Il Consiglio di Amministrazione di Saras S.p.A.

approva la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 20211

  • EBITDA reported di Gruppo pari a 81,6 milioni di Euro nel Q2/21 (-22,4 milioni di Euro nel Q2/20), e pari a 108,7 milioni di Euro nel H1/21 (-114,4 milioni di Euro nel primo semestre del 2020), in ripresa grazie all'effetto positivo del rialzo delle quotazioni petrolifere nel semestre, apprezzabile nella valorizzazione delle scorte
  • Risultato netto reported di Gruppo pari a 24,3 milioni di Euro nel Q2/21 (pari a -67,6 milioni di Euro nel Q2/20) e a 0,5 milioni di Euro nel H1/21 (pari a -180,7 in H1/20)
  • EBITDA comparable di Gruppo pari a 19,5 milioni di Euro nel Q2/21 (15,0 milioni di Euro nel Q2/20) e pari a 8,3 milioni di Euro nel H1/21 (71,7 milioni di Euro nel primo semestre del 2020) in ulteriore ripresa nel secondo trimestre, e positivo dopo quattro trimestri negativi, pur in presenza di margini di raffinazione ancora bassi nel secondo trimestre
  • Risultato netto comparable di Gruppo negativo e pari a -23,8 milioni di Euro nel Q2/21 (-41,1 milioni di Euro nel Q2/20) e pari a -70,8 milioni di Euro nel H1/21 (-41,5 milioni di Euro nel primo semestre del 2020)
  • Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2021 ante effetto IFRS 16 negativa per 433 milioni di Euro, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2020 (negativa per 505 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), e negativa per 479 milioni di Euro post effetto IFRS 16 (negativa per 545 milioni di Euro al 31 dicembre 2020).

A margine del Consiglio il Presidente, Dott. Massimo Moratti, ha commentato:

"In questo trimestre abbiamo assistito a una crescita della domanda petrolifera globale particolarmente significativa, che nonostante il permanere del rischio legato alle varianti della pandemia, sembra confermare le aspettative di una ripresa più strutturale e a livelli prossimi a quelli precedenti la crisi nella seconda parte dell'anno. Il nostro Gruppo, dopo quattro trimestri, ha evidenziato un EBITDA positivo, pur avendo risentito, oltre che di un'elevata pressione sul mercato dei grezzi, soprattutto della perdurante debolezza di prodotti come il diesel, la cui marginalità potrà riequilibrarsi solo con una ripartenza più decisa del settore dell'aviazione. Le misure che abbiamo adottato per limitare tali impatti in questo anno che consideriamo di transizione, insieme alle previsioni di un rafforzamento dell'economia più strutturale nei prossimi mesi, ci consentono di intravedere risultati in ulteriore miglioramento dal secondo semestre".

Milano, 2 agosto 2021: ll Consiglio di Amministrazione di Saras SpA si è riunito oggi sotto la presidenza del Dott. Massimo Moratti e ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2021. I dati del secondo trimestre, non sottoposti a revisione contabile, sono riportati per completezza e continuità di informazione.

Impatto Covid-19

Le proiezioni di fine luglio contenute nel World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno confermato per il 2021 le aspettative di una crescita sostenuta del PIL mondiale e pari al 6%, mentre hanno rivisto al rialzo le stime già evidenziate ad aprile per il 2022, con una crescita attesa del +4,9% (+0,5 punti percentuali rispetto alle stime di aprile). In particolare, per la maggior parte delle economie avanzate è prevista una ripresa più veloce del previsto. Il Pil

dell'eurozona crescerà più del previsto sia nel 2021, del +4,6% sia nel 2022, del +4,3%. Permangono tuttavia i rischi legati

alle varianti del Covid che, nonostante le campagne vaccinali introdotte in tutto il mondo, potrebbero rallentare i tempi della ripresa rispetto a quanto ora pronosticato.

