Nella giornata di ieri, le forze Houthi hanno attaccato con droni e missili il cuore dell'industria petrolifera saudita, inclusa una struttura di Saudi Aramco a Ras Tanura, vitale per le esportazioni di petrolio. Riad ha fatto sapere che non si sono registrate vittime o danni alla proprietà.

I futures sul Brent hanno raggiunto quota 71,38 dollari a barile nelle contrattazioni asiatiche, il massimo dall'8 gennaio 2020. Alle 11,40 scambiano in calo dello 0,26% a 69,10 dollari a barile.

Il greggio Usa è in calo dello 0,19% a quota 65,92 dollari a barile, dopo aver toccato 67,98 dollari, i massimi da ottobre 2018.

I prezzi del greggio sono cresciuti per quattro sessioni consecutive.

"Non ci sono notizie di danni permanenti o interruzioni ai flussi di petrolio ... il premio di rischio di oggi sparirà presto", ha detto Norbert Rucker, analista presso Julius Baer.

L'attacco contro l'Araba Saudita arriva dopo la riunione della scorsa settimana dell'Opec+, nel corso della quale i paesi esportatori di petrolio e i loro alleati si sono accordati per proseguire con i tagli alla produzione, malgrado i prezzi del greggio in crescita.

A fornire ulteriore supporto, il Senato Usa ha approvato il pacchetto di aiuti da 1.900 miliardi di dollari, che dovrebbe sostenere la domanda del greggio grazia alla ripartenza dell'economia. Positivi anche i dati economici arrivati da Usa e Cina.