Il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA ha approvato:

il Progetto di Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato di Gruppo al

31 dicembre 2020

il Piano Industriale 2021 - 2024

Risultati 2020

  • EBITDA e RISULTATO Netto comparable di Gruppo impattati in modo molto significativo dagli effetti imprevedibili della pandemia che ha provocato un drastico calo della domanda e dei margini, in un anno senza precedenti per l'industria della raffinazione, negativi rispettivamente per 20,8 milioni di Euro e 197 milioni di Euro
  • EBITDA e RISULTATO Netto reported di Gruppo negativi rispettivamente per 87,1 milioni di Euro e 275,5 milioni di Euro, per l'ulteriore effetto, rispetto ai risultati comparable, del crollo nella domanda petrolifera e dell'estrema volatilità nei prezzi che hanno determinato un allineamento ai valori correnti degli stock inventariali di grezzi e prodotti finiti, e l'aggiornamento delle curve dei prezzi in funzione dello scenario attuale con una revisione del valore contabile degli asset legati alla raffineria
  • Posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 31 dicembre 2020 negativa per 505 milioni di Euro, rispetto a una posizione finanziaria netta positiva di 79 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, a fronte degli effetti dello scenario sulla profittabilità e sul capitale circolante del Gruppo, nonché della portata degli investimenti realizzati nell'anno

Approvato il Piano Industriale 2021-24

  • Scenario previsto sulla base delle proiezioni dei principali analisti di settore caratterizzato da margini ancora deboli nel 2021, in ripresa nella seconda metà dell'anno, e in recupero a livelli prossimi a quelli pre-Covid nel periodo 2022-2024
  • Individuate per il 2021 una serie di misure di significativa riduzione dei costi e degli investimenti, volte a ridurre al minimo l'impatto economico e finanziario dello scenario, con un contenimento del livello di indebitamento a livelli non superiori a quelli del 31 dicembre 2020. Il raggiungimento di tali obiettivi consentirà al Gruppo di cogliere a pieno la sostanziale ripresa del mercato attesa a partire dal 2022
  • Prevista per il periodo 2022-2024 un ritorno alla normalità, con una sostanziale ripresa del mercato e dei margini che insieme al consolidamento dell'efficientamento operativo nella struttura dei costi consentirà la progressiva normalizzazione del livello degli investimenti e il rientro del livello di indebitamento
  • Prosegue la strategia di sostenibilità e transizione energetica con:
    • lo sviluppo di nuova capacità rinnovabile, con l'obiettivo di circa 200MW di capacità installata nel 2021 e di nuova capacità rinnovabile sino a 500 MW nel 2024 anche attraverso lo sviluppo di nuove partnership
    • la strategia del Gruppo nell'ambito della transizione energetica, con particolare focus sui progetti in ambito idrogeno verde e biofuel
  • Approvato l'aggiornamento degli indicatori per misurare i progressi in ambito ambientale, sociale e di governance

Convocata l'Assemblea Ordinaria e straordinaria (per la modifica degli articoli 18 e 26 dello Statuto Sociale) degli Azionisti in data 12 maggio 2021 (prima convocazione).

A margine del Consiglio il Presidente, Dott. Massimo Moratti, ha commentato:

"Era atteso che l'ultimo trimestre dell'anno sarebbe stato l'inizio del recupero, purtroppo la pandemia si è nuovamente riacutizzata smorzando così i segnali di ripresa, che però oggi si intravede. In questo trimestre sono stati finalizzati i piani per il 2021 e oltre che vedono un deciso cambio di paradigma: stiamo ponendo le basi per una struttura industriale più efficiente che richiederà meno risorse finanziare, sempre nel pieno rispetto della salute, sicurezza e dell'ambiente. Contemporaneamente è stato dato nuovo impulso ai progetti di "energy transition" e abbiamo incrementato la nostra presenza sulle rinnovabili: sono fiducioso di poter annunciare a breve nuove espansioni e sono molto soddisfatto dell'accordo con Enel per realizzare il più grande impianto in Italia per la produzione di idrogeno, in Italia siamo l'industria che probabilmente ha la maggior esperienza nel trattare questo gas. Abbiamo di fronte ancora un periodo complesso ma grazie alla professionalità e la tenacia delle nostre persone continueremo il nostro lungo viaggio nel settore energetico mantenendo il nostro ruolo trainante nella comunità e rimanendo cruciali nel mercato globale".

