MILANO (MF-DJ)--Vendite diffuse su Saipem che cede il 7,79% a 2,013 euro dopo i conti del terzo trimestre.

Nel dettaglio il gruppo ha chiuso i 9 mesi con una perdita di 1.121 milioni di euro contro una perdita di 1.016 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020.

A detta di Kepler Cheuvreux (buy, Tp a 2,8 euro) "la raccolta ordini e ricavi sono stati in linea con le attese, ma l'Ebitda adjusted (come nel secondo trimestre) è stato molto al di sotto delle previsioni". Per gli analisti la performance è stata "rovinata da una consistente perdita da 100 mln euro nell'E&C offshore wind". La liquiditá "resta solida, ma Saipem dovrá negoziare con le banche in quanto il covenant (debito netto/Ebitda a 3,5 volte) sará rotto", aggiungono gli esperti.

Jefferies, da parte sua, ribadisce il rating underperform e il prezzo obiettivo a 1,3 euro sul titolo. "Un'altra grande perdita registrata e un Ebitda rettificato negativo, ancora una volta trainato da una perdita nell'E&C Offshore 'gravato dalle problematiche operative registrate sull'attivitá eolica offshorè", commentano gli analisti. Gli esperti evidenziano che la guidance sui ricavi del secondo semestre ora è al limite inferiore della guidance precedente, con i margini del debito netto piú alti, mentre la guidance sull'Ebitda rettificato è ancora positiva.

Gli esperti di Equita Sim, che sul titolo ha rating hold e prezzo obiettivo a 1,9 euro, evidenziano i risultati del terzo trimestre "sotto le attese" e il "leggero peggioramento della guidance 2021". L'Ebitda, in particolare offshore E&C, è stato impattato "da maggiori costi per attivitá offshore wind di 170 mln, dal protrarsi della situazione congiunturale causata dalla pandemia e rallentamenti legati a specifici progetti", spiegano gli analisti che sul fronte positivo evidenziano che l'Ebitda del drilling offshore è stato superiore alle attese, con indicazioni concrete di miglioramento della domanda.

Equita segnala che il gruppo ha annunciato inoltre il Piano Strategico 2022-25, che vede nel 2022 ricavi e margini in crescita, e nel 2023 un Ebitda rettificato vicino ai livelli pre-Covid con una marginalitá a doppia cifra nella seconda parte del piano.

Per Intesa Sanpaolo, infine, i risultati sono "sostanzialmente in linea con le attese del consenso del mercato". Quanto al nuovo piano industriale 2022-2025, oltre al miglioramento dell'efficienza nel business tradizionale, il piano si concentra anche sulle attivitá legate alla transizione energetica e infrastrutturale, segnalano gli esperti che giudicano questo nuovo piano "impegnativo". Gli analisti prevedono che una sostanziale ripresa dei numeri finanziari potrebbe essere visibile non prima dei prossimi 12-18 mesi. Rating hold e Tp a 2 euro confermati.

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(END) Dow Jones Newswires

October 28, 2021 05:01 ET (09:01 GMT)