Secondo quanto emerge dall'ultimo report dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE), il trend positivo della domanda

petrolifera, già iniziato alla fine del 2020, è continuato anche nel secondo trimestre del 2021, con un recupero di circa 3,2 milioni di barili al giorno nel solo mese di giugno, portando la domanda a 96,8 milioni di barili al giorno, un dato inferiore di circa 3 milioni di barili al giorno rispetto alla media dei consumi del 2019, prima dello shock della domanda causato dalla pandemia. La ripresa osservata nel mese di giugno è arrivata sulla scia del calo dei casi di Covid in Asia e Sud America, e grazie alla mobilità stagionale in aumento resa possibile dalla continua espansione delle campagne di vaccinazione. Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia, la crescita economica, le vaccinazioni e la riduzione delle misure di

1 Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott. Franco Balsamo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della Società.

1

distanziamento lasciano prevedere una domanda di petrolio in aumento anche nei prossimi mesi, che potrebbe raggiungere nel secondo semestre livelli prossimi a quelli pre-Covid.

Tuttavia, il settore della raffinazione, e in particolare le raffinerie complesse ad alta resa di distillati medi (diesel e gasolio), come quella di Sarroch, risentono ancora dell'impatto della pandemia sulla marginalità di questi prodotti. A differenza di quanto accaduto per la benzina, infatti, i cui margini sono ampiamente tornati ai livelli del 2019 grazie alla ripresa della mobilità seguita all'allentamento delle restrizioni e dei lockdown, i margini dei distillati medi (diesel e gasolio) risultano ancora molto al di sotto dei livelli pre-Covid. Il diesel, che prima della pandemia nel 2019 registrava un crack medio di 14,3$/bl, nel secondo trimestre del 2021 ha registrato un crack medio di 4,8$/bl. La benzina al contrario, che nel 2019 registrava un crack spread medio di 7$/bl, grazie alla ripresa della domanda nel secondo trimestre del 2021, ha superato il valore medio pre-pandemia registrando un crack di 8,9$/bl.

La causa di questo diverso andamento dei margini va ricercata sia nel recupero della domanda di questi prodotti sia nel costo del grezzo.

La domanda dei distillati medi infatti risulta ancora penalizzata soprattutto dall'assenza di una larga quota di consumi di jet fuel, per una mancata vera ripresa dei voli a lungo raggio: se nel 2019, prima della pandemia, i consumi di jet fuel rappresentavano circa l'8% della domanda globale totale di carburanti, con una domanda di circa 8 milioni di barili al giorno in media, nel 2020 la domanda è scesa a una media di 4,7 milioni di barili al giorno. Quest'anno la domanda di jet fuel è prevista attestarsi a 5,4 milioni di barili al giorno, un dato inferiore di circa 3 milioni di barili al giorno rispetto alla media dei consumi del 2019. A fronte di tale minore domanda, gli assetti produttivi delle raffinerie, che non possono essere rimodulati oltre certi limiti, hanno destinato dall'inizio della pandemia larga parte della quota di grezzi prima utilizzata nella produzione di jet fuel alla produzione di diesel e gasolio. Le scorte globali di questi prodotti sono quindi aumentate progressivamente con un eccesso di offerta a livello globale mai registrato in precedenza, che ha inciso negativamente sulla marginalità del pool dei distillati medi.

Le tensioni sul mercato dei grezzi hanno ulteriormente penalizzato i margini di raffinazione. Nel secondo trimestre in particolare, le quotazioni del grezzo nel mese di giugno hanno superato i 76$/bl, il valore più alto registrato dal 2018, sostenute dagli indicatori economici positivi che hanno alimentato le aspettative di una robusta ripresa dei consumi petroliferi e dai dati sulle scorte di greggio in progressiva riduzione, anche per effetto della ripartenza delle lavorazioni delle raffinerie dopo i mesi invernali dedicati ai tournaround. A questo si sono aggiunte le conferme di una politica poco espansiva da parte dei paesi membri dell'Opec+ Russia che, pur in presenza di una domanda crescente, a inizio giugno hanno deciso di mantenere invariati i tagli alla produzione precedentemente stabiliti, alimentando i timori dei mercati sul rischio di un deficit dell'offerta nel breve termine. Questo rapido apprezzamento del brent si è tuttavia riflesso solo in parte nelle quotazioni dei prodotti raffinati, penalizzando ulteriormente i margini dei prodotti come il diesel, già esposti alle pressioni sopra descritte.