1

Milioni di Euro

FY 2020

FY 2019

RICAVI

5.342

9.518

EBITDA reported

(87,1)

252,8

EBITDA comparable

(20,8)

313,8

RISULTATO NETTO reported

(275,5)

26,2

RISULTATO NETTO comparable

(197,0)

67,3

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16

(505)

79

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16

(545)

30

INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI

256

345

Milano, 30 marzo 2021: Il Consiglio di Amministrazione di Saras SpA si è riunito oggi e ha approvato il Bilancio Consolidato di Gruppo, il progetto di Bilancio Separato di Saras SpA al 31 dicembre 2020, il Bilancio di Sostenibilità che riporta, tra l'altro, le informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità ai sensi del D.lgs. 254/2016 e un set di KPIs ESG. È stato approvato inoltre il Piano Industriale del Gruppo per il periodo 2021-2024.

***

La relazione finanziaria annuale 2020 è stata messa a disposizione del Collegio Sindacale e della Società di revisione e, insieme agli altri documenti di cui all'art. 154-ter del D.Lgs. 58/1998 (Testo Unico Finanza), sarà messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale, e pubblicata sul sito internet della società (www.saras.it) nei termini previsti dalle vigenti disposizioni.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott. Franco Balsamo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della Società.

In allegato sono riportati i commenti ai risultati del Gruppo e dei singoli segmenti di business, la Strategia e l'Evoluzione prevedibile della Gestione, i prospetti della situazione patrimoniale - finanziaria, del conto economico complessivo, della movimentazione del patrimonio netto e del rendiconto finanziario, sia per il Bilancio Consolidato di Gruppo che per il Bilancio Separato di Saras SpA, ed anche i dettagli dell'aggiornamento del Piano Industriale del Gruppo per il periodo 2021 - 2024.

Con riferimento alle stime ed alle previsioni contenute nel presente documento, in particolare relativamente alla Strategia ed Evoluzione Prevedibile della Gestione e all'aggiornamento del Piano Industriale 2021-24, si evidenzia che i risultati effettivi potranno differire in misura anche significativa rispetto a quelli indicati in relazione ad una molteplicità di fattori, tra cui: l'evoluzione futura dei prezzi dei grezzi e dei prodotti raffinati, le performance operative degli impianti, l'impatto delle regolamentazioni del settore energetico, e in materia ambientale, altri cambiamenti nelle condizioni di business e nell'evoluzione della concorrenza a livello globale.

Il presente comunicato stampa è stato redatto ai sensi del Regolamento di attuazione del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i.. Lo stesso è a disposizione del pubblico sul sito internet della società, nella sezione "Investitori/Comunicati finanziari" ed anche presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato per le informazioni regolamentate, denominato "1info" (www.1info.it).

Saras Investor Relations

Ilaria Candotti

Tel + 39 02 7737642 ir@saras.it

Contatti per i media

Comin & Partners

Lelio Alfonso

Tel +39 334 6054090 lelio.alfonso@cominandpartners.com Comin & Partners

Giuseppe Stamegna

Tel +39 392 0240063

giuseppe.stamegna @cominandpartners.com

IL GRUPPO SARAS

  1. Gruppo Saras, fondato da Angelo Moratti nel 1962 è uno dei principali operatori europei nel settore dell'energia e raffinazione del petrolio. Tramite la Capogruppo Saras SpA e le controllate Saras Trading SA, basata a Ginevra, Saras Energia SAU, basata a Madrid, il Gruppo vende e distribuisce prodotti petroliferi sul mercato nazionale e internazionale. Il Gruppo è inoltre attivo anche nel settore della produzione di energia elettrica attraverso le controllate Sarlux Srl (impianto IGCC) e Sardeolica Srl (parco eolico). Il Gruppo offre poi servizi di ingegneria industriale e di ricerca per il settore petrolifero, dell'energia e dell'ambiente attraverso la controllata Sartec Srl. Il Gruppo Saras conta circa 1.690 dipendenti e presenta ricavi pari a circa 5,3 miliardi di Euro al 31 dicembre 2020 (circa 9,6 miliardi di Euro al 31 dicembre 2019

