MILANO (MF-DJ)--Saipem ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 98 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 120 milioni del primo trimestre del 2021, in scia ai costi per l'emergenza sanitaria Covid-19 di 13 milioni di euro.

I ricavi, informa una nota, si sono attestati a 1,942 miliardi di euro (1,618 miliardi nel primo trimestre del 2021) e l'Ebitda adjusted ammonta a 145 milioni di euro, dagli 88 milioni de primi tre mesi 2021. Il miglioramento si registra principalmente nel settore Engineering & Construction Offshore e nel Drilling sia Offshore che Onshore.

Il risultato netto adjusted ammonta ad una perdita di 85 milioni di euro (perdita di 105 milioni di euro nel primo trimestre del 2021), in miglioramento di 20 milioni di euro. La variazione positiva registrata nel risultato operativo adjusted, 48 milioni di euro, e nel saldo della gestione finanziaria, 8 milioni di euro, è in parte compensata dal peggioramento nella gestione fiscale per circa 3 milioni di euro e delle partecipazioni per 33 milioni di euro. In particolare, il risultato delle partecipazioni risente principalmente delle variazioni contrattuali per un progetto in Estremo Oriente che determinano la rilevazione di certe attivitá direttamente dai partner della JV, e delle differenze cambio per progetti in Russia.

Nel corso del primo trimestre del 2022, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 2.356 milioni di euro (1.594 milioni di euro nel primo trimestre del 2021). Il portafoglio ordini al 31 marzo 2022 ammonta a 22.179 milioni di euro (7.916 milioni di euro nell'Engineering & Construction Offshore, 11.919 milioni di euro nell'Engineering & Construction Onshore, 892 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.452 nel Drilling Onshore), di cui 6.596 milioni di euro da realizzarsi nel 2022. La riduzione di backlog nell'Engineering & Construction Onshore rispetto al dato del 31 Dicembre 2021, comunicato il 25 Marzo 2022, è dovuta anche alla risoluzione di alcuni contratti soggetti a condizioni sospensive che non si sono concretizzate. Il piano strategico 2022-25 presentato il 25 marzo 2022 non prevedeva alcun contributo di questi progetti negli obiettivi economico-finanziari.

Il portafoglio ordini comprensivo di societá non consolidate al 31 marzo 2022 ammonta a 23.934 milioni di euro (7.954 milioni di euro nell'Engineering & Construction Offshore, 13.636 milioni di euro nell'Engineering & Construction Onshore, 892 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.452 nel Drilling Onshore), di cui 7.449 milioni di euro da realizzarsi nel 2022.

L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2022 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 956 milioni di euro, che al netto del versamento effettuato dal socio Eni per 458 milioni di euro, registra un incremento di 191 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni di euro), principalmente dovuto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione. L'Indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS16, pari a 295 milioni di euro, ammonta a 1.251 milioni di euro. Il debito lordo, ante versamenti dei soci Eni e Cdp Industria, al 31 marzo 2022 ammonta a 3.521 milioni di euro, la liquiditá a 2.107 milioni di euro mentre la cassa disponibile ammonta a 752 milioni di euro.

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo trimestre, principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading, ammontano a 45 milioni (67 mln nel primo trimestre del 2021).

Al momento, conclude la nota, la Societá non ha elementi che possano modificare i target economico-finanziari comunicati al mercato lo scorso 25 marzo.

Nell'ambito della manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale di Saipem, approvata dal cda lo scorso 24 marzo, la societá ha aggiornato gli interventi per sostenere il fabbisogno finanziario di breve termine della societá sino alla realizzazione dell'aumento di capitale di 2 miliardi di euro, prevista entro la fine dell'anno.

In particolare, lo scorso 30 marzo il socio Cdp Industria ha versato 188 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale; il 31 marzo il socio Eni ha versato 458 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale e lo stesso giorno è stato sottoscritto il contratto di finanziamento relativo alla liquidity facility, garantita da Eni, e, a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive al primo utilizzo della stessa, in data 4 aprile 2022 è stata erogata in favore della societá l'intera tranche A del relativo finanziamento, per un importo pari a 680 milioni di euro.

Il 31 marzo 2022 il cda di Sace ha approvato la garanzia sulla Sace Facility nell'ambito di 'Garanzia Italia' per la quale sono state richieste e sono attese specifiche approvazioni ministeriali; tale facility sostituirá la liquidity facility garantita da Eni.

In seguito a questi versamenti, il debito lordo al 31 marzo ammonta a 3.709 milioni di euro, la liquiditá a 2.753 milioni di euro mentre la cassa disponibile ammonta a 1,398 miliardi di euro. Nel contesto della manovra finanziaria, in data 31 marzo 2022 la Societá ha provveduto alla cancellazione della Revolving Credit Facility da 1 miliardo di euro.

Saipem ha effettuato lo scorso 5 aprile il rimborso di un prestito obbligazionario in scadenza per un ammontare pari a 500 milioni di euro.

Sui progetti in Russia, il backlog complessivo al 31 marzo 2022 è pari a 1.777 milioni di euro, di cui 217 milioni di euro per progetti inclusi nel campo di consolidamento di Saipem.

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April 21, 2022 05:02 ET (09:02 GMT)