A metà luglio, il raggiunto accordo da parte dei paesi membri dell'Opec+ Russia, pur avendo allentato ulteriormente i tagli dello scorso anno, potrebbe mantenere il mercato del grezzo in leggero deficit, vista la crescita strutturale della domanda attesa per quest'anno, e pur permanendo i rischi legati alla variante Delta. È tuttavia ragionevole attendersi una progressiva stabilizzazione del Brent dtd a livelli inferiori nel 2022.

Dall'altra parte, l'accelerazione nella domanda attesa nei prossimi mesi per i principali prodotti petroliferi potrà apportare un beneficio sulle quotazioni e i margini dei prodotti. Tuttavia, la domanda globale di jet fuel, che maggiormente condiziona il recupero della marginalità dei distillati medi, e risulta ancora sensibilmente inferiore ai livelli pre-Covid, ha dimostrato evidenti segnali di ripresa nel mese di giugno, e si prevede possa progressivissimamente aumentare a partire dalla seconda metà del 2021.

Queste condizioni saranno determinanti nel recupero della marginalità dei distillati medi nel breve periodo, e della redditività delle raffinerie complesse come quella di Saras.

Gli impatti economico finanziari di quanto descritto e delle prospettive di breve termine verranno illustrati nei capitoli successivi.

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Principali risultati finanziari ed operativi di Gruppo

Milioni di Euro

H1 2021

H1 2020

Var %

Q2/21

Q2/20

Var %

RICAVI

3.756

2.742

37%

2.127

857

148%

EBITDA reported

108,7

(114,4)

n.s.

81,6

(22,4)

n.s.

EBITDA comparable

8,3

71,7

-88%

19,5

15,0

30%

EBIT reported

13,6

(215,0)

n.s.

33,6

(73,4)

n.s.

EBIT comparable

(86,8)

(29,0)

n.s.

(28,5)

(36,0)

n.s.

RISULTATO NETTO reported

0,5

(180,7)

n.s.

24,3

(67,6)

n.s.

RISULTATO NETTO comparable

(70,8)

(41,5)

n.s.

(23,8)

(41,1)

42%

Milioni di Euro

H1 2021

FY 2020

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16

(433)

(505)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16

(479)

(545)

INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI

58

256

Commenti ai risultati di Gruppo del primo semestre 2021

Per esporre in maniera coerente l'andamento delle attività del Gruppo, le informazioni delle singole società sono ricondotte ai segmenti di business individuati; si ricorda che dal 1° gennaio 2021 il segmento denominato "Industrial & Marketing" include tutte le attività relative alla raffinazione ed alla generazione di energia elettrica nonché le attività relative al "Marketing". Mentre iIl segmento "Renewables" include le attività precedentemente incluse nel segmento "Wind" che è stato rinominato in vista di potenziali sviluppi nell'ambito del fotovoltaico e idrogeno verde.

Nel primo semestre 2021, per quanto concerne il segmento "Industrial & Marketing" e la relativa attività di generazione di energia elettrica, in seguito alla delibera 598/2020/R/eel del 29 dicembre 2020 e alla conseguente iscrizione della centrale elettrica a ciclo combinato di Sarlux Srl IGCC tra gli impianti essenziali alla sicurezza del sistema elettrico per l'esercizio in commento, si è finalizzato il passaggio dalla convenzione CIP6/92 al regime di essenzialità e si è attuata la conseguente modifica dei parametri tecnico-economici da considerare per il suo esercizio.; inoltre Relativamente al segmento "Renewables", in data 4 giugno 2021, la società Sardeolica Srl ha acquistato da GWM Renewable Energy SpA il 100% delle quote di Energia Verde Srl e di Energia Alternativa Srl proprietarie di due parchi eolici situati a Macchiareddu, Cagliari (Sardegna), per una capacità installata totale di 45 MW; portando così la capacità eolica installata del Gruppo Saras a 171 MW.