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ALLEGATO

Impatto Covid-19

L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dallo scenario economico e sociale gravemente impattato dalla pandemia da Covid- 19 e dalle misure di lockdown adottate a livello globale per contenerla, a cui è seguita una crisi dei consumi senza precedenti.

Nonostante l'emergenza, Saras, anche in quanto industria essenziale per la vita del Paese, a cui fornisce ca. il 15% del fabbisogno di idrocarburi e una quota essenziale dell'energia elettrica necessaria alla Sardegna, ha mantenuto nell'anno la piena continuità nelle attività degli impianti della raffineria di Sarroch, completando anche le attività di manutenzione pianificate, uno dei turnaround più importanti nella storia della raffineria di Sarroch.

L'attività della raffineria così come quella delle numerose imprese coinvolte nelle manutenzioni è stata possibile grazie alle misure di prevenzione e contenimento del rischio di contagio da Covid-19 da subito adottate, in osservanza dei protocolli disposti dalle Autorità Nazionali, compreso il DPCM e l'Ordinanza del Presidente della Regione Sardegna. Le attività svolte presso le diverse sedi del Gruppo sono state allo stesso modo garantite dall'utilizzo dei medesimi protocolli utilizzati per il sito industriale, oltre che dal ricorso massivo allo smart-working. Per tutti i dipendenti delle Società italiane del Gruppo è stata inoltre stipulata una polizza assicurativa per eventuali casi di ricovero e successive necessità di assistenza in caso di contagio da Covid-19. Ciò ha consentito, pur in un momento estremamente delicato, di garantire il miglior presidio per tutti i lavoratori che svolgono attività in raffineria e la piena occupazione ai dipendenti e ai moltissimi addetti delle aziende impegnate nelle attività manutentive, dando un contributo tangibile alla tenuta economica del territorio di riferimento.

Da un punto di vista degli impatti economici, va ricordato come il settore della Raffinazione sia tra quelli che hanno maggiormente risentito degli effetti della crisi.

In particolare, gli operatori dell'area del Mediterraneo come Saras hanno dovuto affrontare una congiuntura senza precedenti, determinata dalla combinazione del crollo della domanda di prodotti petroliferi, registrata a partire dal mese di marzo con l'adozione delle misure di lockdown da parte della maggior parte dei paesi, e, dal lato offerta, dai tagli alla produzione introdotti all'inizio di maggio dai paesi dell'OPEC+ a sostegno della quotazione del petrolio. A tali eventi si è aggiunta un'elevata volatilità dei prezzi per la forte incertezza che ha contraddistinto l'andamento della pandemia e con essa le misure di contenimento adottate. Tale scenario si è ulteriormente inasprito nel secondo semestre, quando si sono registrati livelli inattesi ed estremamente elevati nelle scorte dei principali prodotti raffinati, con una mancata ripresa dei margini inizialmente attesa con i mesi estivi. Questo fenomeno, inaspettato insieme ai tagli produttivi sopra citati, che hanno toccato principalmente i grezzi medio-pesanti ad alto zolfo utilizzati soprattutto da raffinerie complesse come Saras, hanno determinato un ulteriore crollo dei margini di raffinazione (per una spiegazione più dettagliata sull'evoluzione dello scenario si rinvia al paragrafo "Mercato petrolifero e margini di raffinazione").

Per descrivere la portata dell'"impatto Covid-19" sul business del Gruppo nell'esercizio 2020, è possibile confrontare le principali ipotesi di mercato che gli analisti di settore assumevano per il 2020, immediatamente prima della crisi, con i relativi valori medi effettivamente registrati nell'anno.

