A sostenere il sentiment sono anche le attese che l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) insieme alla la Russia e altri produttori, il gruppo noto come Opec+, possa estendere l'accordo per limitare la produzione.

Alle 11,00, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 81 centesimi, o dell'1,8%, a 45,77 dollari al barile, mentre il greggio Usa guadagna 66 centesimi, o l'1,56%, a 43,08 dollari al barile. Entrambi i benchmark sono balzati del 5% la scorsa settimana.

Le prospettive sulla domanda sono migliorate grazie alle notizie che indicano progressi verso lo sviluppo dei vaccini contro il Covid-19. Un funzionario statunitense ha detto che le prime vaccinazioni negli Stati Uniti potrebbero iniziare uno o due giorni dopo l'approvazione delle autorità.

Il produttore britannico di farmaci AstraZeneca ha detto che il suo vaccino, sviluppato insieme all'Università di Oxford, potrebbe essere efficace intorno al 90% con un unico dosaggio.

"Gli investitori stanno ignorando i venti contrari a breve termine, il principale dei quali è l'aumento delle infezioni da Covid a livello globale, e invece guardano avanti alla prossima estate", commenta l'analista di Pvm Stephen Brennock.

Dal lato dell'offerta l'Opec+, che si riunirà il 30 novembre e l'1 dicembre, analizzerà le opzioni per estendere l'accordo sui tagli alla produzione di almeno tre mesi da gennaio.

((Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614))