Nei primi sei mesi dell'esercizio 2021 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 3.756 milioni di Euro rispetto ai 2.742 milioni di Euro realizzati nei primi sei mesi dello scorso esercizio. La variazione è da ricondursi da un lato al significativo apprezzamento dei principali prodotti petroliferi rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, che ricordiamo era stato caratterizzato dalla forte riduzione delle quotazioni per effetto degli impatti della pandemia; nello specifico il prezzo medio della benzina nei sei mesi del 2021 è stato pari a 607 $/bl (vs 367 $/bl nel 2020), mentre quello del diesel è stato di 520 $/bl (vs 365 $/bl nel 2020). Ulteriori fattori che hanno contribuito positivamente all'incremento dei ricavi sono stati le maggiori lavorazioni e vendite; si ricorda infatti che nei primi sei mesi del 2020, le produzioni avevano risentito degli impatti della manutenzione pluriennale dell'impianto FCC. A parziale compensazione di tali effetti si segnalano gli impatti negativi del cambio €/$ che nel primo semestre 2021 è stato pari a 1,21 (vs 1,10 nel 2020) e le minori vendite di energia elettrica.

L'EBITDA reported di Gruppo nei primi sei mesi del 2021 è stato pari a 108,7 milioni di Euro, in incremento rispetto ai - 114,4 M€ dei primi sei mesi dell'esercizio 2020. La variazione positiva è da ricondursi in primo luogo ai differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodity sulle rimanenze inventariali oil; nel primo semestre del 2021 la variazione delle rimanenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) ha beneficiato di un apprezzamento di 101,0 M€ rispetto

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ad una perdita di 191,1 M€ nel medesimo periodo del 2020. Inoltre, per la quota restante, si segnala l'impatto negativo dello scenario sia per effetto delle quotazioni petrolifere che hanno influenzato negativamente la generazione del margine (i.e. incremento delle quotazioni del brent e riduzione del crack del diesel), sia per l'incremento dei prezzi relativi all'energia elettrica ed alla CO2 che hanno incrementato i costi variabili. Per gli altri commenti di natura gestionale si rimanda a quanto riportato nella sezione "Analisi dei Segmenti"

Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a 0,5 milioni di Euro, rispetto ai -180,7 milioni di Euro conseguiti nei primi sei mesi dell'esercizio 2020 prevalentemente per le medesime dinamiche evidenziate a livello di EBITDA.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 8,3 milioni di Euro nei primi sei mesi dell'esercizio 2021, in riduzione rispetto ai 71,7 milioni di Euro conseguiti nei primi sei mesi del 2020. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported non include il sopracitato effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti relative alla CO2 di competenza dell'esercizio precedente. Lo scostamento rispetto al primo semestre 2020 è quasi totalmente ascrivibile al segmento "Industrial & Marketing".

Il Risultato Netto comparable di Gruppo nei primi sei mesi del 2021 è stato pari a -70,8 milioni di Euro, rispetto ai -41,5 milioni di Euro nel medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Gli investimenti nel primo semestre del 2021 sono stati pari a 58,0 milioni di Euro significativamente inferiori rispetto ai livelli del primo semestre del 2020 (pari a 186,0 milioni di Euro) per effetto delle minori attività di fermata previste tra i due periodi e per le iniziative adottate per il contenimento degli investimenti.