Lo scenario inizialmente previsto per il 2020, oltre a prevedere un andamento dei consumi sostanzialmente in linea con il 2019, incorporava in particolare - a partire dal secondo trimestre - gli effetti positivi derivanti dall'entrata in vigore della normativa IMO-Marpol VI, che avrebbe dovuto avere un impatto positivo in particolare sul crack spread del gasolio e in termini di maggiori sconti nel paniere dei grezzi ad alto tenore di zolfo (grezzi "sour").

Il crollo dei consumi seguito alle misure di lockdown ha stravolto e cancellato queste previsioni.

L'impatto sulla domanda petrolifera mondiale, che nel mese di aprile è arrivata a crollare del 25% (il 35% nei paesi OCSE) rispetto allo stesso periodo del 2019, si è riflesso nelle quotazioni del brent, che dopo aver raggiunto quasi i 70$/bl a fine 2019, è crollato fino a toccare i minimi storici di 13,2$/bl a metà aprile, quando al crollo dei consumi si è aggiunto l'effetto del mancato accordo sui tagli produttivi da parte dei paesi Opec+. A partire da maggio invece, il ritrovato accordo sui tagli produttivi tra i Paesi OPEC+ ha riportato progressivamente il Brent dtd a valori superiori ai 30$/bl, fino a toccare i 55$/bl alla fine dell'anno. Le quotazioni del Brent Dtd nel 2020 sono state in media inferiori del 27% rispetto alle previsioni. I grezzi medio-pesanti ad alto tenore di zolfo (grezzi sour) sono stati quelli principalmente interessati dai tagli, e i relativi differenziali rispetto al brent, tipicamente a sconto, si sono mantenuti sotto pressione per tutto l'anno.

Sul fronte dei prodotti, la benzina, il prodotto più impattato dalle misure di lockdown insieme al jet fuel, ha registrato quotazioni medie in calo di ca. il 31% e margini più bassi di ca. il 51% rispetto alle previsioni. Il diesel, a sua volta, nonostante un calo della domanda inizialmente meno consistente per la tenuta dei trasporti commerciali, ha visto una quotazione media inferiore alle aspettative di ca. il 33%, e un margine più basso in media del 56%. Nella seconda metà dell'anno in particolare, l'elevato livello di scorte accumulatesi con i lockdown - anche in assenza di domanda di jet fuel,

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prodotto derivato dai distillati medi - e la mancata scontistica sui grezzi ad alto contenuto di zolfo, hanno mantenuto il crack del diesel tra l'1 - 6$/bl.

Il margine di raffinazione di riferimento (EMC benchmark) nel 2020 si è conseguentemente attestato a un valore medio pari a -0,5$/bl, registrando valori negativi in particolare nel secondo semestre. Le aspettative "pre-Covid" dei principali analisti di mercato stimavano per il 2020 un EMC benchmark positivo nell'anno pari a +3$/bl.

Durante l'esercizio anche i segmenti Power ed Eolico hanno risentito del calo della tariffa CIP6 e del PUN. L'effetto indotto dal crollo dei consumi e quindi anche del gas si è riflesso infatti sui prezzi dell'energia elettrica, con una tariffa CIP6 pari in media nell'anno a 76€/MWh, e un valore medio del PUN di 38,9 €/MWh, in calo rispettivamente di circa il 15% e il 24% rispetto alle attese.

Per quanto riguarda gli impatti sulle attività del Gruppo, lo scenario descritto, particolarmente sfavorevole per raffinerie complesse come quella di Sarroch, ha causato un peggioramento della redditività del segmento Refining, che ha conseguito un premio medio di raffinazione nell'anno pari a +2$/bl rispetto all'EMC sopracitato (pari -0,5$/bl) e un margine di raffinazione pari a 1,5$/bl (per un maggior dettaglio si rimanda al capitolo Raffinazione/Margine di Raffinazione di riferimento).

Inoltre, l'andamento dei prezzi ha determinato una dinamica peggiorativa nel capitale circolante del segmento.

