Come conseguenza della condanna Lee verrà estromesso momentaneamente dalle principali decisioni all'interno di Samsung Electronics, in un momento in cui l'azienda tenta di superare concorrenza. Non gli sarà inoltre concesso di supervisionare il processo di successione del padre, morto a ottobre, cruciale per mantenere il controllo di Samsung.

Lee, 52 anni, era stato condannato nel 2017 a cinque anni di carcere per aver corrotto un consigliere dell'ex presidente Park Geun-hye. L'uomo ha negato di aver commesso il reato, la sentenza è stata ridotta e sospesa in appello e Lee è stato rilasciato dopo aver scontato un anno in carcere.

La corte Suprema ha poi rimandato il caso all'Alta corte di Seul, che ha emesso la sentenza odierna.

L'Alta corte ha ritenuto Lee colpevole di corruzione, peculato e occultamento di proventi di reato per un totale di circa 8,6 miliardi di won (7,8 milioni di dollari), e riferito che il comitato indipendente di conformità aziendale istituito da Samsung all'inizio dello scorso anno non è ancora pienamente efficace.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Cristina Carlevaro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)