Commenti ai risultati di Gruppo del secondo trimestre 2021

Nel secondo trimestre dell'esercizio 2021 i ricavi del Gruppo sono stati pari a 2.127milioni di Euro rispetto ai 857 milioni di Euro realizzati nel secondo trimestre dello scorso esercizio. La significativa variazione è da ricondursi alle medesime dinamiche evidenziate nel commento ai risultati del semestre, rese ancora più evidenti se si considera che la drastica riduzione delle quotazioni del 2020 e la manutenzione dell'impianto FCC erano avvenute nel secondo trimestre del 2020. Pertanto, facendo riferimento alle quotazioni dei principali prodotti si osserva che il prezzo medio della benzina nel secondo trimestre del 2021 è stato pari a 651 $/ton (vs 267 $/ton nel 2020), mentre quello del diesel è stato di 551$/ton (vs 268 $/ton nel 2020), mentre per quanto concerne le lavorazioni del secondo trimestre 2021 queste sono state di 3.367 Kton (vs 2.293 Kton nel 2020). L'andamento del cambio ha parzialmente compensato questi fenomeni con un impatto sostanzialmente in linea con quanto evidenziato a livello di intero semestre.

L'EBITDA reported di Gruppo nel secondo trimestre del 2021 è stato positivo per 81,6 milioni di Euro, in incremento rispetto ai -22,4M€ del secondo trimestre dell'esercizio 2020. Come precedentemente evidenziato la variazione positiva

  • da ricondursi prevalentemente ai differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodity sulle rimanenze inventariali oil: nel secondo trimestre del 2021 la variazione delle rimanenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) ha beneficiato di un apprezzamento di 62,8 M€ rispetto ad una perdita di 35,9 M€ nel medesimo periodo del 2020. Inoltre, per la quota restante, anche nel secondo trimestre si segnala l'impatto negativo dello scenario sia per effetto delle quotazioni petrolifere che per l'incremento dei prezzi dell'energia elettrica e della CO2 (con impatto sui costi variabili). Per gli altri commenti di natura gestionale si rimanda a quanto riportato nella sezione "Analisi dei Segmenti"

Il Risultato Netto reported di Gruppo è positivo per 24,3 milioni di Euro, rispetto ai -67,6milioni di Euro conseguiti nel secondo trimestre 2020 prevalentemente per le medesime dinamiche evidenziate a livello di EBITDA.

L'EBITDA comparable di Gruppo si è attestato a 19,5 milioni di Euro nel secondo trimestre dell'esercizio 2021, rispetto ai 15 milioni di Euro conseguiti nel secondo trimestre 2020. Tale risultato, rispetto all'EBITDA reported non include l'effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti relative alla CO2 di competenza dell'esercizio precedente. Nel secondo trimestre lo scostamento rispetto al medesimo periodo del 2020 è prevalentemente ascrivibile al segmento "Renewables".

Il Risultato Netto comparable di Gruppo nel secondo trimestre del 2021 è stato negativo per 23,8 milioni di Euro rispetto ai -41,1milioni di Euro nel medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Gli investimenti nel secondo trimestre del 2021 sono stati pari a 36,3 milioni di Euro significativamente inferiori rispetto ai livelli del secondo trimestre del 2020 (pari a 88,7 milioni di Euro), come precedentemente detto tale andamento

  • da ricondursi alle diverse attività di fermata previste tra i due periodi ed alle iniziative adottate per il contenimento degli investimenti.

4

Calcolo dell'EBITDA comparable

Milioni di Euro

H1 2021

H1 2020

Q2/21

Q2/20

EBITDA reported

108,7

(114,4)

81,6

(22,4)

Utili / (perdite) su inventari e su derivati di copertura

(101,0)

191,1

(62,8)

35,9

degli inventari

Derivati su cambi

(4,3)

(7,0)

2,8

0,7

Poste non ricorrenti

4,9

2,0

(2,1)

0,8

EBITDA comparable

8,3

71,7

19,5

15,0

Calcolo del Risultato Netto comparable

Milioni di Euro

H1 2021

H1 2020

Q2/21

Q2/20

RISULTATO NETTO reported

0,5

(180,7)

24,3

(67,6)

Utili e (perdite) su inventari e su derivati di copertura

(72,8)

137,8

(45,3)

25,9

degli inventari al netto delle imposte

Poste non ricorrenti al netto delle imposte

1,5

1,4

(2,8)

0,6

RISULTATO NETTO Comparable

(70,8)

(41,5)

(23,8)

(41,1)

5

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Saras S.p.A. published this content on 02 August 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 02 August 2021 12:31:06 UTC.