Tali fattori, insieme al piano di turnaround che ha interessato la raffineria, hanno determinato un peggioramento nella generazione di cassa con una Posizione Finanziaria netta del Gruppo negativa a fine esercizio pari a un indebitamento netto di 505 milioni di Euro ante IFRS 16 (545 milioni di Euro post IFRS 16) verso una Posizione Finanziaria netta positiva per 79 milioni di Euro ante IFRS16 (positiva per 30 milioni di Euro post IFRS16) al 31 dicembre 2019.

Per contenere gli impatti della crisi, a partire dalla fine di marzo 2020, Saras ha messo in atto diverse misure, operative e finanziarie.

In particolare, nel segmento Refining, la Società, visto il crollo della domanda e i margini particolarmente sfavorevoli sul mercato della benzina nel secondo trimestre, ha esteso in ottica opportunistica a tutto il mese di giugno il fermo impianti dell'unità FCC, il maggiore impianto produttore di benzine, già interessato nel semestre da un piano di manutenzione programmata che ha interessato i mesi di marzo, aprile e maggio. La produzione del secondo trimestre si è dunque concentrata sui distillati medi, in quel momento meno impattati dal crollo della domanda.

Inoltre, alla luce dello scenario venutosi a creare a fine marzo, Saras ha fatto ricorso ad operazioni di hedging per garantire un margine sulla produzione di gasolio, e ha sfruttato le opportunità commerciali derivanti dalla marcata struttura di contango dei prezzi originatasi tra la fine di marzo e l'inizio di aprile.

Alla fine del mese di marzo, la Società ha poi riacquistato progressivamente il livello delle scorte a magazzino a prezzi particolarmente vantaggiosi, con un beneficio economico che si è riflesso nei risultati reported del terzo trimestre, pur sfavoriti dall'ulteriore peggioramento dello scenario del periodo.

In ottica prudenziale e alla luce della notevole incertezza dei mercati, al fine di meglio salvaguardare la solidità patrimoniale e l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, Saras ha inoltre ritenuto opportuno sospendere le proposte di dividendo sugli utili 2019 e di autorizzazione del piano di acquisto di azioni proprie approvate il 2 marzo.

Al fine di contenere gli impatti economico finanziari derivanti dal perdurare della crisi economica, accanto a queste misure, che hanno riguardato in particolare il primo semestre, la Società, a partire dal mese di ottobre 2020, ha adottato un piano di efficientamento dei costi e degli investimenti che manifesteranno a pieno il loro effetto nel corso del 2021. Tale piano prevede di mantenere la raffineria operativa in funzione dell'economicità nella lavorazione dei principali prodotti raffinati, salvaguardando comunque la produzione di elettricità fondamentale per l'equilibrio della rete della Sardegna, e un significativo contenimento dei costi operativi e degli investimenti. Si inserisce in questo piano anche la scelta della Società di ricorrere alla cassa integrazione, adottata in misura parziale per tutti i dipendenti del gruppo a partire dalla fine di ottobre 2020, e per la prima metà del 2021.

Inoltre, la Società, in aggiunta ai finanziamenti a medio termine sottoscritti nel primo trimestre 2020, ha ottenuto nel 2020 nuove linee di credito a medio lungo termine da alcuni primari istituti di credito. In particolare, a fine anno è stato sottoscritto con un pool di primari istituti finanziari italiani un contratto di finanziamento di Euro 350 milioni, con scadenza nel 2024, assistito per il 70% dell'importo dalle garanzie rilasciate da SACE nell'ambito del programma Garanzia Italia. La Società ha inoltre ottenuto dalle banche finanziatrici la revisione di alcuni parametri finanziari sulle linee esistenti, per tener conto delle mutate condizioni di mercato.

Il Gruppo ha inoltre aggiornato i potenziali impatti dovuti al persistere dell'emergenza Covid 19 sulle principali grandezze di bilancio a cui si rimanda alla Nota Integrativa (Impairment test). A questo proposito, si sottolinea come la recessione da Covid-19, pur nell'attuale incertezza sui tempi di ripresa, essendo ascrivibile a cause esterne al sistema economico, non ne dovrebbe minare i fondamentali. Si ritiene dunque che anche per le attività del Gruppo Saras vi siano le condizioni

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Saras S.p.A. published this content on 30 March 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 30 March 2021 14:10:01 UTC.