercizi dalla contribuzione della partecipazione in Prosiebensat1 - è positivo per EUR217,5 milioni, in crescita del 18% rispetto a EUR184,7 milioni del 2022.
OVS - in rialzo del 2,2% - ha fatto sapere giovedì di aver terminato l'esercizio chiuso il 31 gennaio 2024 con un utile netto reported pari a EUR52,4 milioni, in aumento da EUR39,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di EUR0,07 da EUR0,06 al 31 gennaio 2023. Le vendite nette si sono attestate a EUR1,54 miliardi da EUR1,51 miliardi al 31 gennaio 2023.
Pharmanutra ha lasciato sul parterre il 2,3%, facendo seguito al rosso della vigilia con l'1,5%.
Juventus Football Club - in rosso del 3,2% - nella serata di mercoledì ha comunicato che, con riferimento al giudizio arbitrale instaurato dall'ex tesserato Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro nei confronti della società, il Collegio Arbitrale ha trasmesso alle parti il lodo reso nella controversia, prevedendo che la società è tenuta al pagamento di una somma pari a circa EUR9,8 milioni. La cifra è corrispondente alla metà della richiesta dell'ex tesserato, pari a circa EUR19,6 milioni.
Sullo Small-Cap, Bialetti Industrie è salito oltre il 14% dopo aver comunicato di aver chiuso il 2023 con ricavi in aumento del 6,1% a EUR141,2 milioni da EUR133,1 milioni dell'anno precedente. L'Ebitda è aumentato a EUR19,2 milioni da EUR16,1 milioni dell'anno precedente mentre l'utile operativo è passato a EUR14,9 milioni da EUR11,1 milioni del 2022.
Buona seduta anche per Giglio.Group, che ha chiuso in rialzo dell'1,1% dopo la contrazione della vigilia con l'8,4%.
IGD è calato dello 0,3% dopo aver fatto sapere giovedì che il consiglio di amministrazione, nominato in giornata dall'assemblea degli azionisti per il triennio 2024 – 2026, ha eletto Antonio Rizzi come presidente del cda, Edy Gambetti vicepresidente e Roberto Zoia come amministratore delegato e direttore generale.
Avio ha invece ceduto il 4,3% a EUR10,82 per azione, interrompendo l'andamento positivo durato per cinque sessioni.
Fra le PMI, Eles è salito del 9,6% dopo che giovedì ha fatto sapere che ATS Engineering, Laboratorio di Test SEMI in Israele, società partecipata del gruppo sin dal 2019, ha annunciato di aver siglato con iNPACK - PCB Technologies Company -, una joint venture per la creazione del primo Outsourced Semiconductor Assembly And Test in Medio Oriente.
Alfio Bardolla ha invece raccolto il 6,4%, dopo la contrazione del 4,2% della vigilia.
Impianti ha lasciato sul parterre il 9,4%, alla sua quinta candela ribassista consecutiva.
FAE Technology ha invece fatto un passo indietro del 4,9%, in scia al passivo della seduta precedente con il 3,6%.
In Asia, il Nikkei ha chiuso in verde dell'1,0% a 37.438,61, l'Hang Seng è in verde dell'1,8% a 16.515,33 e lo Shanghai Composite è in rosso dello 0,4% a 3.052,82.
A New York, venerdì, il Dow Jones ha chiuso in verde dello 0,6% a 37.986,40, l'S&P ha terminato in rosso dello 0,9% a 4.967,23, mentre il Nasdaq ha chiuso in ribasso del 2,1% a 15.282,01.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0664 da USD1,0663 USD1,0663 di venerdì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,23,83 da USD1,2409 di venerdì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD86,30 al barile da USD87,17 al barile di ieri sera e l'oro scambia a USD2.379,65 l'oncia da USD2.390,98 l'oncia di giovedì sera.
Il calendario macro di lunedì prevede un'asta dei buoni del Tesoro a 3 mesi e a 6 mesi.
Fra le società, in arrivo i risultati di Generalfinance, Netweek, Saipem, Sogefi e Vantea SMART.
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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