MILANO (MF-DJ)--Saipem ha esercitato l'opzione di acquisto relativa alla drillship di settima generazione Santorini, che sta giá operando nella flotta Saipem sulla base di un contratto di noleggio a lungo termine siglato nel 2021 con Samsung Heavy Industries.

Il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, si legge in una nota, è pari a 230 milioni di dollari, da versarsi entro la fine del 2022.

"La drillship Santorini è attualmente operativa nel Golfo del Messico fino al terzo trimestre del 2023. L'operazione si completerá con l'effettivo trasferimento della proprietá della nave a Saipem, previsto entro la fine dell'anno, dopo il pagamento del corrispettivo a Samsung Heavy Industries", ha dichiarato l'ad di Saipem, Alessandro Puliti, in una call di presentazione dell'operazione.

La Santorini, la cui costruzione è stata completata nel 2021, è una nave tecnologicamente avanzata, dotata di due Bop (Blow Out Preventer), con lo standard piú elevato per le navi da perforazione ultra-deepwater, dispone di sistemi di automazione all'avanguardia e di moderne soluzioni che permettono l'ottimizzazione dell'impatto ambientale.

"La Santorini è una nave di settima generazione con la piú avanzata attrezzatura per assicurare la massima sicurezza, studiata per avere il piú basso impatto ambientale possibile. E' una nave d'avanguardia con il migliore standard possibile oggi. Siamo positivi sul potenziale commerciale della nostra nuova nave", ha aggiunto l'ad.

La nave è attualmente operativa negli Stati Uniti (Golfo del Messico) per l'esecuzione di un contratto con Eni avente scadenza nel terzo trimestre del 2023.

La decisione d'investimento si basa su un rendimento atteso dell'investimento ("Irr") superiore al 15%, con un payback period di 5 anni, stimati sulla base del contratto in essere (che copre buona parte del prossimo esercizio) e delle prospettive commerciali della Santorini.

Il backlog dell'attivitá drilling offshore di Saipem ammonta ad oggi ad oltre 1,5 miliardi di euro, il valore piú alto degli ultimi 6 anni. I contratti in essere (inclusi i periodi opzionali), determinano un impegno della flotta di circa l'80% per il 2023 e di circa il 60% per il 2024.

"Il mercato delle perforazioni è limitato, con la domanda che piú che compensa l'offerta, c'è una limitata capacitá di navi molto avanzate a livello tecnologico", ha spiegato Puliti, sottolineando che "da un punto di vista commerciale vediamo grandissime opportunitá nel settore delle acque profonde, sia nel Golfo del Messico che in Africa, che nel Mediterraneo. Ci aspettiamo un rendimento dell'investimento a doppia cifra, oltre il 15%".

L'investimento nella Santorini verrá finanziato interamente con la cassa disponibile. Rimane confermata la guidance sul livello della posizione finanziaria netta pari a circa 300 milioni di euro (post Ifrs 16) a fine 2022.

cos

francesca.costantini@mfdowjones.it


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December 06, 2022 05:01 ET (10:01 GMT)